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mattuccigiovanni 5L’art. 85 del DecretoRilancio”recanteanche misure di sostegno al lavoro connesse all’emergenza da Covid-19, prevede, fra le novità, un’indennità destinata ai lavoratori domestici (colf e badanti).

L’indennità è di 500 euromensili, per i mesi di aprile e maggio 2020,espetta ai collaboratori domestici che abbiano già in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più regolari contratti di lavoro, per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali.

L’indennità è riconosciuta a condizione che il lavoratore non sia convivente con il datore di lavoro.

E’necessario, inoltre, che il collaboratorenon percepisca altri sussidi, quali reddito di cittadinanza, reddito di emergenza, o altro bonus previsto dal decreto Cura Italia, e non sia titolare né di pensione, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità, né di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso dal lavoro domestico.

Nel caso in cui il lavoratore faccia parte di un nucleo familiare già percettore del reddito di cittadinanza per una cifra inferiore a 500 euro mensili, la norma prevede l’integrazione del reddito di cittadinanza fino a concorrenza della somma complessiva di euro 500 per ciascuno dei mesi di aprile e maggio.

Le indennità corrisposte, che saranno erogate dall’INPS in un’unica soluzione per un totale di 1000 euro, non concorrono alla formazione del reddito.

La domanda potrà essere presentata presso gli Istituti di Patronato. Maggiori informazioni saranno contenute nella circolare esplicativa di prossima pubblicazione. 

L’art. 72 del “Decreto Rilancio” conferma, anzi, raddoppia il bonus per i servizi di baby sitting, già previsto nel precedente decreto “Cura Italia”.L'obiettivo è, ovviamente, sempre quello di sostenere le spese per il pagamento di una baby sitter regolarmente assunta per accudire i figli, mentre i genitori sono al lavoro.

Il bonus spetta ai dipendenti del settore privato, ai lavoratori iscritti alla Gestione separata, ai lavoratori autonomi, ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio biomedico,ai tecnici di radiologia medica, agli operatori sociosanitari, al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.L’importo è aumentato da 600 a 1.200 euro e, per i lavoratori impiegati nel settore sanitariopubblico e privato e per le forze di polizia, da 1.000 a 2.000 euro. 

Per ottenere il bonus è necessario che il minore non abbia compiuto 12 anni alla data del 5 marzo e che conviva con il genitore beneficiario, il quale non deve usufruire del congedo parentaleE’necessario, inoltre, che nessuno dei genitori goda di altri strumenti di sostegno al reddito e che nel nucleo familiare non ci sia altro genitore disoccupato o non lavoratore.

Una novità interessante consiste nel fatto che il contributo puòessere utilizzato, oltre che per retribuire una baby-sitter a domicilio, anche per pagare i cosiddetti “centri estivi” con servizi integrativi per l’infanzia e con funzioni educative e ricreative.

Il bonus deve essere utilizzato entro il 31 luglio 2020.

La domanda di contributo, effettuata dal genitore richiedente, può essere presentata in modalità online sul sito dell’INPS, tramiteil servizio di Contact Center, o rivolgendosi agli Enti di Patronato.

Giovanni Mattucci