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immigrati1 e1435069199166 1440x564 c 1024x401“Oltre l’indifferenza più grave ancora sono stati i silenzi di chi non mosse un dito per noi“.
L’identificazione del Nazismo come manifestazione eccezionale del Male Assoluto, che non si può riferire ad alcun contesto storico, è una forma pericolosa di auto-assoluzione del potere. Il Nazismo non venne fuori da un dio diabolico, non fu l’inspiegabile manifestazione del male, ma emerse in un contesto sociale, politico e psichico preciso. Fu l’effetto della crisi economica del ’29, delle teorie populiste della “pugnalata alle spalle”, della disoccupazione , dell’umiliazione della popolazione tedesca e dell’impoverimento della società tedesca. Che aprirono le porte al NSDAP di Adolf Hitler che nel ’32 passo dal 5 al 32%. L’ideologia criminale fondata sulla discriminazione razziale nasceva dalla necessità di trovare ed eliminare un nemico: un nemico da dare un pasto alle masse ignoranti. Lo sterminio razziale – ripetutosi tale e quale, con solo proporzioni diverse, in Sud Africa, Cina, Cambogia, ex Jugoslavia, Ruanda, Libia - deve essere inquadrata e può essere analizzata solo in questo contesto. Il bisogno di un nemico per sfogare la rabbia.
I periodici massacri dei loro antenati da parte di colonialisti e predatori che provenivano generalmente dall’Europa occidentale…. Condussero, nei due secoli passati, a una carneficina dei popoli colonizzati su una scala che è paragonabile ai crimini nazisti della seconda guerra mondiale.
Relativizzo il nazismo? Non credo: mi limito a osservare che il nazismo è la manifestazione più estrema e più disumana di una lunga tradizione di disumanità che segna la storia del colonialismo moderno, che può riemergere nel mondo attuale in molte maniere: come vendetta degli oppressi che oggi possono dotarsi di armi micidiali. E anche come esplosione razzista della popolazione bianca occidentale, privata di potere, con meno soldi, minori diritti, minori prospettive, e desiderosa di una vendetta supremachista.
Nel nostro tempo l’estrema disumanità del Nazismo sta riemergendo, e il Mediterraneo è un teatro di questa ri-emergenza.
Dieci anni di politica austeritaria hanno enormemente impoverito i lavoratori del continente, e in gran parte distrutto la vita sociale, particolarmente nei paesi meridionali dell’Unione. Molti diritti che sembravano acquisiti da anni di lotte sono stati cancellati perché le decisioni politiche prese dagli elettori sono state ignorate nel nome della salvezza del sistema bancario. L’umiliazione del popolo Greco nel 2015 è il punto più alto di questa umiliazione sistematica.
L’impotenza politica e l’impoverimento sociale, il tradimento sistematico dei partiti di sinistra ha generato un consenso sempre più ampio per la destra e soprattutto un’onda di xenofobia e aggressività razzista in larga parte della popolazione europea.
Se il mito moderno della potenza fallisce, se la senescente popolazione bianca è sempre più incapace di cambiare le cose con mezzi politici, il popolo - a partire dai più deboli, semplici, culturalmente impreparati - tenderà a identificarsi con il più potente di turno, come dimostra la vittoria di Trump e di Salvini.
In questa situazione ieri gli ebrei oggi i migranti sono stati identificati come il capro espiatorio perfetto. Essi sono responsabili “perfetti” della crisi che è stata generata dal capitale finanziario e non ha alcuna relazione con l’immigrazione.
Più di 20mila migranti sono già morti, nella loro traversata del deserto e nelle acque del Mediterraneo. E siamo solo all’inizio. Questa carneficina è una conseguenza diretta del rifiuto degli europei di fare fronte alla loro responsabilità storica e politica. Dopo la chiusura militare della via balcanica, dopo la chiusura dei confini greci, dopo i campi di sterminio in Turchia, adesso è la volta dei confini italiani, che sono stati sigillati con l’aiuto della Guardia Costiera libica, notoriamente corrotta, legata da sempre ai trafficanti che trasportano migranti. Il governo italiano, tradito dall’Unione europea, e premuto da gruppi politici razzisti (Lega, M5S) ha deciso di seguire la metodologia del respingimento adottata dalla maggioranza dei paesi del continente.
È chiaro a tutti che, nelle presenti condizioni, respingimento ed esternalizzazione delle frontiere significano sterminio. Sterminio fondato su discriminazione razziale. Posso dire o no che questo ha una forte somiglianza con un fenomeno storico chiamato Nazismo ? Non è questione di proporzioni, non stiamo parlando di una gara. Ma il sentimento culturale e il comportamento politico dei governi e delle popolazioni europee stanno rimettendo in scena il comportamento dei tedeschi che identificarono un capro espiatorio negli ebrei, negli omosessuali e nei rom durante gli anni della seconda guerra mondiale.
Quanti furono ? Alla fine nel Mediterraneo quanti saranno ? Quel che sappiamo è che la carneficina attuale è solo l’inizio di un bagno di sangue colossale. Intendiamo restare in silenzio mentre una nuova Shoah si dispiega sotto i nostri occhi ?

Leo Nodari

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