Giornalista conosciutissimo, operatore culturale, curatore del Premio Giornalistico Atri, organizzatore dei seguitissimi "Incontri d'autore" ad Atri, Marino Spada si candida alla Regione nella lista "Democrazia Cristiana - Unione di Centro". La politica, per lui, è una passione antica: «Sin da giovanissimo ho visto l’impegno nella politica come mezzo che si mette al servizio del prossimo. La mia adolescenza è trascorsa nelle sezioni della Democrazia Cristiana, con la passione, l’entusiasmo e il desiderio di contribuire a migliorare le condizioni di vita della mia comunità. Erano gli anni della prima Repubblica, quelli in cui le piazze erano piene di persone che ascoltavano i comizi, si confrontavano e alla fine decidevano chi votare. Erano gli anni della partecipazione democratica e consapevole alle scelte della classe politica, dell’impegno dei giovani, delle donne e degli uomini nella vita della propria città per dare il meglio di sé».
Un'idea di partecipazione che oggi, spiega Marino Spada, si è un po' persa: «Oggi dobbiamo tornare a credere ad una politica sana, onesta, al servizio degli altri, come dice papa Francesco: ”Credo che la politica oggi non abbia bisogno di "etichette", ma di interpreti, quelli che cristianamente chiamiamo testimoni: persone credibili che con il loro impegno e la loro vita concreta incarnano gli ideali e le linee operative della dottrina sociale della Chiesa e dei punti cardine indicati da Papa Francesco. Serve un mix nuovo tra identità e profezia. Occorre ricostruire, attraverso nuovi processi, un tessuto di umanità semplice e sincera, favorendo un nuovo impegno politico».
Alla base di tutto, ci deve essere una "rivoluzione": «Credo che sia necessario compiere una scelta culturale, oltre che politica: ripartire dal "noi", dalla forza del noi, e non dall'"io"; e non da un "noi" sempre contro un "voi", che tanto ha inquinato la politica e la mentalità del nostro Paese e dei nostri concittadini negli ultimi anni - conclude Marino Spada - un processo dal basso, di rammendo del tessuto sociale e di coinvolgimento largo di quanti non si rassegnano al primato dell'individualismo e alla legge del più forte».