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Marsilio-damico-copy.webpL'Abruzzo torna alle urne il prossimo 10 marzo per il rinnovo del Consiglio regionale, composto da 31 componenti. Si voterà nella sola giornata di domenica e fino alle 23, una volta chiusi i seggi si procederà immediatamente allo spoglio. Due seggi sono attribuiti rispettivamente al presidente della Giunta regionale eletto e al candidato alla carica di presidente della Giunta che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore. I restanti 29 seggi sono assegnati, con criterio proporzionale, alle liste circoscrizionali. Il territorio è infatti ripartito in 4 circoscrizioni elettorali, che corrispondono agli ambiti territoriali delle circoscrizioni provinciali di Chieti, L'Aquila, Pescara e Teramo. Alla circoscrizione elettorale di Chieti sono assegnati 8 seggi, a tutte le altre circoscrizioni (Teramo, Pescara e L'Aquila) sono assegnati 7 seggi.

COME SI VOTA: All'elettore viene consegnata una scheda di colore verde. L'elettore potrà esprimere il voto sia per un candidato alla presidenza che per una lista al lui collegata. Non esiste la possibilità del voto disgiunto, ovvero scegliere una lista diversa dal quelle collegate al candidato presidente. Pena l'annullamento del voto. Si potranno esprimere una o due preferenze, scrivendo nome e cognome del candidato della stessa lista scelta. In caso di due preferenze, devono essere di sesso differente. Se entrambe si riferiscono a candidati dello stesso sesso la seconda preferenza sarà annullata.

I CANDIDATI PRESIDENTE:

Marco Marsilio è alla guida della coalizione di centrodestra da cinque anni e potendo contare sul sostegno di sei liste e una carica di 172 candidati consiglieri ha deciso di ricandidarsi dopo cinque anni di governo con l'obiettivo di centrare uno storico bis, fino a oggi la Regione ha sempre visto un'alternanza, nessuna forza politica infatti è mai riuscita a governare l'Abruzzo per due mandati consecutivi. Lui xi proverà. Marsilio, 56 anni da compiere, docente universitario, deputato dal 2008 al 2013 con il Popolo delle Libertà, nel 2018 era senatore di Fratelli d'Italia, carica da cui si è dimesso l'anno successivo per poter correre in Abruzzo come candidato alla Presidenza della Regione. Negli ultimi cinque anni ha lavorato con tutte le forze alleate, per rafforzare il suo legame con un territorio di cui è originario, essendo i suoi genitori di Tocco da Casauria.

Luciano D'Amico. L'ambizione è importante: provare a diventare un modello esportabile altrove, in Italia. Il modello è il cosiddetto "campo largo", locuzione per descrivere la coalizione che va dal Pd alla Sinistra, passando per i civici, i verdi, i riformisti e il Movimento Cinque Stelle. Luciano D'Amico, economista di 64 anni, nativo di Torricella Peligna, ex rettore dell'Università di Teramo, ex presidente dell'Arpa, l'allora azienda di trasporto regionale, nella fase delicata del risanamento prima e della transizione verso Tua dopo. Così come per Marsilio, anche per D'Amico sono state rispettate le premesse della vigilia. Le liste della coalizione sono sei.

I due aspiranti presidenti della Regione - Marco Marsilio (centrodestra), e Luciano D'Amico (Patto per l'Abruzzo) - hanno scelto lo stesso luogo, il cineteatro Circus di Pescara, per le convention ufficiali dei rispettivi schieramenti.

Inizia Marsilio oggi, con appuntamento alle 11, al cineteatro Circus di Pescara, per la presentazione della campagna elettorale del candidato presidente e della coalizione di centrodestra. Sabato 17 febbraio alle 10.30, invece, sempre al Circus, si terrà l'evento per la presentazione del programma e delle liste che compongono la coalizione "Patto per l'Abruzzo", che sostiene la candidatura di Luciano D'Amico alla carica di presidente della Regione.