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Giù il cappello al Comune di Teramo che, in questa fase critica che tutti stiamo vivendo, ha fatto suo il messaggio di Papa Francesco: “la misericordia non abbandoni chi rimane indietro. In questi giorni tremendi che minano alla radice la salute dell’intera comunitàmentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, mentre in molti territori si è insinuato proprio il pericolo di dimenticare chi è rimasto indietro, il Comune di Teramo ha saputo offrire delle risposte solidali concrete, immediate, amorevoli. Ancora una volta devo dire “bravi”. Come dice Francesco in ogni realtà c’è il rischio che a colpiresia un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente, che si trasmette a partire dall’idea malsana che la vita migliora se va meglio a me, dall’idea folle che tutto andrà bene se andrà bene per me. Si parte da qui e si arriva a selezionare le persone, a scartare i poveri, a immolare chi sta indietro sull’altare del progresso. Questa pandemia ci ricorda però che non ci sono differenze vere e confini reali tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. Lo sappiamo, la realtà è che una piccola parte dell’umanità è andata avanti, mentre la maggioranza è rimasta indietro. E ognuno di noi si trincera dietro delle frasi false, scontate, banali. Per tutti noi la frase più comune è “Non spetta a me”. Anziani, poveri, handicappati, fragili. Una folla enorme. Ma noi tutti ci limitiamo a dire “Non spetta a me”. In questo ultimo mese forse, un po’, non tutti, ma molti, soprattutto giovani, colgono questa prova come un’opportunità.Molti e sempre di più comprendono che la risposta nelle tempeste della vita e della storia non può che essere la misericordial’amore compassionevole tra di noi e verso tutti, specialmente verso chi soffre, chi fa più fatica, chi è abbandonato. Risposta cristiana. Ma anche laica. Non pietismo, non assistenzialismo, ma compassione, che viene dal cuore. Per affrontare la crisi attuale in maniera solidale. In quest’ottica, con passione e competenza sta lavorando il nuovo assessore al sociale del nostro Comune, Ilaria De Sanctis, con il suo staff di dirigenti e dipendenti dell’ufficio sociale ha da subito attivato una serie di iniziative per la salvaguardia delle fasce dei cittadini del territorio più deboli e vulnerabili.Un lavoro non facile. Che non finirà presto. Che non conosce orario. Con i mezzi non sempre sufficienti. Che ha mille risvolti.  Questo ufficio, dall’inizio dell’emergenza, a partire dalla chiusura delle scuole, si è dovuto porre il problema degli studenti delle scuole dell’obbligo e delle superiori che usufruiscono del servizio  educativo scolastico. Penso essenzialmente a  quei bambini e a quei ragazzi che, a scuola oltre all’insegnante di sostegno, vengono seguiti dalla figura dell’educatore scolastico.  Ha pertanto considerato la possibilità che questa figura svolgesse il servizio a domicilio, affinché nessuno studente potesse rimanere indietro a fronte della didattica online. E’ giusto sottolineare che a Teramo questa forma di servizio, è stata attivata prima ancora che venisse presa in considerazione dal Governo  e,infatti, ha riscosso molto successo, tant’è che la stessa associazione Abruzzo  Autismo Onlus, - nota per la sua professionalità e sensibilità dovuta anche al fatto che a farne parte sono gli stessi genitori -  ha sottolineato la sensibilità avuta dal Comune di Teramo in questa fase nei confronti degli studenti  seguiti dagli educatori scolastici.Un bel riconoscimento di cui l’ufficio sociale può portare vanto. Proprio perché consapevole di come la perdita della quotidianità incidesse negativamente nella sfera emotiva di quei ragazzi ( ma anche per gli adulti) che vivono queste condizioni, detto ufficioha reso un’interpretazione solidale alle restrizioni dei decreti, nel senso che gli individui con la 104 possono avere una  mobilità superiore rispetto a quella prevista, facendola rientrare tra le motivazione  di salute. E anche questa è una piccola perla locale che ha fatto scuola in Italia. Contestualmente occorre sottolineare che i servizi degli uffici del sociale non sono stati sospesi, che continuano gli incontri protetti genitori figli presso lo spazio neutro, continuanole domiciliari pomeridiane, continuanole attività degli assistenti sociali, come sono continuate d’altrondetutte quelle più strettamente di segretariato sociale ( come l’attivazione dei bonus e il cas)finchè non c’è stata la sospensione da parte del governo. Da un punto di vista più correlato alla misericordia e alla povertà, l’ufficio da subito ho attivato un tavolo tecnico, tra le associazioni di volontariato, gli uffici del sociale e il coc per  aiutare le famiglie in difficoltà e, pertanto, è partito sin da subito con la distribuzione dei pacchi alimentari, mentre molte altre realtà compassionevoli che esprimono la carità in modo concreto, hanno continuato a distribuire i pasti da asporto a chi ne facesse richiesta.Questa sinergia con le associazioni, che da sempre sono in stretta connessione con gli uffici del sociale, ha fatto in modo che anche le famiglie non seguite abitualmente venissero raggiunte e non abbandonate in questo periodo di tensione.Contestualmente, l’ufficio sociale ha svolto un’attività di monitoraggio, sulla presenza dei senzatetto. E, purtroppo, molte sono state le segnalazioni di soggetti senza fissa dimora che erano arrivati a Teramo e che dormivano per strada, o in rifugi di fortuna, cercando di trovare per molti se non per tutti loro una sistemazione.Un altro servizio che è stato attivato con l’aiuto dell’associazione Caleidos è quello di un servizio di ascolto per la gestione di malati alzhaimer e demenza. Ma particolarmente apprezzata è stata soprattutto l’erogazione dei buoni spesa, realizzati concretamente attivando la macchina amministrativa. Fino ad oggi l’ufficio sociale del Comune di Teramopuò vantare più di 700 buoni spesa,700 famiglie aiutate, 700 famiglie che hanno trovato aiuto, 700 famiglie che non hanno conosciuto la fame, 700 teramani che non hanno subito l’umiliazione dell’elemosina ma a cui è stato dato un gesto di carità. Per questo intervento il Comune ha speso un totale di € 200. 000,00. E sta per iniziare a liquidare i buoni con la seconda tranche corrispondente ad altri 124.000,00. Ben fatto! Bravi. Anche qui va sottolineato un aspetto positivo: per aumentare la somma che è stata finanziata dal Governo, Teramo ha attivato un fondo per le emergenze, e altri fondi sono in procinto di essere attivati. E tutto questo per aiutare, soprattutto, genitori giovani con figli di pochi anni che non è abituata a chiedere sovvenzioni di alcun tipo, tanto che pochi sono gli “utenti” abituali del settore sociale o assistiti dalle associazioni di volontariato.  Se ci guardiamo intorno ,se apriamo glicuore, scopriremo che anche a Teramo, vicino casa nostra ci sono bocche da sfamare e drammi familiari. Sapere che nella nostra città non si è chiusa, ha testimoniato carità perso i più deboli, rende tutta la città migliore, più bella. Io dico grazie. Perché “ogni volta che avete fatto questo a uno dei miei fratelli lo avete fatto a me. 

Leo Nodari