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C6B5B610 2502 4885 AD48 957F9C4C073031 settembre: save the date. Il Mondiale Motocross MXGP era intenzionato ad allarga ulteriormente i propri confini. Dopo la conferma della garain Africa grazie al nuovo sponsor della birra marocchina Nabir Al Bar, dopo la conferma del GP di Cina,fortemente voluto dal team mandarino, MafusoLamoto, il calendario definitivo, sempre più globaleprevedeva anche la gara di Teramo. Sembrava fatta. Protocolli firmati da Filipponitutto felice di esultare “E’ tutto merito mio, sono io il campione” e farsi un paio di selfie sulle moto. L’occasione era ghiotta :Teramo su tutti i network mondiali. L’assessore Filipponi più entusiasta che mai aveva già incontrato la dirigente del F.M.I., ovviamente giapponese, la signora Minkia Sukai, ma pare che non ci sia stata una grande sintonia. Del resto l’assessore è giovane. Solo unabrutta figura. 

Ma ora è giunta in città una notizia clamorosa: una feroce lite in Giunta tra Valdo e Filipponi. Sembra che Valdo de La Ville, e la sua assistente russa Vagina Seminova, stiano tentando diboicottare il Campionato Mondiale di cross arrivando a minacciare di investire 1milione e mezzo di euro in nuovi asfalti. Cioè c’è un errore voleva dire 1 milione di euro. Cioè cinquecentomila, cioè trecento, cioè duecento, cioè in realtà centromila euro. Dunque, la prova si farà, come ribaditodall’avvocato della Federazione il noto avvocato Elvio Massimo Della Pena. Che a suo rischio e pericolo ha affermato “Tanto se lo dice Valdo non è vero”. 

Dunque è tutto confermato: ci saranno dirette televisive da tutto il mondodopo l’arenaria nera di Patagonia, la sabbie olandesi di Valkenswaard, dopo Africa e Cina, ci sarà Teramo. Tre le prove scelte dal campione siciliano della Ktm Antonio Cairoli

La prima prova spacca ruote, tra laghetti e vasche,  parte nella insidiosa savana dei marciapiedi di Hill terratoLow, fino a raggiungere la giungla dei prati, e spazi pubblici, dHill terratohight; un percorso micidialetra salti, asfalto mancante da anni, brecciolino in ogni curva, e fossati che ricordano i percorsi africani. 

La seconda prova killer ricorda la foresta fillandese; nel pericoloso tratto spacca ammortizzatori,  tutto in terra dura e ghiaione tra Piazza Garibaldi e la famoso rotonda San Michealangels, una statua fine ed elegante, famosa in tutto il mondo per la raffinatezza dello stile, sobrio che per trovarla una statua più bella, originale, tipica del luogo,  bisogna andare a Louvre o al MetropolitanUn grande regalo di Simpson man. Una prova per veri uomini. Sopravvivere non è semplice. Una prova che farà la selezione. Difficile superare i tratti di dossi, i fossati dei Canyon davanti allo Sporting, la strada con buchepriva di asfalto, specialmente nel primo tratto di ponte san Gabriele,  ed arrivare sani fino al traguardo.  Sembra che questo tratto di percorso, grazie all’assessore Valdo De La Ville, resterà ancora per tanto tempo immutato, così tutti i teramani appassionati di motocross non dovranno più andare con il proprio mezzo in cima alle montagneappenniniche alla ricerca di salti e fango;  ma semplicemente potranno usufruire del suolo pubblico per divertirsi con salti della buca e acqua fangosa ristagnante in essa.Dopo dite che non merita la papera d’ora . 

Terza prova ancora all’esame di Elvio Massimo della Pena. E’ veramente troppo impegnativa e lunghissima; quasi insuperabile per le potenti moto del mondiale. E’ la prova madre. Dal bivio di Baianosource fino a Garibaldisquare. Gli organizzatori hanno così inteso riproporre anche in Italia un tratto della Dakar, piazzando proprio a Teramo una prova che tutti giudicano una nelle più pericolose del mondiale:  il salto dei crateri lunari, vasche, laghi di Cruciolistreetprofondi dissesti sul manto stradale dove sarà veramente difficile rimanere in piedi.

Orgogliosi della scelta fatta dai nostri amministratori di non modificare per anni il manto stradale della città, una piccola considerazione da disfattisti mi sia permessa. Come direbbe il re dei terrapiattisti casalinghi l’asfalto di una città ha bisogno di una regolare manutenzione. E questo lo intuiamo tutti. Quando essa è carente, o in alcuni casi del tutto assente, si provocano delle piccole crepe, o semplicemente un indebolimento della pavimentazione stradale. E questo lo abbiamo sperimentato tutti. Questa andrà a cedere sempre di più ogniqualvolta un mezzo ci passerà sopra. E fino a qui non è difficile. Ma non è finita qui!La piccola buca, che nonostante le dimensioni e l’incavatura di piccola taglia può comunque nuocere a macchine e moto, andrà a ingrandirsi e crescere sempre di più, se non viene riparata a dovere, fino a provocare danni ai mezzi, e passi, ma anche ai guidatori di moto . Che ne dite, un pezzo per volta, di cominciare a dare una sistemata alle strade e alla sporcizia di questa città che vi ha designato a farlo ? Dopo il rally e il motocross che mi dovrò inventare per farvi capire che il limite di tolleranza e decenza è superato da una freca  ma una freeca di tempo ?

Leo Nodari

leonodari