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elezioni-europee-2024.pngVia libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per l’election day, che fissa le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.

Nel decreto legge che determina la possibilità che le elezioni amministrative, accorpate alle Europee, si svolgano l’8 ed il 9 giugno, è previsto anche un aumento del compenso per gli addetti ai seggi. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento che liberalizza anche il mandato dei sindaci per i comuni con meno di 5mila abitanti e lo porta a tre mandati per quelli tra 5mila e 15mila.

L’elevazione dei compensi per gli addetti ai seggi, ha spiegato Piantedosi, è dovuta al fatto “stiamo registrando un’attrattività sempre minore” per questa attività, con una “scarsa partecipazione cui siamo spesso costretti a porre rimedio con provvedimenti d’urgenza negli ultimi giorni”. Da qui la decisione di “incrementare il gettone di presenza”.  In provincia di Teramo saranno 23 i comuni chiamati al voto.

Sono invece 93 i sindaci abruzzesi che amministrano Comuni con meno di 15mila abitanti che potranno ricandidarsi alle elezioni amministrative fissate l'8 e 9 giugno prossimi, quando si voterà anche per le europee. La novità è arrivata con il via libera da parte del Consiglio dei ministri al decreto legge per l'election day, che ha fissato la data delle elezioni europee e l'accorpamento delle amministrative e regionali.
Cauto ottimismo è stato espresso da Gianguido D'Alberto, sindaco di Teramo e presidente dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) Abruzzo.
 
«Accogliamo positivamente questo primo parziale passo in avanti e prima parziale risposta da parte del governo su una richiesta che l'Anci fa da anni- ha sottolineato D'Alberto- Dobbiamo puntare alla rimozione di tutti i limiti di mandato. Il livello istituzionale dei sindaci è l'unico in Europa che ha ancora il limite di mandati rispetto ad altri livelli: non esiste alcun limite per i consiglieri regionali o per i parlamentari per esempio. Un sindaco se merita di essere rieletto deve poter essere rieletto. In conclusione, come Anci accogliamo questa prima risposta ma non la riteniamo ancora soddisfacente, continueremo a chiedere l'eliminazione dei mandati per i primi cittadini».