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Homer SimpsonCome sarebbe cambiata la storia dell’umanità se Giuda l’iscariota, simbolo indiscusso del tradimento e dell’infamia, il giovedi santo non avesse consegnato Gesù il nazzareno ai soldati ? Se all’ultimo istante si fosse rifiutato di svolgere il suo compito da “Isk Ariot”, “colui che serve” cosa sarebbe accaduto per l’umanità ? Non lo sapremo mai. Ma di altri storici tradimenti invece sappiamo.
Efialte di Trachis che tradisce gli spartani di Leonida alle Termopili, Marco Bruto che accoltella Giulio Cesare, il maresciallo Petain che condannò i francesi, il Gen. Benedict Arnold che geloso di George Washington si vendette agli inglesi. Tutte cose umane e concepibili. Ma mai ci saremmo aspettati una cosa così. Che un dirigente in carica di un partito andasse fino a Roma per pietire una candidatura con un altro partito. Questo ci sembra assurdo. Ma è così.
Sembra che Homer, dirigente regionale di Forza Italia, si sia allarmato già a metà agosto allarmato dall’aver saputo che Paolo “the missing” Gatti si senta abbastanza riposato, stia iniziando a riassemblare le truppe dei micetti, abbia comprato un telefonino al centro val vibrata e un vibratore gigante modello “notti cubane” nel sexy shop poco distante. Pare che abbandonato da tutti, solo nel suo casale la notte di Ferragosto senza formaggio fritto ne arrosticini, il povero Homer, tra desiderio e paura del nuovo mix cubano, preoccupato dal fatto che quel vibratore gigante fosse pronto per lui, in preda al panico abbia gridato “Un altro??? Ennò un altro no!”.
Da allora più nulla. Pare che Homer fosse in Cina alla ricerca di un Tempio Shaolin dove imparare l’arte di fare quello che uno sa fare, e dunque abbandonare la politica. Ma ora, da qualche giorno, voci ben informate vogliono Maurizio Homer a Roma per chiedere direttamente al “Capitano” un posto per le regionali in lista con la Lega. Pare che dopo diversi giorni di attesa sotto l’acqua e sotto il vento, davanti alla fontana del Viminale, Homer sia stato allontanato per vagabondaggio. Sembra che un poliziotto abbia esclamato “avà quò quant’è britt’”. Capito che trattavasi di un giuliese, Homer mezzosangue si sia trovato a suo agio e sia riuscito a farsi accreditare nella segreteria del segretario della segretaria della segreteria della portineria del Ministro Salvini, presentandosi per un grande Sindaco. “Ma se Lei è stato un grande Sindaco come mai è stato cacciato dai suoi stessi consiglieri ?” ha chiesto l’attonita portinaia della segreteria del segretario della segretaria della segretaria. Pare che Homer in perenne crisi isterica abbia gridato “Ho tanti voti, sono sempre stato della Lega, Roma ladrona Homer non perdona” . “Ma se Lei ha tanti voti come mai ha appena perso le elezioni nella sua città? E come mai non ha mai partecipato agli incontri della Lega, neppure quando il Capitano è venuto in Abruzzo ?” ha chiesto la portinaia della segreteria del segretario. “Non sarà mica uno di quei politici infami che la Lega odia che, visti i sondaggi, salgono sul carro del vincitore. No perché il Capitano questi personaggi non li mette in lista. E poi è sicuro che ora la metterà in lista il suo partito pur in disfacimento” così ha detto chiudendo la porta la portinaia della segreteria del segretario della segreteria del Capitano.
Ora povero Homer, rifiutato dalla Lega di Salvini e Bellachioma, per le elezioni regionali in Abruzzo del 2 dicembre, si vedrà costretto a prendersi un posticino con Forza Italia per arrivare terzo e quindi tornare a quello che sa fare se finalmente si decidesse di farlo come va fatto. Ma non è finita qui perché sembra che Homer deluso e amareggiato sia uscito dal retro del Viminale gridando “Bruto e Giuda me fate na pippa, ora io vado…” . Il resto alla prossima puntata.

Leo Nodari

leonodarirubri