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teramonotteDomenica scelgo Teramo. VADO A VOTARE E SCELGO un giovane, una persona onesta, corretta, motivata che può portare contributi fattivi alla città.
Domenica scelgo Teramo. VADO A VOTARE E SCELGO tra le tante persone serie che ci sono in ogni schieramento.
Domenica scelgo Teramo. VADO A VOTARE E SCELGO di NON VOTARE chi è stato compromesso con la pessima vecchia amministrazione.
Domenica scelgo Teramo per ciò che un tempo è stata e per ciò che ancora potrebbe essere. Perché so di doverle molto. E so che merita di più.
Domenica scelgo Teramo. Per questo non voterò persone corrotte, furbastri di nota fama, voltagabbana di bassa lega, ruffiani di quarta serie.
Domenica scelgo Teramo. Per questo non voterò chi mi ha fatto promesse false, chi ha utilizzato il mio bisogno, chi mi ha promesso lavori che non ci sono.
Domenica scelgo Teramo. Vado a votare per fare di Teramo la città meno diseguale d’Italia. Per renderla più libera, più giusta, più unita, capace, cioè, di saldare le fratture che la crisi ha approfondito; quelle tra centro e periferia, tra giovani e anziani, tra i dipendenti pubblici e le cooperative sociali, tra gli imprenditori e la loro amministrazione.
Domenica scelgo Teramo. Per fare di Teramo una città che pensa e guarda al futuro, con i piedi per terra, ben piantati nelle ragioni della nostra parte: quella che deve lavorare per vivere, che manda i figli nei nidi e nelle scuole pubbliche e ha bisogno di servizi di qualità. Una città capace di ricucire lo strappo che si è consumato tra commercianti e Municipio. Quella tra le imprese culturali. Quella tra chi ha tanto e chi manca dell’essenziale per vivere.
Domenica vado a votare per una città libera e a discriminazioni zero, grazie a una permanente educazione sentimentale alle differenze. Una città con strane idee per la testa: se un progetto è sbagliato, inutile, dannoso, lo si può cambiare. Lo si deve cambiare.
Vorrei per Teramo un progetto che non fosse un punto di arrivo, non è un documento fine a se stesso, cioè scritto per le elezioni e poi destinato a finire rapidamente in un cassetto. Al contrario vorrei solo un punto di partenza. Una base da sviluppare assieme e con tutti i Cittadini . Una vera sintesi di tante riunioni ed incontri di confronto sui Beni Comuni e sulle proposte concrete da realizzare nell’interesse della collettività. Non quattro righe scritte dal portaborse del capobastone che quattro coglioni imparano a memoria come fanno quelli più scemi a scuola.
Domenica vado a votare per un sindaco che sia sindaco di tutti e non solo di una parte. Quindi per un Sindaco che non sia come Brucchi.
Domenica io scelgo Teramo, VADO A VOTARE E NON SCELGO chi ha già fallito, chi ha già tradito ne chi ha già dimostrato di essere incapace.
Domenica io scelgo Teramo, VADO A VOTARE E NON SCELGO chi ha distrutto la città, chi ha stuprato il bene comune ogni giorno per anni, per il proprio tornaconto, chi ha violentato ciò che amiamo.
Come qualcuno disse giustamente negli anni della febbre del fare, “non vogliamo programmare in base a quello che abbiamo, ma in base a quello che vogliamo”. Non è forse questo la politica?
È il tempo delle scelte. È il nostro tempo. Domenica io scelgo Teramo.

Leo Nodari

leonodarirubri