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 ha rotto i coglioni. FrancescoMarcellini la deve finire. Basta. Non se ne può più. Basta andare in giro a sporcare le piazze. Parlo di Francesco Marcellini dell’Aperol apri,  Aperistreet o come diavolo si chiama questa cosa.Veramente non se ne può più. Eintollerabile. Ha diverse varie colpe. Tutte gravi. Ma volete sapere qual è la principale. Quella che fa andare la gente su tutte le furie. Quella che lubriacone non può tollerare, quella che il perbenista della minchia non può accettare, qualla che linvidioso non può tollerare. E diciamolo una volta per tutte. La colpa principaledellapri stritè quella di avere successo. E come tutte le iniziative che hanno successo, come i concerti sold out, come i bar/ristoranti/chalet che lavorano tanto e sono pieni e la gente ci torna, da sempre, per sempre, ovunque, attirano invidia e maldicenze. Chi è vecchio come me questa storia la conosce bene. Quelli che non hanno una vita propria e devono cercarne una nelle vite altrui  nel 2007 potevano mai accettare e perdonarmi  una estate con 57 serate sold out di fila con Checco Zalone. Era solo culo. E tutto, solo culo anche oggi. Eovvio. Potevano mai perdonare, prima i Vincenzo Olivieri, poi Nduccio, e oggi Vittorio , i Fuzzy, e altri che lavorano bene, riempiono le piazze tutta lestate, portano in giro divertimento, creano benessere, fanno guadagnare e giustamente guadagnano. La stessa cosa si ripete con il Manakara e con Marcellini.  E colpa  sua se tre stronzetti ubriachi si pigliano a schiaffi sulla banchina del porto pensando che quello sia il tifo. Ma sono solo tre ubriachi. Ecolpa sua se i ragazzi fumano le canne. Solo quando cè laperlostrittystìragazzi bevono, fumano e tirano. Così piace credere ai quei genitori coglioni che dei figli non sanno niente e pensano che invece a scuola quei loro bambini  innocenti di 16/18 anni ciucciano i lecca lecca. Colpa sua anche se un bar non emette scontrini. Colpa sua se i giovani dopo una serata vorrebbero altre serate senza dover aspettare quella cosa penosa che è diventata la coppa Interamnia pur se tra i mille sacrifici di patronGiggiIl santoMontauti.  Che solo un santo può fare quello che fa lui. Leggiamo e anticipiamo i leit motive delle soliti sterili polemiche sui social. La città viene sporcata. La gente piscia. I bicchieri per strada. Pochi bagni. I bar chiudono le toilette. E certo. Anno dopo anno non cambia niente. Altro giro altra corsa. E allora anche io mi ripeto: è colpa sua se un angolo di strada viene coperto di rifiuti, e non derivadalla scarsa civiltà ed educazione di chi butta i rifiuti. E ovvio che se 5 mila giovani si radunano, bevono, mangiano, consumano, danno lavoro ai bar, ristoranti, in una economia florida che da lavoro oltre che sano divertimento, alla fine qualcuno - pagato per farlo - deve ripristinare il decoro originario. Spetta a Vasco Rossi a Milano ? Spetta a Ligabue a Pescara ? Spetta alla Pfm a San Benedetto, spetta alla Mannoia a Ascoli ?Spetta a Marcellini a Teramo . O forse spetta a chi in città ha questo compito con mezzi di spazzamento e lavaggio della piazza e vie limitrofe, ed è pagato per questo ? Vogliamo continuare ad adombrare responsabilità per gli incolpevoli organizzatori per qualche like di chi comunque è scontento di tutto ? Nella conferenza dei servizi per l’evento è stato previsto (come da D. Lgs. 267/2000) un quantitativo di rifiuti pari a 20 volte quello di una normale serata di sabato in piazza ? Se è stato fatto tutto ok, se non è stato fatto la colpa è di Marcellini ? Se la città ha concesso il patrocinio riconoscendo la rilevanza dell’evento in termini di positiva ricaduta sul territorio comunale, se la serata ha un significativo ritorno economico e d’immagine non tocca dunque al Comune pulire. Se questa cosa si deve all esclusivo merito e investimento di un imprenditore che si è caricato tutte le spese e i rischi il Comune non è tenuto almeno a ripristinare il decoro ? Se questo non succede ad esempio a Campli né a Pescara né dopo il Carnevale di Alba dove gli addetti seguono passo passola coda della manifestazione, magari l’accumulo di rifiuti si può evitare. Se l’evento porta soldi alla Città e tasse allo Stato, se è d’importanza strategica per il marketing territoriale, se (piaccia o no) riesce è giusto che il ripristino del decoro e dell’igiene dei luoghi costi alle casse del comune un intervento straordinario del gestore del servizio di nettezza urbana ? Che dopo un evento che si chiama “aperitivo” si creino rifiuti è o non è una situazione ampiamente prevedibile? 

Leo Nodari

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