Costretti a fuggire.
Qua ci sta il corona virus. Per il momento stiamo a posto così. La Siria può attendere. In realtà sono 7 anni che attende. Si lo so ma non posso fare tutto io. Si lo so, le Nazioni Unite hanno definito la Siria la peggior crisi umanitaria dei nostri tempi, dal dopoguerra a oggi. 12 milioni di siriani sono profughi. . Costretti a fuggire. Va bene ma ora che volete da me? Che volete da me ditelo? Qua tra virus, la lite della Marini, le nuove ricette della fidanzata di salvini, il nuovo disco capolavoro della Lamborghini, il corso di igiene della dottoressa Durso, io non arrivo più. Più della metà di quei rifugiati sono bambini ? Vabbè ma che li ho fatti io. Questi rifugiati sono semplicemente vittime di una crisi umanitaria figlia degli interessi economici ? Si però io non sono interessato, richiamate tra sei mesi. I rifugiati, da 7 anni non sono percepiti come individui. Sono ignorati dalla comunità internazionale.Costretti a fuggire. Non sono mai state intese come comunità che hanno diritti umani, con culture da salvaguardare e apprezzare. Prego la Tv si non insistere. Non mi interessa. 23 bambini sorpresi da una tormenta di neve, senza vestiti, senza scarpe, senza cibo, senza acqua, sono morti per congelamento a Van, nel kurdistan. Si certo ma io che c’entro. E’ una vergogna, certo, una vergogna per l’umanità. Certo ma io non c’entro. Io non trovo l’amuchina, maledetti arraffatori, sono arrivati prima di me a prendersi 10 flaconi. Bastardi. Allora io mi prendo 10 pacchi di riso. Hai visto mai ci guadagno 3 euro al mercato nero. La notizia segue di pochi giorni quella dei 15 bambini morti di fame e malattie a Idlib. E’ una vergogna per l’umanità. Certo ma io non c’entro. Domani è la festa della donna devo andare a festeggiare. Quelle donne , quelle madri, quelle ragazze madri mica festeggiano, sono mussulmane, ben gli stà. Se fossero state cristiane ci avrebbe pensato dio, il dio dei cattolici, buono e giusto, il dio che guarda gli ultimi, che predilige i bisognosi. E ma loro sono mussulmani, mica è colpa mia. In realtà in quel corridoio umanitario, percorso principale di fuga verso l’Iran,solo nell’ultimo anno sono morti più di 1000 profughi, annegati, per congelamento o uccisi dai cecchini per gioco.Costretti a fuggire. Tipo poligono con bambini al posto dei birilli. I numeri sono quelli di un’emergenza vera, devastante, totale. Eppure passano inosservati in un mondo che guarda con terrore al diffondersi del coronavirus, lasciandosi vincere dalla paura e correndo ad assaltare i supermercati per fare scorte di viveri in caso di eventuale isolamento, e osserva invece impassibile, ormai quasi annoiato il dramma della Siria dai telegiornali. Dove ancora oggi i bambini vivono un incubo quotidiano. . Costretti a fuggire. Oltre 1 milione di bambini, tutti in fuga dalle violenze nel nord-ovest del Paese: le famiglie si trovano spesso a vivere in condizioni estreme, trovando riparo in baracche, grotte o nelle tende dei campi profughi dove, però, il freddo è spesso pungente e i servizi di base sono azzerati. Bambini, ragazzine costrette a convivere con i bombardamenti quotidiani di un conflitto assurdo, senza fine. Eppure, ancora una volta, il mondo osserva con aria distante, quasi seccata, senza trovare la forza di intervenire per proteggere una popolazione stremata, abbandonata a sé stessa. Si controllano i datti della diffusione del coronavirus, che i medici definiscono come un’influenza un po’ più forte, come fosse un bollettino di guerra. Dimenticando che la guerra, quella vera, esiste ed è soltanto a pochi chilometri da noi.Costretti a fuggire. Come quel tipo, non ricordo il nome. Costretti a fuggire come quel giovane sfollato e profugo assieme ai suoi genitori. Costretti a fuggire. Come quel bambino. Ora non ricordo il nome. Quasi che vogliano mandarci un messaggio. Si proprio a noi. Quasi che vogliano ribadire con la loro fuga, con la loro croce, con la loro morte, con la nostra indifferenza, l'importanza della ragione cristologica dell'accoglienza cristiana. Come Gesù Cristo, costretti a fuggire.
Leo Nodari