Ballottaggi a Bari, Firenze, Potenza, Perugia. Pescara e Campobasso al Cdx. Bergamo, Cagliari al Csx. Con il 52% delle preferenze, Carlo Masci viene rieletto a sindaco di Pescara mentre Carlo Costantini resta al palo, resta a guardare con solo il 32,8%. Lo dicono le proiezioni della Rai.
Carlo Masci riprende da dove aveva lasciato: è ancora lui il sindaco di Pescara e lo sarà fino al gennaio 2027, anno in cui in riva all'Adriatico sorgerà la città metropolitana da 200mila abitanti, frutto della fusione del capoluogo con Spoltore e Montesilvano. Un testa a testa con se stesso, in cui l'unico vero ostacolo da superare è stata la soglia del 50%. Alla fine ha raccolto il 51%, restando un paio di punto sotto le liste.
Una vittoria che sondaggi ed exit poll gli attribuivano con alta probabilità già alla vigilia del voto,
Volti scuri per la delusione sul fronte del campo largo. Sostenuto da Pd, M5s, Alleanza Sinistra Verdi e Radici in Comune e da due liste civiche a lui collegate, iIl candidato sindaco Carlo Costantini è rimasto incagliato al 34%, superato da Masci in quasi tutti i seggi. Il centrosinistra, diciamo il Pd, ha scontato la colpa di non aver saputo costruire negli ultimi cinque anni un candidato forte da contrapporre a Masci. La convergenza su Costantini è apparsa tardiva e un po' improvvisata.
Straordinario, nella corsa a quattro, il 13% raccolto da Domenico Pettinari, ex pentastellato a capo di due liste civiche che, al contrario di Costantini, si è mosso con forte anticipo e per oltre un anno ha battuto la città palmo a palmo, strada per strada, tra la gente dimostrando grandi capacità nell'organizzare la struttura politica. E' stato lui la vera sorpresa di queste amministrative.
«Qui non era mai successo che un sindaco venisse riconfermato al primo turno per un secondo mandato.
Sarò l'ultimo sindaco di Pescara, accompagnerò la città verso Nuova Pescara ma non mi ripresenterò: qui concludo il mio percorso». Queste le parole di un Carlo Masci euforico, le prime da sindaco bis, applaudito tra due ali di folla.
Solo alle 22,30 il primo cittadino si è presentato alla sede del comitato elettorale di via Parini, la stessa che a marzo portò fortuna a Marsilio nella corsa alla presidenza della Regione. E la festa esplosa ieri sera è stata per tanti, anzi per tutti, un deja-vù.
«Car-lo, Car-lo, Car-lo» il grido della folla entusiasta.