Il cielo non è più blu da tempo, e nella ancora vasta area di riferimento del centro sinistra ora c’è un misto di smarrimento e di curiosità per quel che succederà adesso. Si sa bene che il Pd ha perso i suoi elettori perché ha perso i suoi ideali, le associazioni di riferimento, gli intellettuali di riferimento, le sue basi culturali. Si sa bene che, da tempo, il Pd ha smesso di capire quali sono le priorità dei cittadini. Si sapeva già della loro logica di esclusione delle energie locali, si conoscono i limiti culturali dei dirigenti attanagliati da un italiano incerto, sono note le vecchie logiche spartitorie che hanno allontanato progressivamente cattolici e popolo della sinistra. A tutti era noto il loro modo di intendere la pubblica amministrazione e delle partecipate, ancora politicizzata, perpetuando una soffocante “dittatura della mediocrità” premessa di ogni corruzione Il Pd, nato come il partito delle primarie aperte, il partito dell’articolo 49 della Costituzione (che imporrebbe la democrazia nei partiti) ha poi organizzato primarie truffaldine, si è fatto superare a sinistra dalla lega, si è fatta battere dai 5stelle sul terreno della riduziuone dei costi e moralizzazione. Anche se la verità piano piano viene fuori. Nell’epoca dei social media, quando i giovani e la gente più che mai vogliono partecipare, i circoli del Pd locali sono stati trattati per volontà dei dirigenti e accoliti di servizio come meri centri di raccolta del consenso, privati di qualsiasi potere, titolari di una partecipazione meramente formale di chi assisteva al patto tra notabili. Si sapeva bene che il Pd teramano ancora non si era ripreso dalla mazzata del 4 marzo. La guerra tra bande per le candidature, i trucchetti romani, le maldicenze create ad arte, un sempre più aspro confronto interno anche su temi se vogliamo banali ha portato alla spaccatura con Giovanni Cavallari prima, al gran rifiuto di quest’ultimo poi che nessuno cerca di recuperare preferendogli qualche sciacquatazziere.
La vicenda “Provincia” la dice lunga. “Chi di spada ferisce di spada perisce”. E così dirigenti del Pd hanno preferito far eleggere un Sindaco di centro destra (ottima persona e di grandi qualità umane e amministrative scelto anche per essere eliminato dalla lotta per le regionali dove avrebbe avuto buone possibilità) piuttosto che uno di centro sinistra per “dare una lezione” alla parte avversa dello stesso partito. Anche questa volta, come per le elezioni comunali, il Pd teramano è stato incapace di dare una risposta. Del resto chi è incapace lo è sempre, perché dovrebbe cambiare ?
Ma tutto questo mi interessa poco. Mi interessa di più sapere se la “selezione pubblica” il Sindaco “D’Alberto ora la imporrà per tutte le scelte del Comune di Teramo o solo per il Cda del Ruzzo. Se resterà solo (su 30 sindaci presenti) come dice Minosse che conseguenze trarrà lui e il gruppo consiliare del Pd ? Come mai Maurizio Verna non è stato coinvolto nella decisione ? Ma l’attacco è al Pd, alla piddina Alessia Cognitti rea di lesa maestà o ad un metodo? E vale sempre ?
Mi chiedo, ma veramente è il Cda del Ruzzo l’argomento del contendere ? O per una volta ha ragione Minosse quando dice che il Ruzzo è la scusa per un attacco programmato in vista delle elezioni regionali ? Vero è che secondo alcune teorie Gesù è morto di freddo. Però non bisogna esagerare. Sindaco D’Alberto possiamo chiederti di dirci la verità ? Il tuo metodo da oggi varrà sempre ?
E infine mi chiedo, mentre faticosamente , superando ritrosie, malumori, antipatie, incomprensioni, palesi tradimenti, bugie colossali del pallonaro cronico, gestioni dei fondi pubblici in stile mafioso, tagli, incapacità, si cerca di tornare sui territori con l’autorevolezza , la signorilità e uno stile nuovo di una persona credibile e spendibile, mentre si cerca di costruire una vasto fronte progressista a sostegno della candidatura di Giovanni Legnini, e ci si sta riuscendo nonostante sia a tutti chiaro che le missioni impossibili di Tom Cruise sono robetta in confronto ai dati spietati dei sondaggi a oggi, questa “presa di coscienza” che crea forti dubbi per il tema e il momento scelto, che provoca inquietudine e comunque una spaccatura, è stata forse ispirata da chi ha già sostenuto e sostiene il centro destra ?
Leo Nodari