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"l’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!” . Perché meravigliarsi se  Nietzsche (è stato un filosofo) scriveva “In ogni essere umano esiste un bimbo che vuole giocare” Se, invece, l’inventore della Cantera del Barcellone, il guru Horst Wein scrive “Il tifoso vuole solo vincere, non giocare un motivo ci sarà.Puoi anche aver il patentino da allenatore "Master Uefa Pro" per quello che non gli tira più e si deve sfogare non capisci un calcio. Puoi essere stato scelto anche per allenaleonodarire la Nazionale Under16 e Under-17, ma quello che non ha mai allenato manco la squadra del condominio ha deciso: tu non capisci niente. "l’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!” Puoi anche aver allenato il Palermo campione d’inverno in B, ma per me che non vinco mai conta solo vincere, per questo te ne devi andare. L’altro poi è un giuliese di merda, non lo avremmo mai dovuto far entrare allo stadio.  "l’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!”. Così ragiona un vero ultras, così cresce il calcio e il movimento “sportivo”, così cresce l’ambiente e così si porta la gente allo stadio. Anzi, sapete che vi dico, ancora due tre partite e cominciamo a minacciare pure il nuovo Presidente, che manco lui capisce niente. Capisco sempre tutto io, anche se la vita dice il contrario. 

Sia chiaro, non sono e non sarò il difensore d’ufficio di nessuno, semplicemente perché non c’è nessuno da difendere: del resto la sentenza è già stata emessa e la grandissima maggioranza dei tifosi ha già decretato la sua condanna nei confronti di TedinoIl pollice è verso. Liberate i leoni. 

Solo, almeno, una triplice prova d’orgoglio della squadra potrebbe convincere l’ambiente a restituire un po’ di fiducia all’attuale conduzione tecnica. Ma, si sa, il vento di cambiamento spira sempre forte e il pregiudizio difficilmente farà cambiare idea a molti. Esimi ed illustri tifosi teramani si sono schierati apertamente per un cambio. Addirittura ho letto uno stimato professionista in preda al delirio, scrivere che un giuliese non avrebbe mai dovuto entrare a Teramo. Vabbè che si fa per un like. E comunque non discuto motivazionicome quelle di Bracalenti perché hanno parecchio fondamento, occorre ammetterlo.

La squadra sta sbagliando molto. Soprattutto nella gestione tattica della squadra. Ma personalmente non apprezzo i modi e i tempi di queste prese di posizione. Il Teramo ha una pessima classifica, verissimo, sta perdendo preziosissimi punti nella corsa verso la promessa serie B, verissimo, ha sempre avuto poco gioco e contro il Rieti ha perso mordente e mentalità, verissimo, Poi certo è molto più facile sparare sul pianista che aspettare che il gruppo, di qualità indiscutibile, trovi una sua struttura, un suo gioco, cioè che diventi “squadra”. E’ più facile urlare, imprecare, offendere, "l’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!” . E chi strilla di più è più fregno. E chi strilla di più è più tifoso. E chi bestemmia di più ha più ragione. E chi beve più birre e più tifoso.  Inutile anche provare a  scrivere che il modo migliore per far crescere una squadra è quello di creare un ambiente sportivo costruttivo e serenoTutti sanno tutto e il dado è tratto. Tanto la colpa è sempre stata e sarà sempre dell’allenatore, dei suoi pretoriani, dell’ambiente ostile o dei media. Si si lo so, da oggi è anche colpa mia. "l’untore! dagli! dagli! dagli all’untore”.  Sarà.  Con pacatezza, passione, amore vorrei solo una bella squadra  che mi faccia divertire la domenica.  Vorrei fremere per la mia squadra, la squadra in cui ho giocato da bambino, tornare a vivere quella sensazione netta, chiara, forte che si ha quando di spera che quella punizione entri. E la certezza che quello stadio nuovo, tutto in piedi venga giù. Io dentro, io li. Tra mille bandiere e sciarpe finalmente al vento come una volta. Tutti in piedi lì in un unica speranza con un unico brivido. Gridando FORZA TERAMO, cantando, sudando,  applaudendo felici e disperato dietro quel pallone. E nessuna paura, solo felicità per tutte le volte che la vittoria ci ha reso felici. Però poi magari si perde. Allora io voglio gridare ancora più forte SEMPRE SOLO FORZA TERAMO.  E magari pensare “Basta non ci vengo più”. Ma poi  va bene lo stesso.  La prossima volta saremo ancora qui. Per amore. 

Leo Nodari