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IElamadonna

Cosa fa un uomo quando è in difficoltà?  Quando ha paura ? Sia che debba affrontare dei leoni nella savana, sia che debba fare un esame, ma anche se deve togliersi un dente, trapiantarsi un pisello nuovo modello “notti all’Habana” (sponsor della rubrica), sia che debba operarsi al cuore, sempre, da sempre, l’essere umano in difficoltà si rivolge a lui. Lui, lo sciamano, l’ignototremendamente cattivo e infinitamente buono, lui che tutto può, lui la droga dei popoli, lui che tutto può, lui il misterioso. Chiamatelo come volete: lui è lui, senza marchio di fabbrica. Sempre diverso e sempre uguale. Lui è lui, da sempre, in ogni angolo del mondo, ebreo, buddista, cristiano, maomettano, da amare o odiare secondo convenienza, lui è in mille forme e mille nomi. Lui. Colui che tutto può. E quindi prima manda la malattia, poi, a piacere, può anche guarirti.  Se lui vorrà potrà farti nascere in occidente, oppure in Sahel, a suo piacere. Se lui vorrà potrà liberarti dal male. Dal dolore. E anche salvarti dal virus. In questa fase della tua vita saresti disposto a tutto per lui. Come credete che la Chiesa sia diventata uno degli Stati più ricchi del Pianeta ? Gli amici del vescovo Lollo come potrebbero vivere al centro di Roma, in appartamenti da milioni, ristrutturarli  con quadri di valore infinito, avere tesori unici al mondo, o sperperare 200 milioni in appartamenti a Londra se non ci fossero state persone in stato di difficoltà che dai tempi dei tempi hanno fatto offerte per comprarsi la liberazione dal male ? Malattie, pestilenze, ogni forma di crisi hanno prodotto ricchezza per la chiesa. In passato c’era un vero tariffario “Libera nos a malo”. Oggi ci sono le offerte. Libere. Da queste offerte provengono castelli, palazzi, case, terre, conventi, alberghi, più di 1 milione di appartamenti, 215mila solo in Italia,  per un valore di 2000miliarsi(secondo il Libro Vaticano spa). Più doni più sarai salvo. Allora “dono” pensano i più. Infatti ogni anno 8000 italiani lasciano beni in eredità al Vaticano. Per salvarsi l’anima il calcio d’angolo. Credono loro. Più sarò buono più lo frego. Credono loro. Più dono, più sarà buono con me. Si pensa il baro di sempre.Più offro più lui guarderà a me con benevolenza. Credono loro. Quanto costa quest’acqua benedetta con l’immagine della madonnina ? 20 euro ? Ne compro 5. Quanto costa la catenina con San Gabrielomio,che ammeme fa la grazia? 20 euro ? Me lo compro. Quanto costa sta croce di 20 cm, però comprata proprio vicino al vaticano ? 20 euro ? Me ne compro 10, la metto pure al cesso. Quanto costa sta mattonella del santuario ? 5000 euro però non vai all’inferno…la compro!! Insomma, diciamocelo,lo trattiamo da scemo. Pensiamo che basta comprarsi la simpatia di qualche suo presunto rappresentante, spesso delle persone vomitevoli per umanità e onestà, e Lui ci aiuterà. Facciamo un pò come si fa con i politicicorrotti. Più voti gli porto, più mi prostituisco, più mi aiuterà a prendere il posto, che non mi spetterebbe.Quindi, in sostanza, abbiamo l’idea di un Dio ingannabile. Un Dio che si lascia comprare. Un Dio fesso che ci casca. Che ci crede. In sostanza abbiamo di Dio la stessa idea dei vescovi di nostra conoscenza, che per i soldi si vendono l’anima al demonio, con la complicità dei preti, più corrotti di lui. Tranquilli, questa fase dura poco. Basta sentirsi un po’ meglio, superare l’operazione, e torneranno i troia party, torneremo a spandere cocaina nei festini fronte mare, torneremo a bestemmiare Dio, non tanto come le parole ma soprattutto con i fatti. Torneremo ad assumere l’amico dell’amico invece del giovane promettente e meritevole, torneremo a offendere Cristo nella realtà di una vita egoista che schiaccia i più deboli.

Un Sindaco – ce ne sono stati tanti e  tanti seguiranno - ritiene di dover andare a venerare la Madonna, e chiedergli la protezione della sua città. La ha fatto Papa Francesco (in privato) avrà pensato di doverlo fare anche lui. Lo sentiva ? Ha fatto bene. Ci credeva ? Ha fatto bene. Chi si permette di criticare il gesto , è offensivo, sbaglia. Ma poteva, doveva, farlo in privato. In religioso silenzio. Senza propaganda, comunicati, critiche, applausi, like, video, foto, pubblicità della propria fede. Che stonano. Con il luogo, il gesto, la Madonna e la croce.  E la sua fede. Il convento non avrebbe dovuto permetterlo. Ma sul questo potrei raccontare molto e di più. Per tutti i tanti anni che ci ho preso e riportato Padre Serafino.Da ventisecoli lumanità ignora, perseguita, combatte,strumentalizza il disegno che Dio ha tracciatosul suo destino. Inconoscibile per quello che riguarda il futuro e, soprattutto,per quello che è scritto nel cuore delluomo. Di ciascun uomo.Furono Costantino e Teodosio i primi a farne un uso strumentale, mirato a rafforzare il proprio potere politico e militare: già mille e settecento anni fa essi avevano intuito la potenza, e la convenienza, della croce, con una operazione cinica che naturalmente nulla aveva a che fare con l’Evangelo.E da allora, dai crociati ai conquistatori del nuovo mondo,  dal kukluxkan ai nazisti delle “SS” , la storia insegna che non porta bene utilizzare la fede in modo strumentale per propri fini.La religiosità è un sentimento profondo che si costruisce dentro di sé . In coerenza con comportamenti privati e atti pubblici. La religiosità non è merce da supermercato, da esibire per cercare consenso. Strumentalizzare Dio, la Croce, la Madonna, la fede della gente è oltre la ragione. Persino oltre il disgusto. Perché offendono chi crede nei grandi valori di prossimità del Vangelo, Valori vissuti quotidianamente da milioni di italiani e incastonati anche nella nostra Costituzione oltre che nel Vangelo. La fede, la vita cristiana è un’altra cosa. Allo stesso tempo chi cerca di vivere il Vangelo tutti i giorni, non deve cadere nella trappola del mondo, di parole che possono essere travisate. La fede, il Vangelo, la Chiesa sono altro, e papa Francesco lo testimonia quotidianamente. I crocifissi che un Sindaco dovrebbe venerare sono i poveri e i bisognosi della sua città e del mondo, che andrebbero sollevati dalla miseria, i bambini sfruttati che gridano aiuto, i senza dimora che chiedono attenzione, i giovani che hanno bisogno di relazioni significative, gli abbandonati, i perseguitati, gli esuli, i malati, i profughi e i migranti. Magari questi crocifissi già inchiodati nelle miserie del mondo fossero, come tali, al centro dei dibattiti quotidiani, delle contese ideali, nelle azioni dei politici, nella missione di tutta la Chiesa... I crocifissi la vita ce li pone davanti agli occhi tutti i giorni.E così quell’Uomo in croce, che è Cristo,  inquieta e scomoda. E più di qualcuno vorrebbe toglierselo da davanti agli occhi: perché ricorda a tutti che l’uomo è niente quando lotta solo per se stesso, quando vincono l’egoismo e l’amor proprio, la brama di desideri e di ricchezza, l’autoaffermazione e il compiacimento personale. Ma nessuno potrà mai eliminare i crocifissi. Perché sono nei crocifissi della storia e quelli di oggi. Chi usa la religione e i suoi simboli in questo modo, falsa la verità della Chiesa, è lontano dai suoi valori. Chi strumentalizza simboli ed esperienze cristiane, chi ne fa un uso ideologico, tradisce la religione stessa.

Leo Nodari