Dopo le 10 domande di ieri alla Direzione della Asl di Teramo, visto che la direzione non risponde alle istanze di accesso agli atti, pongo qualche altre domande. Questa volta più facili. Hai visto mai. Ma le pongo anche a tutto il comitato tecnico. Visto che sono teramano, visto che i membri del comitato li conosco quasi tutti, e di qualcuno sono amico; visto che ho frequentato il Mazzini sia da studente universitario sia da paziente; visto che so bene che, nella stragrande maggioranza questo comitato è composta da eccellenti professionisti, ma soprattutto brave persone, chissà se qualcuno di loro vorrà rispondermi. Rispondere, non a me, ma ai cittadini. Dunque chiedo:
Risulta a qualcuno del comitato che l'ANID (associazione nazionale impresari disinfestazione) ha inviato una diffida alla ditta che sta operando per la Asl di Teramo, e p.c. alla Asl di Teramo, per far luce sulla sanificazione dell'ospedale Mazzini. Sembrerà banale ma intanto ricordo che è vietato per legge operare nel campo della sanificazione - soprattutto quella ospedaliera - senza i requisiti di legge. E che, fare “disinfestazione”, è diverso che fare “sanificazione” (legge 82/94 – DM 274/97)
Risulta a qualcuno del comitato che la stessa ditta è stata chiamata a svolgere l'opera di “sanificazione” del reparto di oncologia chiuso a seguito della contaminazione da COVID 19. Potrei sapere da qualcuno se l'ospedale è stato “sanificato” utilizzando specifiche macchine e specifici prodotti, o è stato solo “disinfettato”, cioè se è stato solamente pulito? La domanda è facile.
Interessa a qualcuno del comitato sapere se la Asl, per pulire i vostri reparti, i reparti del Mazzini, si è affidata ad una ditta che almeno ha presentato l'inizio attività di impresa di pulizia?
Risulta a qualcuno del comitato che l’impresa che già svolge la pulizia semplice al Mazzini – e non sanificazione – si era offerta di pulire, ma non sanificare, i reparti dove il Covid poteva essere presente. Perché non far pulire il Mazzini dall'impresa di pulizie dell'ospedale, così la Asl risparmiava 6400 euro ?
E’ possibile che la ditta da voi scelta per la “sanificazione” dell’Ospedale, alla Camera di commercio risulti in possesso solo del codice di attività SERVIZI DI PULIZIA e, guarda caso, solo il 16 Marzo abbia presentato domanda per l’attività di sanificazione (quindi dopo la sanificazione delle strade di Campli del 16 marzo. Sindaco Agostinelli a Lei risulta ?)
E’ possibile che a questa azienda, scelta dalla Asl, per la “sanificazione”, ripeto per capire meglio, scelta per la “sanificazione” però il codice Ateco (codice delle ATività ECOnomiche) non sia stato assegnato per la mancanza di un rappresentante tecnico. Obbligatorio ? E’ mai possibile che ci sia discrepanza tra quanto richiesto dalla società da voi scelta alla CCIAA e quanto risulta all'agenzia delle entrate ?
Potremmo sapere dalla Asl il nome del rappresentante tecnico chiamato a tutelare malati e cittadini ? Ricordo che un tecnico per fare sanificazione è obbligatorio .
Io non l’ho trovato, me lo dite voi ?
Se, cosi come stanno le cose ad oggi, la ditta scelta dalla Asl ha richiesto solo l'apertura di una semplice azienda di pulizia/disinfezione (tant'è che essendo una semplice impresa di pulizia non sarebbe stato nemmeno compilato il quadro che indica la trasmissione al comune di Castellalto dell'inizio attività) dunque questa azienda per la Asl cosa fa ?
Il comitato tecnico scientifico può dirmi cosa fa? Lo sa? Può informarsi e dirlo ai cittadini che non lo sanno?
Il comitato tecnico ha letto, come tutti, gli articoli di stampa, e le interviste in cui sempre si parla di “SANIFICAZONE “ dell'Ospedale MAZZINI di Teramo. Leggo ad esempio (ma sono già allegati nell’accesso agli atti) il quotidiano “La città” del 25 marzo 2020 ; “Il centro” del 26 marzo 2020 ; “La città” del 27 marzo 2020 ; “Il centro” del 28 marzo … insomma vi è stata inviata una pec con 9 articoli dove la ASL parla di “Sanificazione anche con nebulizzatori di ultima generazione, acquistati proprio in occasione dell'emergenza sanitaria in corso...” (Direttore Generale f.f. Dott. Di Giosia al quotidiano “Il centro” del 29 marzo 2020). Benissimo. E continua “Le metodologie utilizzate sono state la ozonizzazione e la nebulizzazione dei prodotti certificati dal Ministero della salute” dice ancora il 2 aprile, ma .... nella determina ASL (all'Albo Pretorio della Asl 04 di Teramo viene pubblicata la determina n° 547) in cui invece è scritto “....Considerato che al fine di fronteggiare....si rende necessario procedere con l'acquisizione di un servizio di pulizia, decontaminazione e disinfezione degli ambienti lavorativi, con decorrenza immediata. Atteso che per le vie brevi è stata effettuata un indagine di mercato. Atteso che il valore di mercato è di 6462,00 iva esclusa .Rilevato che il valore è inferiore a 40000 euro si DELIBERA di affidare il servizio di disinfezione ambientale al costo di € 6462,00 Iva esclusa” Bene. Prezzo congruo. L’intervento è stato eseguito in data 30 Marzo 2020 come desunto da almeno 6 articoli di quotidiani. Certastampa parla si sanificazione; Rete 8 parla di reparti sanificati; Emelle parla di reparti sanificati (tutto inviatoVi via pec). Sul profilo Facebook dell'amministratore della azienda Pissta compare un video dell'intervento (che vi è stato allegato): dove parla dell’affidamento della Asl. Fa bene. Però scrive “appalto di decontaminazione ambientale e disinfezione”. E non dice “sanificazione”, perché?
Quindi, l’ospedale E’ STATO SANIFICATO o no? Qualcuno del comitato ritiene di doverne chiedere, e rendere, conto ?
A qualche sanitario che lavora al Mazzini e ai cittadini potrebbe interessare sapere che il prodotto che sarebbe stato usato per sanificare l'ospedale di Teramo si chiama IGIENISAN che, leggo su www.Shopcasa. it, “è un detergente liquido igienizzante ad alto potere battericida”. Cioè è un normale detergente. NON un sanificante con sali d'ammonio quaternario anti virus, tipo “Sanitex” che è stato usato in altre Asl abruzzesi.
Senza contare sulla risposta, ci sentiamo domani. Vi racconterò un’altra storia curiosa che è stata raccontata ai cittadini. Sempre con una domanda di fondo: perché ?
Leo Nodari