Chi mi segue un pò, tipo i parenti stretti e il reparto di psichiatria, sa come io detesti ferocemente le generalizzazioni, quindi i fatti che andrò a narrare non vogliono assurgere a qualche genere di conclusione: è solo la storiella. Elezioni 1994. Scende in campo il Cavaliere. Grazie a Mario Segni,che toglie il 15% ai Popolari,vince il Polo delle Libertà. La lega mostra il cappio dentro la Camera, la lega monta una forca davanti al palazzo di giustizia, ma si allea con Berlusconi.Deve avere la presidenza della Camera come premio. Candidato naturale è Roberto “Bobo Blues” Maroni, ma Bossi ne ha bisogno nel governo. C’è Pagliarini ma Bossi non si fida. C’è Speroni il duro e puro, ma ha scelto il Senato. Esce fuori il nome di una giovane trentenne che si vanta di essere una bigotta cattolica: Irene Pivetti. E Bossi, già barista, fattorino, installatore di antenne, impiegato all’Aci, supplente, infermiere, cantante, la fa eleggere grazie ai voti di Marco Pannella. Si Pannella ha fatto anche questo.Farsi male gli è sempre piaciuto. Al solo ricordo mi prende una tristezza infinita, seconda solo al momento in cui BingBong rinuncia per sempre ad andare sulla luna con Riley e salta dalla slitta .
Così la sconosciuta Pivetti diventa la4 carica istituzionale dello Stato.Per poi passare con Mastella e saltare di qua e di la con la stessa speranza di un gatto nei pressi di una pescheria. Per 14 anni occupa poltrone di ogni tipo. Sono troppe per potervele elencare. Fino a quando nel 2011 fonda la rete di imprese Only Italia per la promozione del Made in Italy in Cina. Intanto si separa, e il marito pubblica lettere sulla stampa accusandola di non essere poi tanta “santarellina” e aver avuto numerose storie extra coniugali. Ma questi sono fatti suoi.
Fino ai giorni nostri. E così, con la fiducia di un monello che crede a “vieni qui che non ti faccio niente” esclamato dalla madre dotata di ciabatta, spero che questa signora sia scomparsa. Invece la ritrovo indagata per “violazione dell’articolo 515 del codice penale per frode nell’esercizio del commercio e per le possibili fattispecie di truffa e truffa aggravata, nonché ipotesi di cui agli art. 355 c.p., vale a dire mancato adempimento di obblighi derivanti da un contratto di fornitura con lo stato” E’ l’ipotesi di reato su cui indagano diverse Procure nell’ambito delle migliaia di mascherine Ffp2 in arrivo dalla Cina e sequestrate dalla guardia di finanza al terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa, dove sono ora custodite. L’indagine, era partita dal sequestro dei dispositivi in una farmacia a Savona senza il certificato richiesto e, peggio, con il marchio CE contraffatto. Andando a ritroso nella catena della distribuzione si è risaliti alla società che li distribuisce in Italia, che è la Only Italia srl, di cui è amministratrice unica l’ex presidente della Camera, nel 1994, Irene Pivetti. Società che aveva avuto un appalto dalla Protezione Civile da 30 milioni. Così l’Anac, apre una istruttoria per verificare “se nella fattispecie possa configurarsi uno spreco di denaro pubblico a danno della collettività.L’Autorità Nazionale Anticorruzione apre una apposita istruttoria volta a valutare la vicenda denunciata e a predisporre tutti gli accertamenti del caso e profili sanzionatori ritenuti idonei in caso di accertata responsabilità a carico di tutti coloro che verranno individuati come responsabili. La Procura di Savona, estende le indagini . Tutto ciò già mi da motivo per infrangere il mio già labile rapporto con la religione dominante e bestemmiare. Ma non basta. Nelle more di un’altra indagine che riguarda l’ex agente dello spettacolo Lele Mora, divenuto ricco e famoso perché casualmente “riferimento per la ricerca di artisti per gli show di Mediaset, notoriamente condannato per evasione fiscale, bancarotta fraudolenta e favoreggiamento della prostituzione, la Guardia di Finanza registra alcune intercettazioni che riguardano l’ex presidente della Camera, ex santarella, ex 4 carica dello Stato,che - lo dice lei - ha “la faccia come il didietro”. La santarella chiama questo pluri condannato per cambiare e spartirsi 80 mila euro dati alla Pivetti per “opere pie”. Lele Mora, che è Lele Mora, uno che vendeva giovani donne vogliose di notorietà – lo dice il Tribunale di Milano , accetta. Questo signore accetta di cambiare l’assegno e spartire i soldi dati da un imprenditore alla associazione della Pivetti – non per lo champagne - con questa signora. Ogni commento è superfluo. Ma una riflessione, tra rabbia e pena, mi viene spontanea, perché ogni tanto anche le formiche si incazzano. Sei stata fortunata. Sei stata brava. Sei diventata importante. La vita è stata buona con te. Sei stata dentro la tv che urla capace di ignorare chi muore in silenzioEppure adesso sospettano una truffa sulle mascherine che dovrebbero proteggere. E sei capace di fare cose degne di Lele Mora. Se non mi salveranno le tue mascherine potrò sempre contare sul distanziamento con persone come te e il tuo degno compagno di merenda. Ma soprattutto sulla sanificazione. Lo so: in Italia c’è come una sorta di fatalismo, quando si parla di sperperi, incapacità e disorganizzazione finalizzata a soffocare il talento e a far emergere la mediocrità, perché è nella mediocrità che i mediocri possono mimetizzarsi. Lo so : l’attenzione pubblica rispetto a questi temi è scarsa. Tra tanti messaggi sta purtroppo solo al lettore scegliere cosa ignorare; ma il lettore è ignorante e la storia ci ha dimostrato che si può dirgli tutto e il contrario di tutto ed egli aderirà allo stesso identico modo, se la visione che gli proponiamo tocca le corde giuste. Quindi so già che ti rivedranno dalla Durso. So già che la vostra coppia magica andrà a piagne dalla zia Mara. E la cosa mi preoccupa perché, leggo che vendono una “visiera facciale”, ma esistono anche visiere da culo?
Leo Nodari