Io non li aiuto. Non rompetemi con questa storia che è Natale e devo essere buono. Questa volta non tiro fuori un euro. Io non aiuto Matera che è nel sud, figuriamoci se aiuto i bambini albanesi. Gli albanesi mi stanno sul cazzo. Sono albanesi gli spacciatore di morte a piazza Garibaldi, all’uscita autostradale di Mosciano, nel parcheggio della stazione di Roseto. Sono albanesi molte prostitute di Alba . Sono albanesi molti ladri che rubano nelle nostre case, bevono, urlano, creano problemi Dietro ognuno di loro c’è almeno un aliasdietro il quale celare lasua vera identità. I topi d’appartamento albanesirientravano periodicamente in patria per ricostruirsi un profilo immacolato con documenti fasulli e poi rientrare in Italia. E lo fanno con la complicità delle autorità albanesi, più corrotte di quelle italiane, ed è tutto dire. Arrivano di notte a piazza Garibaldi, divisi in tre batterie da tre, il palo e i due topi, sempre strettamente collegate tra loro. I componenti del gruppo mettono a segno i colpi indisturbati. Sempre a bordo di auto di grossa cilindrata fittiziamente intestate a prestanome. Purtroppo, gli albanesi possono entrare in Italia senza visto: una follia. Un cittadino albanese di 36 anni, già espulso 13 volte dal nostro Paese, è stato nuovamente arrestato pochi giorni fa. Nella sua collezione si annoverano 16 denunce in stato di arresto. “Sono venuto in Italia a rubare, perché qui da voi è più facile, nessuno vede e nessuno parla, e la maggior parte delle volte non si va in carcere”. La colpa maggiore degli albanesi è di sapere tutto dei loro connazionali, ma di non denunciarli. E sono tanti, più di 500mila. Sono la comunità di cittadini extracomunitari più numerosa presente sul territorio nazionale. Molto diverso è il loro atteggiamento in Albania. Anzi posso dire che quello che avete letto, immaginato o che vi hanno raccontato dell’Albania non è vero. E’unpaese incredibilmente vitale, dove le persone pur avendo spesso stipendi molto bassi han sempre voglia di stare in giro, socializzare, in un bar e un giro a piedi . E’ una nazione nella quale il turismo di massa ancora non è arrivatoe quindi a chi la visita si riservano i migliori tavoli, il cibo più buono, il meglio di tutto. Gli hotel sono piccoli , ma hanno stanze pulite, con wifi che funziona . E nella mia stanza in dieci anni non ho mai trovato qualcosa fuori posto. La popolazione è ospitale come in pochi altri paesi al mondo. Vi hanno detto che in Albania non c’è nulla da vedere. Che ne è allora del mare cristallino del sud (Dhermi) e della natura incontaminata del nord (Valle di Valbona). La sera si cena con 10 euro e la pizza è buona anche nei paesini. Non parlo albanese ma da quelle parti tutti parlino un ottimo italiano. La verità è che l’Albania , vissuta sotto una dura dittatura comunista, è povera. Edè ricca di gente perbene. Grandi lavoratori. Onesti. Laboriosi. Donne educate, pulite, discrete, oneste. Ragazzi/e che studiano. Bambini allegri e simpatici. Quelli che vengono in Italia a compiere atti criminali sono i delinquenti. Negare che in ogni popolo ci sono individui diversi e che i facinorosi e i delinquenti sono solo una minoranza, significa negare che tantissimi albanesi hanno lottato e lottano civilmente per affermare i propri diritti, senza rubare, senza spadroneggiare con la forza. Gli albanesi vivono di lavoro, non di traffici illeciti, né di prostituzione né della paura dei profughi come i membri dei racket che gestiscono il traghetto per l' Italia.
Non si può generalizzare, pensando che il comportamento di alcuni individui pericolosi possa raffigurare una intera nazione, segnandola con un grave marchio d' infamia. Sono come i marocchini, come i polacchi, come i filippini, come gli zingari,. Sono come tutti questi popoli messi insieme. Sono come gli italiani! Ci sono persone oneste e ci sono delinquenti. Generalizzare significa semplicemente negare il diritto di esistere a tutti i cittadini onesti, il proprio diritto a vivere e ad essere rispettati. Per questo non mi girerò dall’altra parte. I palazzi crollati a Tirana sono gli stessi crollati a l’Aquila. Il colore del sangue dei bambini di Durazzo è lo stesso dei bambini di Norcia. Per questo non farò mancare il mio aiuto. Piccolo o grande. Secondo quello che ognuno può fare. E ho scelto di essere solidale con chi sta soffrendo attraverso un Ente serio, capillare, che sa come farlo: la Caritas. È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana utilizzando il conto corrente postale n. 347013“Aiuti terremoto in Albania”; oppure Banca Popolare Etica, Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Leo Nodari