Una notizia piccola piccola comunica alla città che ieri è stato a Teramo , per presentare un suo libro il Prof Franco Gallo. Del resto la notizia non meritava più di qualche rigo in basso a sinistra. Sorvolando sul numero dei presenti, perché non mi piace infierire su chi già ha subito uno smacco, devo dire chemi ha molto meravigliato che dalla Lega Abruzzo non si siano levate le giuste proteste per questa iniziativa politica, antileghista, svolta all’interno di una Università. E questo non tanto perché da sempre Franco Gallo è un nemico dei leghisti , e di Salvini, ma soprattutto perché in questo momento ospitare un personaggio come Gallo, in un luogo dedicato allo studio, riservato e per gli studenti, è una ulteriore , clamorosa, gaffe dell’Università di Teramo. Perché l’Università, nel presentarlo , avrebbe dovuto ricordare, che nella presentazione del suo libro Gallo scrive che “assume posizioni prospettiche e lenti analitiche diametralmente oppostea quelle dei recenti movimenti nazionalisti sovranisti” che riconoscono il potere sovrano di una nazione o di un popolo, non assoggettabile a nessun'altra autorità esterna.L’UniTeavrebbe dovuto dire la verità, e non ciò che fa comodo ricordare. Sarebbe stato necessario ricordare ai pochissimissimi presenti che Gallo è stato il braccio destro di Ciampi, eletto come successore di Scalfaro su imposizione delle banche europee, imposto da Francia e Germania a Berlusconi e D’Alema (contro Marini e contro la Lega).
Franco Gallo è stato a fianco di Ciampi “Politicamente uno dei traditori dell’Italia e degli italiani, al pari di Napolitano e Prodi.E' stato uno dei compici della svendita dell’Italia e degli italiani ai poteri forti, ai massoni, ai banchiere e ai vecchi finanzieri. Politicamente parlando quindi era lontanissimo da quello era l’interesse dei cittadini”. Questo era secondo Salvini. Un politico che è stato al servizio dell'imperialismo occidentale e del Fondo monetario internazionale. Suoi entusiastiamici la massoneria anti leghista e la Confindustria. Con l'elezione di Ciampi a Palazzo Chigi Gallo era proprio ministro alle finanze) “si può ben dire che l'alta finanza e la massoneria, la borghesia monopolistica italiana e l'imperialismo occidentale, si sono assicurati un loro perfetto campione al massimo vertice delle istituzioni, che non dispiaceva neanche alle gerarchie vaticane del tempo”. Sono stati loro che “hanno ideato e guidato e ha realizzato l'integrazione dei sindacati collaborazionisti nel regime capitalista della seconda repubblica, che hanno pilotato l'ingresso dell'Italia nell'economia dell'Euro e nell'Unione europea imperialista, e che fecero da garanti per il completamento della controriforma della Costituzione ai danni dei federalisti guidati da Bossi .Dove comincia la carriera di Galli?Da coordinatoredel "patto sociale" del luglio '93 sulla politica dei redditi, “quella riforma che legava le mani alla classe operaia per l'intero decennio, inaugurando la feroce politica di rincorsa all'Europa di Maastricht, alle privatizzazioni e al risanamento dei conti pubblici sulla pelle dei lavoratori e delle masse popolari e a prezzo della distruzione dello "Stato sociale", inrappresentante dall'alta finanza laica”. Oggi Gallo dice “…di voler ricostruire la ragioni sistemiche della difficoltà di bilanciare i diritti della tradizione liberale e i diritti sociali nel contesto dell’ordinamento europeo, ponendo l’accento sull’ambigua governance economico-finanziaria dell’Unione. Ma se da Ministro delle Finanze di Ciampi (1993) proprio lui per la prima volta inserì gli studi di settore, ovvero quegli strumenti con cui il fisco “stima” i redditi di liberi professionisti e lavoratori autonomi che sbilanciarono proprio i diritti della tradizione liberale dei cittadini italiani a vantaggio unico dello Stato padrone, cosa gli è successo, si è pentito del suo passato ?Se Ciampi & co, per la Lega, furo “i traditori dell’Italia” , se Gallo divise la sua carriera con lui, e deve tutto al “traditore”,cos’è? Nel libro Gallo dedica un’ampia riflessione alla crisi del disegno federalistico autonomistico. Mi chiedo se questo è il tempo giusto per entrare nelle università ad attaccare la Lega e le scelte di un partito, e lasciarsi andare a valutazioni politiche di parte. In compenso nessuno gli ha chiesto di quando (gennaio 2013) l’Unione Europa impose la sua elezione a Presidente della Corte costituzionale, contro la volontà di importanti esponenti politici, giornalisti e soprattutto tantissimi giuristi , che sottolinearono come si era scelto un presidente che sarebbe rimasto in carica solo pochi mesi prima della pensione (nel caso di Gallo, solo 7 mesi) contro ogni regola e principio. Siamo certi che questo fosse l’uomo giusto per “ insegnare” cose agli studenti ??? O serviva solo per apparire ??? O questo convegno non era per gli studenti ? Perchè queste cose non sono state ricordate agli studenti ? Forse perché non c’erano ? E allora per chi è stato fatto questo convegno flop ? Chi lo ha voluto ? Chi lo ha promosso ? Perché ? Come è opinione di molti è stato usata un’aula dell’Università per interesse di un singolo ? Per acquisire meriti verso Gallo e non verso gli studenti ? Credo che chiedere sia lecito. E credo che lo sarà per ogni convegno in luogo pubblico, con soldi pubblici.
Leo Nodari