Il Decreto Legge n. 50 del 17.05.2022 (cd. Decreto Aiuti), in vigore dal 18 maggio 2022 ed ora alle Camere per la sua conversione in legge, contenente “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” prevede, tra le altre misure, un aiuto per le famiglie consistente in un bonus da 200 euro, utile a contrastare le difficoltà legate al caro prezzi derivante dall’attuale situazione economica e politica.
Il bonus interessa una platea di circa 30 milioni di beneficiari composta da:
lavoratori dipendenti;
pensionati, anche titolari di assegno sociale, pensione di invalidità e trattamento di accompagnamento alla pensione;
disoccupati beneficiari di Naspi e Dis-Coll e percettori di disoccupazione agricola;
percettori del reddito di cittadinanza;
lavoratori stagionali;
lavoratori domestici, come colf e badanti;
co.co.co.;
lavoratori dello spettacolo;
coloro che hanno beneficiato nel 2021 delle indennità per lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.
Per ottenere il bonus è necessario possedere un reddito non superiore a 35.000 euro; per il calcolo del reddito si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva, mentre non rientrano nel conteggio il reddito della casa di abitazione con relative pertinenze, i trattamenti di fine rapporto, le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, gli ANF, gli assegni familiari, l’assegno unico universale, gli assegni di guerra, gli indennizzi da vaccinazione o trasfusione, le indennità di accompagnamento.
Il bonus non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile, è esente da IRPEF e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.
Il bonus viene erogato una sola volta e, per i lavoratori dipendenti e i pensionati, non è necessario presentare alcuna domanda.
Per i lavoratori dipendenti, sia del pubblico che del privato, il bonus verrà erogato in busta paga dai datori di lavoro che, poi, lo recupereranno al primo pagamento d’imposta utile. I datori verificheranno, in sede di conguaglio a fine anno, se il bonus spetta effettivamente al dipendente e, in caso contrario, provvederanno al recupero dell’importo. È però previsto il rispetto di determinati requisiti. In particolare, è richiesto che il lavoratore abbia beneficiato, per almeno una mensilità nel primo quadrimestre del 2022, dell’esonero contributivo di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, di 0,8 punti percentuali sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore. Inoltre il lavoratore dipendente non deve essere titolare di trattamenti pensionistici, compresi assegni di invalidità.
Per i pensionati l’erogazione avverrà d’ufficio insieme all’assegno della pensione di luglio. Il bonus spetta anche a chi è in prepensionamento.
I percettori del Reddito di Cittadinanza riceveranno il bonus tramite ricarica sulla carta RdC. L’erogazione non avverrà automaticamente a tutti; l’Inps dovrà prima verificare che all’interno del nucleo che percepisce il Reddito di Cittadinanza non ci siano soggetti che hanno diritto al bonus in quanto lavoratori dipendenti o pensionati.
Per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali o alla gestione separata INPS, invece, l’iter è più complicato; infatti, pur essendo previsto un fondo ad hoc, per conoscere con esattezza le modalità di erogazione occorrerà aspettare un decreto ministeriale, la cui emanazione è prevista entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale.
L’articolo 32 del Decreto Aiuti, infine, prevede la presentazione di una domanda per le seguenti categorie:
lavoratori domestici;
titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
lavoratori stagionali;
lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
autonomi senza partita Iva titolari di contratti d’opera nel 2021;
incaricati alle vendite a domicilio.
Le istruzioni su come fare domanda verranno fornite dall’INPS.
GIOVANNI MATTUCCI