Un concerto non è solo musica, è un insieme di emozioni che si susseguono l’una dopo l’altra e che contribuiscono a renderlo un evento che rimane impresso nella memoria di chi lo vive. Come esprimere a parole quella sensazione che si prova reggendo nelle proprie mani il biglietto per un concerto che si aspettava da tanto? Nel caso in cui invece vi recaste al concerto di una band che conoscete poco, ecco che l’evento potrebbe avere un ruolo paragonabile a quello di cupido. Ragion per cui, la regola numero uno è MAI dire di no ad un amico che vi chiede di accompagnarlo a sentire un gruppo che non conoscete o verso il quale avete dei pregiudizi, chissà, potreste cambiare idea o addirittura trovare la vostra nuova band del cuore. Ecco, oggi sono io il vostro amico, che vi sta invitando ad un concerto unico, una esperienza unica con la musica, con un gruppo unico nel mondo. Un concerto (ad ingresso libero) per il quale mi ringrazierete. Perché c’è musica e musica. Concerto e concerto.
Sabato 18 maggio alle ore 21 al Teatro Massimo di Pescara c’è un concerto imperdibile con l’orchestra MagicaMusica. Un gruppo musicale composto da 40 ragazzi disabili distintosi nel dicembre del 2018 per essere arrivato secondo nella finale del programma televisivo di Canale 5 “Tu si que vales”. MagicaMusica. L’orchestra incanterà il pubblico con la magia della sua musica, proponendo canzoni di ieri e di oggi, e guidando il pubblico alla scoperta della diversità. L’Orchestra ha un repertorio di 70 brani da Rossini a Zucchero passando dai Beatles e si è già esibita in 85 concerti in prestigiosi teatri. La finalità dell’iniziativa è di offrire a queste persone un momento di divertimento e, nel contempo, stimolarle ad una migliore crescita psicofisica individuale e collettiva utilizzando e mettendo a frutto le grandi potenzialità della musica. Il ricavato, detratto delle spese, sarà interamente devoluto all’associazione .
40 ragazzi disabili ma musica magica. Niente playback, niente basi, solo tanto amore, passione, professionalità, tanta adrenalina, tante lacrime. Non ci sono parole per descrivere un concerto come quello di una orchestra così composta e non serve che io mi dilunghi in recensioni retoriche e piagnioni. Voglio solo dire che per ognuno di questi ragazzi e per l’intera scuola questo concerto è importante. Perché suonare su un palco è difficile e ognuno di loro ci mette il cuore. Esserci è importante perché questi concerti sono anche terapia, e i nostri applausi sono medicina per questi 40 ragazzi che utilizzano la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, per le loro relazioni, il loro apprendimento, per migliorare la motricità, l'espressione, l'organizzazione e per altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le loro naturali necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. Ogni concerto è per noi in modo per vivere emozioni forti, e per loro per migliorare l'integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente migliorare la qualità della vita .
Per questo io ci sarò. Perché non mi basta riempirmi la bocca della parola “solidarietà” , e poi non fare mai un cazzo di niente.
Leo Nodari