Le bandiere del Pd garriscono al vento, scosse dal turbine di Eolo che si è mosso personalmente per salutare i trionfatori del Pd giuliese. Altro che Tom Cruise. Qui, ora, veri, davanti a noi, ci sono gli autentici Ethan Hunt di Giulianova. Quelli che hanno compiuto l’impresa impossibile. Quelli che rimarranno negli annali. I mitici che sono riusciti a realizzare l’irrealizzabile. Che hanno reso possibile ciò che nessuno avrebbe potuto pensare. Altro che maghi e santoni, altro che quisquilie e pinzellacchere,qui abbiamo gli autentici prestigiatori del voto. Quelli che sono riusciti a fare più di prestidigitazione, un vero miracolo. Dopo dieci anni di servilismo, ginocchioni davanti a Narciso, silenti davanti alla quotidiana, costante, ripetuta opera di distruzione della Città; complici nell’annientamento della sinistra gloriosa dei Braga (insieme al tuttologo Maurizio, quello per tutte le occasioni, che dice di difendere il lavoro, ma non ha mai lavorato 1 giorno in vita sua) ; demoliti i Macera a colpi di menzogne (colpevoli di avercicreduto); questi campioni del mondo sono riusciti a distruggere anche il centro sinistra giuliese. Azzerare un partito che ha governato praticamente sempre (a parte Cameli/Di Carlo) non era semplice. Non era semplice raggiungere il record del peggior risultato di sempre in Italia. Forse in Europa. Nessuno ha fatto peggio di loro. Ma grandiiii ! Il bello è che ancora parlano. Sembra che Marco “il brasiliano” passeggi sul porto in cerca di una barca che lo riporti in Brasile. Dicono che Gerardini “il desaparecido”, da tempo senza parole, abbia sogghignato in modo cattivo bofacchiando ripetutamente “V'arcazzat'”. Pari che Scrivani sia uscito senza bicicletta, e su una panchina dell’Annunziata ogni tanto gridi parole sconnesse che sembrano maledizioni tipo “Mo v'accatast l'uss” o “ncul’ a mammett’” . Ma raccontano soprattutto che il servo del popolo Tonino Franchi sia quello che ci è rimasto peggio. Sembra che da dietro le alte mura della villa del popolo si oda solo “C' puzza' arman'” e sullo sfondola canzone dei cosacchi mentre qualcuno grida “entro l’annoabbevereremo i cavalli nelle fontane di San Pietro”. Se la ride poco distante Claudio il prete. Lo chiamavano Highlander. Sembrava l’enfant prodige. Era partito fortissimo. Ottimo Sindaco. Grande Presidente, il migliore. Discreto in regione.Comunque una risorsa preziosa. Uno che pensava ai fatti suoi ma sapeva guardare e tutelare la comunità. Non come Narciso. Era il furbo, poi il prete. Per pochi soldi è finito con l’essere il consigliori di uno che lo ha scaricato quando non gli è più servito. Lui come altri, uno di un lungo elenco. Che peccato. Spero,sinceramente per lui, che almeno questo risultato gli abbia regalato un momento di soddisfazione. E un sorriso.Magari triste. Perché non avere neppure un rappresentante della sinistra in consiglio comunale, a Giulianova “la rossa” , non è cosa da tutti.
Per questo grande evento, sul porto giuliese è stato eretto un palco enorme, 1 metro per 1 metro. Di più quelli del Pd non sanno fare.E comunque un palco di 1 metro è pure troppo, per contenere tutta la dirigenza del Pd teramano. Perché sul palco non ci sarà Tomasso Cutarolo, che ha capito tutto per tempo, e ha scelto di andare verso insieme al nuovo compagno , Paolino Adim detto il gatto. Al contrario di Mida figlio di Gordio, prediletto di Diòniso, che aveva la capacità di trasformare in metallo prezioso qualsiasi cosa toccasse , Adim il gatto è figlio di Tonino, prediletto di Minosse, e trasforma in piombo tutto ciò che tocca. Ora Paolino Adim e Tomasso Cutarolo, senza farsi vedere, vanno Verso insiema. Verso le nuove comunicazioni del Ruzzo. Quindi verso la Procura. E verso il dare una mano a IwanCostantini . Ma in realtà la cosa importante per loro non è tanto andare verso, quanto contro la nuova destra di Sandro della Sagra, l’uomo del patto della porchetta con Quaresimale, che appoggia l’altro candidato. Quello simpatico come una multa. Il nome non lo ricordo. Non è importante. Quello che la gente si chiede “chi è “ tanto vota Lega. Quello che nemmeno Salvini ci ha perso tempo. Quello che pure Bellachioma ha capito che perde. Quello che Forza Italia, ma anche no. Quello che i Fratelli stanno tutti dall’altra parte. Quello che il condizionale non è il suo forte. Che non accetta i confronti per non essere asfaltato. Quello che Giulianova merita di più. Che dopo Pinocchio al peggio non c’è mai fine. Quello che il suo programma è “la spiaggia pulita”,mentre gli altri la vogliono sporca. Che, e un sorriso fallo. Quello che, e ditemi per favore dove stava prima. Che, ditemi una cosa,che ha fatto fino ad oggi per la città. Dove stava ? Ma soprattutto ditemi con chi sta oggi. Quello che so tutto io. Quello che se la banda di interessi privati “siamo stocazzo” avessero avuto un minimo di capacità, intelligenza, cultura e, soprattutto, un minimo di percezione della volontà popolare, Arboretti sarebbe andato al ballottaggio, e il neo barbaro improvvisato sarebbe già tornato nel dimenticatoio da dove è venuto, da dove solo una logica spartitoria partitica lo ha tirato fuori, non avendo nessuna storia politica. Non avendo mai avuto notizia di una sua azione di impegno sociale e civile. Al contrario di Jwan Costantini, un giovane preparato, motivato, con un buon programma e una buona squadra; un giovane che ha già dimostrato capacità, coerenza, che ha una storia credibile di opposizione, che è sostenuto dalla gente (soprattutto giovani) e non da una accozzaglia di partiti. Un giovane, certo, che però ha dietro professionisti noti, uomini e donne di cultura, imprenditori del turismo, persone di grande spessore umano e professionale come Paolo Giorgini e Ernesto Ciafardoni.
Il che mi basta per dargli un voto. Teorico.
Leo Nodari