Mancano oramai pochi giorni alla presentazione ufficiali delle liste e dei candidati alle prossime comunali di Pineto, eppure c’è chi, avuta a quanto pare la certezza circa la sua candidatura, non ha perso tempo ed ha piazzato sui social e non solo il famigerato santino. Gesto decisamente non eticamente corretto, soprattutto per chi ha atteso, come la regola vuole, l’ufficialità della presentazione della lista in comune. Ma “The Gumball Rally”, film meglio conosciuto in Italia come la corsa più pazza del mondo, è già nel vivo. Soprattutto sono gli ex di turno o i famigerati “salti della quaglia” che hanno fretta di far capire agli elettori dove sono posizionati questa volta: in sostanza si ha furia nel rimarcare dove poterli ritrovare stavolta. A noi che non ci piace incappare in occulte pubblicità o sforare le regole che impone lo Stato in materia di campagna elettorale, non facciamo nomi e siamo stati da più parti esortati a segnalare detto accaduto increscioso. L’inizio della campagna elettorale, ivi compreso il lancio di spot e santini (pur se in formato digitale tramite i social), è previsto per venerdì 10 maggio prossimo. Ma quest’anno la campagna elettorale sarà molto accesa. Cleto Pallini e Alberto Dell’Orletta, i due candidati alla poltrona da sindaco, sono molto determinati e non intendono disperdere neanche un voto. Loro, si sa, sono ex colleghi di giunta e dunque non mancheranno di punzecchiarsi vivamente sui possibili punti deboli. Nel frattempo, i più maligni dicono che hanno piazzato le anticipazioni per calare il cosiddetto asso lasciando attorno rabbia, stupore o semplice ilarità da parte dell’avversario. A noi la cosa diverte, perché sappiamo che riempiremo alcune pagine di cronaca per questi ed altri eventi fatti di “ripicche”, “giochi strategici” o semplici atti gioviali. Si sa: la politica locale può offrire anche questo scenario. Occhio però: nelle recenti sfide elettorali, questo “giochino” ha contribuito ad incentivare l’astensionismo alle urne o peggio il cosiddetto voto di protesta con frasi poderose di critica sulle schede ben tradotte anche in abruzzese. Insomma, cari concorrenti, non credo sarebbe accaduto nulla se si aspettava una manciata di giorni (e dunque venerdì prossimo) prima di iniziare la campagna elettorale. Il nostro intervento, lo ripeto, è stato sollecitato da più di un cittadino (elettori e non certo avversari politici) che si sono detti scocciati di questa “sciocca corsa al migliore” come qualcuno l’ha definita. “A questo punto la domanda sorge spontanea”, per citare la frase divenuta cult del nostro Antonio Lubrano: ne è valsa la pena?
Mauro Di Concetto