Sembra quasi un doveroso tributo, parlando di pistacchio, quello di affidare il palato ai sapori della Sicilia. Perché è qui che dalla Persia, il “pistakion” trovò terra e sole, fono a diventare pianta sicula. Oggi siamo a Modica, terra di antico culto del cioccolato, e la natura sembra aver deciso che l’ideale completamento delle ruvidezze armoniche del cacao, sia proprio il pistacchio. E’ qui, tra i gradini che collegano la città alta a quella bassa e a quella “sorda”, che da più di cinquant’anni opera un’azienda plurimarchio, che ha fatto del dolce la propria ragione di esistenza, crescendo imprenditorialmente, ma senza perdere mai la vocazione artigianale. Però, non sono qui per scrivervi della pasta di mandorle dell’Artigiana Biscotti, né delle sfumature cioccolatose dei “Blasonati” e tantomeno dei semilavorati "Sisily". Io voglio raccontarvi del Panettone Peluso 1964, e per la precisione del Panettone al pistacchio con cioccolato di Modica Igp e crema di pistacchio in sac a poche. E comincio proprio da qui, dalla sac a poche, che è una arguta “paraculata”, perché la crema di pistacchio è buona, ma per sua natura la sac a poche non ne consente la conservazione, quindi sei costretto al consumo totale. E quest'obbligo al consumo regala al panettone quella "spinta" pistacchiante che, nell'assaggio "liscio" il panettone non impone. Il gioco dei ghirigori della sac a poche, peraltro, non è fastidioso, anzi più che piacevole, perché il panettone è un riuscito intarsio di sapori che, sia pure un po’ addomesticati da una certa maestria industriale, non tradisce le aspettative. Certo, non convince il packaging, in un cartonato un po' dozzinale, senza particolari rifiniture. Se ne trovano di più curati anche sui banchi dei supermercati, tra i marchi più famosi. La tessitura alveolare è gradevole, anche se fitta, segno che la maglia glutina si è creata forse un po’ in fretta, ma nell’accogliere la crema di pistacchio può rivelarsi addirittura un vantaggio. I tuorli d’uovo vero si leggono nel gialleggiare familiare della trama, anche se la scelta del latte in polvere e non di quello fresco (per ovvia praticità industriale) sottrae al panettone una quota di retrogusto corposo, a vantaggio certo dei tempi di produzione, ma a svantaggio della memoria golosa. Il panettone è umido, i sapori sono netti, anche se la “crosta” cioccolatosa ha poco spessore e ha un po’ perso quella croccantezza che, immagino, fosse nelle previsioni dei maestri della pasticceria modicana, tanto che al taglio soffre il passaggio del coltello e si ripiega “massosamente” su sé stesso. Se siete di quelli che il panettone lo mangiano “a strappo”, non sarà un problema, ma se sognate la fetta perfetta da offrire agli ospiti, allora avrete di che penare. All’assaggio, il sapore è avvolgente, ma non persistente, regala al palato un’esperienza rapida e una memoria corta. Mancano gli odori, quasi totalmente. Merita un secondo assaggio, anche perché nel rapporto qualità/prezzo si ritaglia un posto di assoluto prestigio
Il Re Censore
PRODOTTO: Panettone al pistacchio con cioccolato di Modica Igp e crema di pistacchio in sac a poche
MARCHIO: PELUSO1964
PREZZO: 20 euro (1 kg)
PROVATO: il 25 dicembre 2020
VOTO: 6,5
ATTENZIONE: TUTTI I GIUDIZI DEL RE - CENSORE SONO LIBERI E INDIPENDENTI, LE AZIENDE CHE VOLESSERO SOTTOPORRE AL GIUDIZIO UN LORO PRODOTTO DOVRANNO INVIARLO A : CERTASTAMPA, VIA MICOZZI 55 - 64100 TERAMO"