Non sappiamo se l'abbia fatto volontariamente, magari per "vendicare" il trattamento riservato dal Sindaco al candidato di Azione Valdo Di Bonaventura, gianguidescamente non salutato né all'annuncio della candidatura, né all'apertura della sede, ma la stoccata rifilata da Carlo Calenda a D'Alberto dal palco di Piazza Martiri è stata violenta. L'aveva già fatto in conferenza stampa, pochi minuti prima, ma dal palco assume un peso diverso. Parlando delle bellezze di Teramo, dopo aver elogiato il Duomo e la sua originalità, Calenda affonda: «...ho visto il teatro romano, ma non si può visitare... ho visto gli scavi vicino l'antica cattedrale, ma sono chiusi... gli altri scavi, chiusi... il mosaico della domus, chiuso... sì, vabbé, c'è un progetto... c'è sempre un progetto... ma i turisti non vengono a vedere i progetti...». Nello stesso momento, in Municipio, qualcuno avvertiva un fastidioso fischio alle orecchie...