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Atri2.jpgAtri3.jpgUn grande calore e un affetto palpabile ha caratterizzato la serata dedicata a Gabriele Astolfi, candidato consigliere alle prossime elezioni regionali del 10 marzo 2024 nelle liste di Forza Italia a sostegno di Marco Marsiliopresidente. La sala dell’hotel Du Parc, ieri sera 25 febbraio, non è riuscita a contenere i tanti cittadini intervenuti, oltre mille persone, molti dei quali rimasti in piedi e all’esterno. All’iniziativa sono intervenuti in suo sostegno Fulvio Martuscello, capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo; Antonella Ballone ed Eliseo Iannini, candidati per Forza Italia alle prossime europee; l’Onorevole Nazario Pagano segretario regionale di Forza Italia e il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.Atri1.jpg

Astolfi, è stato ricordato durante la serata, è in politica dal 1994 con Forza Italia, in seguito ha aderito a PDL e oggi nuovamente in Forza Italia. Nel 2008 è stato eletto Sindaco della città di Atri, incarico che ha mantenuto per due mandati. È stato infatti rieletto anche 2013 sempre con una lista di centrodestra. Ha continuato ad amministrate la città di Atri anche durante il mandato di Piergiorgio Ferretti, come assessore ai Lavori Pubblici, Viabilità, Autoparco, Manutenzione immobili e impianti, Sicurezza sul lavoro, Edilizia Scolastica. Tra le altre cose, nel 2020 è stato nominato direttore generale della Asp n. 2 di Teramo, incarico che ha portato avanti per due anni e mezzo ed è stato membro del consiglio di amministrazione di Abruzzo Sviluppo. Una lunga esperienza che ora ha deciso di mettere a disposizione degli abruzzesi candidandosi consigliere regionale.

Un consigliere del territorio lo meritate voi – ha detto Astolfi ai presenti – una persona che conosce i vostri problemi e le vostre necessità, tutti avete il mio numero, è lo stesso da sempre e sapete che potete chiamarmi in qualunque momento. Il governo Marsilio ha lavorato bene, merita di continuare il suo percorso. Il nostro ospedale di Atri, va ricordato, ha perso il punto nascita durante il governo di Luciano D’Alfonso, il quale a parole aveva rassicurato sul futuro del nosocomio. In politica le cose non vere non si dicono. Il nostro ospedale funziona benissimo, ci sono investimenti in termini di tecnologie e di personale e questi sono i fatti. Il nostro Abruzzo è cresciuto in questi 5 anni e io per poco non fui eletto nella scorsa tornata elettorale. 4500 voti non furono sufficienti, ma io sono grato e sempre lo sarò a quelle persone per aver scritto il mio nome, per aver creduto in me e sono certo che insieme, stavolta, potremmo farcela. La mia elezione darà forza al nostro territorio, di qui il mio slogan. Ringrazio tutto lo staff, tutti voi presenti, tutti gli intervenuti per sostenermi. Questo calore mi emoziona e ringrazio tutti, gli amici di sempre e i nuovi, per questo percorso che stiamo portando avanti”.

Durante la serata è intervenuto anche Piergiorgio Ferretti, sindaco di Atri fino a qualche settimana fa, quando il Consiglio di Stato ha annullato le elezioni. Ha usato parole dure e ferme nel ricordare quanto successo e nel dare conto ai cittadini delle azioni che l’ex amministrazione ha deciso di intraprendere. “Il Consiglio di Stato – ha detto – ha presupposto che ci sia stato nel seggio 7 una scheda ballerina, perché una signora anziana è uscita dalla cabina elettorale con due schede in mano. La segretaria di quel seggio, solo a dicembre, ha dichiarato che la donna ne aveva ricevuta una soltanto. Allora perché non ha bloccato subito le operazioni di voto? Se scorrettezze si sono verificate di certo non erano finalizzate a favorire il nostro gruppo. Noi le elezioni le abbiamo vinte. Per pochi voti, ma abbiamo vinto. Non ci stiamo a far paragonare la nostra Atri a Gomorra. Noi per primi vogliamo fare luce sull’accaduto e abbiamo fatto un esposto in procura. Io sono sereno, ho ripreso il mio lavoro di professore a tempo pieno e sono certo che la verità verrà fuori, quelli che hanno detto di amare Atri l’hanno fatta commissariare e ora le conseguenze graveranno sui cittadini. Ora dicono che gli impianti sportivi sono chiusi, certo perché adeguarli costa moltissimo e un sindaco (come avviene in quasi tutte le cittadine italiane) si assume la responsabilità di firmare in deroga, un commissario no. Ora c’è l’appuntamento regionale che ci aspetta e Gabriele merita la nostra fiducia. Grazie a lui Atri potrà contare di più e crescere ancora”.