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reoroverdeHo sempre pensato che gli dei, quanti e quali che siano, non abbiamo tra le loro doti quella dell’equità. Se così non fosse, non servirebbe una dea della Giustizia, che invece c’è in quasi tutte le culture. E se c’è, vuol dire che gli hanno bisogno di qualcuno che gliela imponga. Ma non è facile. Così accade che il Dio degli orizzonti decida di regalare a Napoli il Golfo più bello o alla Toscana il rincorrersi morbido delle colline, all’infinito alternarsi delle quali dobbiamo il seme primo del Rinascimento. E il Dio delle montagne, quanto è stato ingiusto nell’appoggiare le creste dolomitiche in favore dei tramonti, negando alla Puglia (tanto per dirne una) anche la più piccola delle alture? Il più ingiusto, è stato però il dio del Gusto, perché lui sì che è stato quasi perfido, nello scegliere non di donare poco a pochi, ma tanto a tanti, costringendo noi umani dalle gole vogliose ad un destino di eterna ricerca. E’ quella ricerca che, oggi, ci porta sulle Madonie, quel frammento di appennino siculo che da Cefalù in su crea una sorte di micromondo dall’ecosistema unico e straordinario, capace di regalare sapori d’emozione. E’ qui che nasce la manna, linfa trasudata dalla corteccia del frassino, qui che le api nere regalano un miele unico, qui… che nasce il panettone al pistacchio di Fiasconaro. Me l’ha imposto un amico siciliano. E ha fatto bene. Volevo il miglior panettone al pistacchio, non ha avuto dubbi. L’ho ordinato quasi senza neanche leggere le specifiche, così quando l’ho aperto, scoprire nella scatola anche uno “spalmino” e un vasetto di crema di pistacchio, è stato il preludio di una nuova emozione. Ma andiamo per ordine. La scatola dell’ “Oro verde” è una riuscita soluzione tra attenzione al packaging e funzionalità, tanto che pur non essendo contenitore dalle soluzioni cartotecniche inedite, fa benissimo il suo lavoro e lo fa con una certa eleganza. Certo, le ruvidezze del corriere Amazon devastano la glassatura cioccolatosa, che meriterebbe altra sorte.. esteticamente parlando, Vabbè, si sa che tra la foto del sito e la realtà ce ne corre, ma è un peccato, perché basterebbe solo qualche accortezza d'imballo. Anche perché Fisaconaro alle confezioni ci tiene, tanto che ha anche una Collezione “Dolce e Gabbana”, con le scatole di latta che rinnovano i colori e le alchimie dei carretti siciliani e si fanno scrigni per ospitare prodotti che, immagino, siano superbi. E la mia è una intuizione facile, perché è figlia dell’assaggio dell’Oro Verde. Non è un panettone, non nell’accezione classica, perché sul panettone dei milanesi non c’è questa colata di cioccolato bianco, che assolve ad un duplice compito: croccantizza e armonizza il panettone e trattiene, come fa la neve coi sassi dei bambini, i pistacchi che imperlano la cupola. Nella trama lievitata dell’opera mastra di Fiasconaro, si legge non solo la scelta attenta degli ingredienti, ma anche la saggezza di chi ha saputo concedere tempo al tempo, come insegnano i venti che soffiano tra i frassini che sudano manna. Il tempo è importante, anche nella delizia del palato, perché questo è un panettone che va degustato. Lentamente. Perché regala retrogusti di agrumeti antichi e intrighi pistacchianti di perdute ricette arabe. La prima fetta pretende l’attenzione di una vibrazione profonda, la seconda, impreziosita dalla pennellata di crema, pretende l’orgasmo gustativo. Te lo concedi e mentre ti lasci andare, senti che le labbra sussurrano da sole parole che non conosci. E ti fermi ad ascoltarle, per scoprire che sono quelle di una preghiera. Al Dio del Gusto.

 

PRODOTTO: PANETTONE “ORO VERDE”
MARCHIO: FIASCONARO
PREZZO: 41,52 euro (1 kg - su Amazon)
PROVATO: 14 dicembre 2020
VOTO: 9

 

ATTENZIONE: TUTTI I GIUDIZI DEL RE - CENSORE SONO LIBERI E INDIPENDENTI, LE AZIENDE CHE VOLESSERO SOTTOPORRE AL GIUDIZIO UN LORO PRODOTTO DOVRANNO INVIARLO A : CERTASTAMPA, VIA MICOZZI 55 - 64100 TERAMO"

 

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