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donne violenzaEcco, lo sapevo. Bisognava intervenire subito. Lo avevo scritto un mese fa. Ecco è la fine. Occorre intervenire al più presto. Prima che il virus della loro malattia si espanda. E’ vero che nel libro di Rut (1:14) presente nell’Antico Testamento (V secol0 a.c.) si parla di loro, si parla dell’amore dolcissimo tra Rut e Noemi, Pensate, ho saputo che anche a Teramo, secondo qualcuno, ci sarebbero delle lesbiche. Che poi, mi hanno spiegato, sarebbero i froci donna. Cioè sono delle donne che sembrano normali ma non gli piace l’uccello. Come possono essere normali se non gli piace ? Allora non gli piace niente ? Qui, a furia di essere troppo tolleranti, ecco che sono arrivati pure questi esseri strani. Ma sarà vero ? Anche a Teramo si è sparso il virus della frociaggine ? Allora andare in giro è pericoloso, ci sono i virus ? E questi organizzano San Valentino in piazza, ma che sono matti ? E se partecipano pure loro, le donne malate ? Bisogna intervenire subito, se succede che alle donne ora non gli piace più l’uccello qua come si fa. Già si scopa poco . Anche nella nostra piccola città ci sono anche queste ragazze meno fortunate ? Ha ragione Checco, “quanta cattiveria dentro questa società, nei confronti di chi tiene un’altra sessuità”
Ha ragione Checco quanta cattiveria: Teramo Collatterrato, fermata del bus, ore 15,30. Due ragazzi sui 18 anni aggrediscono e spingono una loro coetanea contro il bus stracolmo, che era in arrivo, provocandole una ferita al volto. La ragazza non è negra. Perché allora sarebbe giusto. La ragazza non è rom. Altrimenti fatto bene. La ragazza non è povera. La ragazza è teramana. Eppure nessuno interviene. Solo l’ autista sbofocchia qualcosa. Per il resto è silenzio. E’ omertà. I due responsabili tranquilli viaggiano, scherzano, giocano con il telefono a voce alta, sono i padroni del bus. Viaggiano fino a Teramo e scendono tranquilli come se nulla fosse successo. Nessuno interviene. Nessuno dice niente. Dimenticavo un particolare, la ragazza è lesbica. Forse lo è, forse non lo è, non mi sembra molto importante. Ma i due aggressori la spingono gridando “Spostati lesbica” e tanto basta perché nessuno senta il dovere di schierarsi. Nessuno li fotografa. Nessuno chiama la polizia che avrebbe avuto tutto il tempo di intervenire e identificarli. Siamo a Teramo non nel Bronx. Ma nessuno ha nulla da dire. Non sono quelli che spaccano i vetri delle auto ? Allora che me ne frega se hanno ferito una ragazza.
Questi due bastardi senza storia, senza volto, senza nome e senza onore non saranno processati. E quindi lo rifaranno. Aggrediranno nuovamente una donna. Dove questa volta? A chi toccherà ? Eppure siamo in un piccolo quartiere di una piccola città. Certamente sul bus qualcuno li conosceva ma non farà il loro nome. La complicità mafiosa, il silenzio omertoso, non è solo nel profondo sud. Hanno picchiato una ragazza, si vabbè, ma mica è mia figlia, o sorella. Che me ne frega a me. Io sono fregno, mi faccio i fatti miei. Se questa ragazza poi è pure lesbica in fondo se l’è cercata.
Certo, non dovrebbe esserci spazio per due derelitti, due merde, due bastardi trogloditi così, che accentuano in Italia l’omofobia, che è ancora oggi, e forse sempre di più, un fenomeno che impatta concretamente nella vita reale delle persone.  Ma in fondo cosa volete che sia il bollettino quotidiano dell’oppressione martellante contro gli omosessuali.
Presi in giro per come si vestono o si comportano. Bullizzati e isolati perché amano la persona “sbagliata”. Cosa volete che sia il calvario dei ragazzi e delle ragazze vittime di omo - lesbo fobia che può essere talvolta insopportabile.
Certo, dovremmo dire con forza da che parte stiamo. Dovremmo dire chiaramente, senza nasconderci che queste aggressioni sono razziste, sono pura follia e tutti e tutte dovremmo denunciare, indignarci, reagire prima che i veri e unici virus, l’odio e la paura, si espandano.

Leo Nodari

leonodari