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BASTARDO

Eccoti qua! Il solito bastardo. Ti ho riconosciuto. Sei sempre tu. Passa il tempo, passano gli anni, cambiano le circostanze, ma sei sempre tu, il solito pezzo di merda. Sei quello di via Crucioli che sotto la guerra vendeva il grano, la farina e il pane al mercato nero. E per quanti calci in culo ti abbia dato quando ero giovane,non mi sono mai saziato. Sei tu, quello che dietro la villa comunale vendeva la benzina in nero durante la guerra contro l’Iraq. Sei tu che riempivi le taniche di notte e le vendevi a chi ne aveva bisogno o non poteva fare la fila. Sei sempre tu, il bastardo di sempre, in fila al supermercato per accaparrare il cibo che non ti serve e che potrebbe servire ad un malato, ad un anziano, ad uno che ne ha bisogno davvero. Pasta, riso, olio, pane, vino, tonno. Eccoti quaPuntuale al tornante della storia, sei tornato. Quando il panico si fa strada eccoti spuntare. Sei proprio tuIl bastardo. Tu sei Don Abbondio e non Don Rodrigo. Senza coscienza, senza dignità, senza amore che non sia per te. Tu campione di trasformismo. Tu intrallazzatore pezzente. Tu prepotente con i deboli e servile con i potenti. Tu viscido, mendicante di qualche privilegio. Tu approfittatore. Faso, giuda, censore moralista. Eccoti, sei ricomparso sotto le vesti dell’accaparratoreTu sei l’essere schifoso che accaparra il pane se c’è l’influenza, e che gli altri si arrangino. Sei la bestia imbruttita e terrorizzata, che  non vuole sapere come vanno le cose. Sei divorato dalla paura, non vuoi vedere la realtà, non vuoi conoscerla. Aspetti che la Dursoti dica cosa fare.  Vuoisolo riempire il carrello per sentirti potente. Visto che da anni sei un impotente. Vuoi solo continuare a riempire il carrello di inutili vivande, pensando di fare la cosa giusta, con la scusa dei figli. Che ti vedranno comportare da bestia, e in futuro si comporteranno da bestie. Sei tu, sei sempre tu, sempre lo stesso, arricchitosi in questi anni tra zozzerie, ruberie, corruzione, ladrocini a manbassa, complice di sprechi e corruzione. Sei tu, la scimmia con gli occhi chiusi, la bocca tappata, e le orecchie ben siliconate. Sperando che qualche briciola scivoli anche in tasca a te, che sei un vile, servo, un vero uomo di merda. Sei sempre lo stesso, ignorante e presuntuoso.  Ti nascondi dietro la caccia agli untori, ti celi dietro le voci incontrollate,avvelenando i rapporti umani, imbarbarendoil vivere civile con il tuo agire vile e disgustoso. Che è il pericolo più grande.Carrelli stracolmi di cibo e scaffali vuoti. Purtroppo èquesta la fotografia scatta ieri in alcuni dei supermercati di grandi cittàPurtroppo, soprattutto nel sud Italia. La paura di dovere affrontare una quarantena forzata si fa sempre più strada.Centinaia di persone hanno fatto scorta di tutto quello che erapossibile acquistare, tipo film “catastrofici”, dove svedono le persone correre a fare rifornimento in attesa dell’attacco di invasori venuti da un altro pianeta. Ecco, quelle scene sono le stessa viste ieri dentro a diversi supermercati.Prese d’assalto anche le farmacieQuesta è una guerra da affrontare rispettando norme igieniche e comportamentali.Quando il panico si impossessa della folla, lo insegna Freud, e nessuno è in grado di tenere un posto in cabina di comando, la gente abbandona anni ed anni di corsa a gadget tecnologici o oggetti superflui assurti a strumenti fondamentali, per tornare all’atavico terrore della pancia vuota.In questo fomentati anche dall’imitazione (se loro comprano compro anch’io) e da una cattiva informazione che, spesso, è uno stimolo a creare vere e proprie ossessioni.Peggio ancora il web con le varie messaggerie dove ci si alterna tra messaggi “terroristici” e una sorta di humor Therapyfatta di immagini, video e frasi che – tra l’ilarità e l’idiozia – servono in qualche modo come esorcismo dalla paura e dalle fobie sottese!In questo quadretto di allarme comportamentale da survival le persone che più sentono la necessità di rassicurarsi attraverso la corsa frenetica all’accaparramento di beni non sono solo quelle ansiose per natura, bensì quelle che, per abitudine, hanno un comportamento scorretto, egoista, compulsivo.Mentre si impone la necessità di addomesticare la paura nei confini della nostra cultura, operando secondo ragione’impone la necessità di rimanere umani. “I malandrini, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.” (Manzoni)

Leo Nodari