L‘inchiesta condotta nel mondo dei ristoranti dalla trasmissione Patti Chiari, ha portato allo luce il mercato delle recensioni false, offerte da alcune agenzie ai ristoratori che vogliono promuovere il proprio locale. Dall’inchiesta emerge un “quadro preoccupante”, che “rischia di inquinare e distorcere la concorrenza sul mercato”.
In Abruzzo non potevamo essere da meno. I geni a spese nostre, che basta che mangino a spese nostre va tutto bene, devono essersi chiesto “Che ci può essere più di una falsa recensione di tripadvisor. Come batterli in falsità ?” e così i geni consulenti, i geni cuochi, i geni leccaculo, i geni sempre presenti, i geni tuttologi, i geni amici degli amici si sono impegnati un bel po’ . A un certo punto pare che l’assessore abbia detto “Dai sparate una puttanata, una cazzata colossale a spese della gente, una stronzata colossale che le elezioni si avvicinano”. Ed ecco che il genio dei geni a spese della gente ha partorito la genialata. Un concorso pubblico senza esame, un riconoscimento senza commissione. Ecco, ci voleva un genio per inventarsi una colossale puttanata così per far parlare di se a spese della gente. Ecco come dire qualcosa in vista delle elezioni dopo che per anni si è preso un lauto gettone passando il tempo a rimirar le stesse.
Deve essere nata così l’idea del “Ristorante tipico d’Abruzzo” istituito dalla Regione . Era stato detto che sarebbero stati “consegnati solo attraverso un severissimo esame di una commissione”. Era stato scritto “severissimo esame di una commissione”. Era stato ribadito “ severissimo esame di una commissione” Solo che le elezioni incalzano, molti di questi furbastri in Regione non ci metteranno più piede se non per qualche pratica pensionistica e dunque i marchi sono stati consegnati in un modo ritenuto dai più del tutto arbitrario visto che la commissione deve ancora nascere”. Una “sperimentazione” hanno detto i geni dei geni, il capo genio. Una “sperimentazione” pur di apparire diciamo noi, tanto una sperimentazione a spese della gente. Cari politici con la p minuscola . Ha ragione l’umile cantiniere di Porta romana, il re del timballo teramano Marcello Schillaci. Di che sperimentazione parliamo se non c’è stata una visita ai pretendenti, se non ci sono stati protocolli da controllare, se non si è analizzata la storia e la qualità costante dei premiati. Che in questo modo invece che premiati sono stati sputtanati come “soliti raccomandati”. In questo modo queste assolute eccellenze di cui menare giusto vanto sono state umiliate come il 18 al raccomandato amico di questo e quello. Vergognatevi incapaci. E in mala fede. Tutto pè nà magnata a spese della gente. Chi vi riconosce e per questo vi sfancula in ogni dove. Così, toccata da voi geni del male, la buona idea di un marchio europeo istituito con legge n.1/2018 - per consentire l’identificazione in tutto il territorio dell’Unione europea dei ristoranti che utilizzando prodotti tipici locali e diffondere la tradizione enogastronomica dell’Abruzzo rendono conoscibile ed apprezzabile la gastronomia abruzzese- è partita malissimo .
Come è andato malissimo il Cooking show promosso a un mese del voto dal redivivo compagno Giorgio Guevara nell’ambito dell’iniziativa Destinazione Abruzzo, Stati generali sul Turismo. Un cooking show a Teramo, regina della cucina abruzzese e nazionale, senza uno chef teramano che buffonata è ?
Leo Nodari