Il 2 Giugno 2019, come ogni anno dal 1946, in Italia si celebra la Festa della Repubblica Italiana, ossia il giorno in cui gli italiani hanno avuto la prima vera possibilità di compiere un atto di democrazia: dopo 85 anni di monarchia hanno scelto, attraverso un referendum, la Repubblica. In realtà, però, il 2 Giugno del 1946 è stato soltanto il primo giorno delle elezioni in cui il popolo italiano si è pronunciato nel referendum tra monarchia e repubblica e ha votato i suoi rappresentanti all’Assemblea Costituente, a cui è stato affidato il compito di redigere la nuova costituzione.
La cosa più importante è che il 2 Giugno 1946 ha sancito non solo la fondazione della Repubblica, ma anche l’inizio per il nostro paese di una moderna democrazia. Infatti, ci sono state le prime elezioni libere dopo vent’anni di dittatura fascista e una guerra terribile, e le prime elezioni a suffragio universale che hanno dato il voto alle donne: per la prima volta, quel giorno, le italiane si sono recate ai seggi.
Quel giorno, inoltre, ci si sono svolte anche vere elezioni politiche, con il sistema proporzionale, a liste di partito per i 556 seggi dell’Assemblea costituente con le quali si è decretata la vincita delle coalizioni che avevano attivamente partecipato al movimento antifascista e alla Resistenza e di questi principi è infatti permeata la nostra Costituzione.
Purtroppo i dati forniti ieri dalla stampa italiana sono sconvolgenti: solo il 9%100% dei giovani sanno cos’è e cosa rappresenta il 2 giugno. Allora serve creare un ponte tra passato e presente affinchè oggi le giovani generazioni abbiano l'opportunità di far propri i valori e i principi derivanti da questa importante festa per poterli poi custodire. La Festa della Repubblica deve essere un momento di coesione e di responsabilità di tutti, dal quale trarre quella spinta di cui la nostra città ha bisogno.Occorre proteggere e valorizzare quei pilastri valoriali che dal 2 giugno 1946 ci hanno accompagnato fino ad oggi. Occorre far conoscere alle nuove generazioni tutto questo ancora di più a scuola, ricordando le migliaia di ragazzi che hanno perso la vita affinchè noi oggi potessimo avere tutto quello spesso non ci accorgiamo di avere. Lo spirito che c'è oggi di festa ed unione e di sguardo anche verso le nuove generazioni, non puòfermarsi con il domani ma deve continuare.
2 giugno:un giorno che si festeggia in maniera solenne anche a Teramo, eppure soprattutto i giovani, non sanno realmente perchèil 2 giugno 2019 non andranno a scuola o non andranno in ufficio. Soprattutto tra i giovani vi è una sempre più grande disinformazione per quanto riguarda le grandi feste nazionali. Questo giorno non fu importante solo perchè rappresentativo della nascita della nazione moderna, ma anche, e soprattutto, perchè fu la prima votazione in Italia a suffragio universale. Elemento non trascurabile, considerando che questo referendum fu indetto subito dopo la fine della seconda guerra mondiale e la conseguente caduta del fascismo, regime sostenuto dalla stessa monarchia e rappresentò quindi il primo momento dopo anni in cui il popolo potè esprimere apertamente il proprio parere e la propria volontà. La festa della Repubblica viene considerata in maniera simile alla presa della Bastiglia (14 luglio) e alla dichiarazione d’indipendenza americana (4 luglio). Nonostante sia un festa di rilievo per la società italiana, essa viene trascurata soprattutto dai giovani. Molti di loro non conoscono infatti il retroscena del referendum del 1946 e molti, addirittura, non ne hanno mai sentito parlare. E’ importante quindi che i giovani siano sensibilizzati al ricordo di questi eventi, che non vengano messi nel “dimenticatoio”, come segno di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che nel corso dei decenni si sono battute e hanno anche perso la vita per gli ideali di libertà che caratterizzano la società attuale.
Leo Nodari