Ho inventato una cosa e voglio fareuna propostaa tutti i Sindaci. Una di quelle che non si può rifiutare. La battuta è tratta dal mio libro “Il Padrino”. Dove c’è anche la mia battuta “tutta tessera e distintivo”che ho inserito anchenel mio film “The Untouchables . Si, si : “Gli intoccabili”. Un mio film. Tenetevi forte. Ho pensato questa cosa. Non ditelo a nessuno,è mia, l’ho pensata proprio io. E’ unica. E’ esclusiva. E’ originale. Allora, ho pensato: quest’estate voglio fare un concerto. E già qui sono originale. Voglio chiamarlo “l Live Covid”. Una cosa che presenterò come "jukebox globale" . Il luogo dell'evento, dovunque sia,sarà chiamato “Wembley Stadium”. Il concerto sarà anche via satelliteMa la cosa più geniale che ho pensato e chè chiamerò tre sconosciuti – che in effetti non è che sono tanto conosciuti in quel di Roseto . Si chiamanoRobert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones, e alla batteria ci metterò un certo Phil Collins, e userò un ossimoro per chiamarli, così l’assessore di Roseto che non sa cos’è, li chiamerà a cantare quest’estate con quattro nomi diversi. Ma pensa tu che genialata, lo stesso gruppo ma con nomi diversi,così la gente non capisce che chiamo sempre gli stessi. Roba da pane e volpe ogni mattina. Ora ho deciso, li chiamerò Led Zeppelin, e gli farò cantare tre miei pezzirock N’ roll:WholaLotta Love e Starway To Heaven.
Come ? Che dite ? Ma no ? Che peccato.Un certo Bob Geldof lo ha già inventato ? Già si è fatto. E mannaggia. Vabbè allora propongo un’altra cosa. Questa volta tenetevi forte. Ho pensato una cosa. Non ditelo a nessuno, che l’ho pensata proprio io. E’ unica. E’ esclusiva. E’ originale.
Propongo un “LIVE DRIVE IN”. Tutti sono scatenati per il “Drive in live”. A Roseto, a Teramo, Tortoreto e Giulianova tutti a proporre il “Drive in live”.Sono proprio un genio. Una estate come Grease!!! Per far ripartire cinema, spettacoli ed eventi nella fase post-emergenza, propongo un’arena all’aperto che permetta la fruizione di spettacoli dal vivo in modalità drive-in, cioè in aree attrezzate per vedere spettacoli seduti all’interno della propria automobile, una modalità nata negli anni Sessanta che sta tornando di moda a causa del distanziamento sociale. Le misure di sicurezza che saranno adottate per la fase post-emergenziali potrebbero infatti impedire ancora a lungo di creare assembramenti rendendo impossibile la realizzazione di spettacoli dal vivo, o la fruizione di eventi culturali.
Come ? Che dite ? Ma no ? Che peccato hanno già inventato anche questo ? Come ? Hanno anche registrato il marchio “Drive in live ” . Ma no ? Come ? Esiste già un logo registrato. Già 22 città hanno aderito al progetto che ha ottenuto il patrocinio del MiBact. Come ? Già ci sono le date e dal 9 giugno saranno in vendita i biglietti ? Come ? Anche in Abruzzo a Pescara il 12 /13 /14 agosto e nelle Marche a San Benedetto 17 e 18 agosto ? Sono stati già individuati gruppi, fonici, light-designer, backliner e tutte quelle figure professionali che rendono possibile uno show dal vivo. Non importa. Dico lo stesso di averlo pensato io. Come ? Ma già è stata fatta la conferenza stampa di presentazione ed è già sulla stampa nazionale? E mannaggia. Ma allora non sono un genio. Ho solo copiato l’idea di altri. E mannaggia! Bastava copiare bene. Un giovane che vuole bene alla propria città di Roseto, il signore di Tortoreto che propone l’antistadio, o un assessore che vuole fare il bene della città di Teramo, avrebbero potuto proporre al loro Comune di rivolgersi a chi questa cosa la sta pensando dal 19 marzo, fondando una società che ha messo insieme 5 realtà diverse del settore,mettendo insieme soldi, professionisti - ingegneri, tecnici, esperti di sicurezza - che da più di due mesi lavoranosull’idea vera . Avrebbero potuto proporre di collaborare su un progetto che già esiste ed ha studiatouno spettacolare drive-in, attrezzato con mega schermi e appositi palcoscenici,studiando costumi, servizi, spazi e altezze per tornare a proporre live. Per una volta i froci con il culo degli altri avrebbero potuto pensare che, se già esisteun format,che nasce da un’idea di 5 società nazionali, di 5 diverse realtà che si occupano da anni, ognuno di un settore di Live, 5 aziende leader nei rispettivi campi legati alla produzione, all’allestimento e alla progettazione di eventi, con sponsor nazionali, e che vantano un’expertise ed una storica affidabilità, costruita sul campo nella realizzazione dei più grandi concerti, tour ed eventi italiani degli ultimi anni… forse sarebbe stato meglio chiedere come si fa, invece che improvvisarsi “geni”. Forse sarebbe stato meglio rivolgersi a loro, invece di organizzare con associazioni“locali”. Perché queste votano. Ma in un momento storico in cui ci si chiede come poter tornare a vivere la socialità in piena sicurezza, e come poter concepire un’estate nel rispetto delle normative, contro il Virus, non sarebbe meglio cominciare a fare i seri ? Con una festa completamente “CovidSafety – First”, che risponda quindi alle esigenze di sicurezza del momento e permetta di tornare a vivere la socialità e la musica live già dalle primissime fasi della riapertura. Non sarebbe stato meglio proporre una grande ed ambiziosa soluzione per permettere al pubblico di riavvicinarsi alle sue passioni ed abitudini, promuovendo una nuova fruizione dell’intrattenimento stesso, invece di provare a raccattare dieci simpatie ? Per fare una cosa seria non sarebbe stato meglio chiedere collaborazionead un progetto nazionale che ha la forza, la storia, le capacità tecniche, l’orizzonte nazionale e l’obiettivo anche e soprattutto di sostenere tutta la filiera di cinema, teatro e musica live.Per proporre una cosa seria ? Se al progetto hanno già aderitocittà come Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Catania, Genova, Bari, Cagliari, Mantova, Pescara, San Benedetto, Reggio Calabria, Palermoe altre, invece di fare una proposta che non avrà nessun seguito,perché ha difficoltà tecniche non affrontabili da un Comune singolo (basti pensare alle altezze e le distanze) non sarebbe stato meglio fare le persone serie, e rivolgersi a aziende che hanno studiato un format del passato, quello del drive-in, rimodulato in una declinazione del tutto nuova, ad impatto zero grazie all’utilizzo di palchi a scomparsa, schermi a scomparsa, sicurezza con certificati nazionali e costumi anni ’60, generatori ad energia rinnovabile, bagni auto-igienizzanti e materiali ecosostenibili.Non sarebbe stata questa l’occasione giusta perprovare ad entrare nei contest culturali delle principali città italiane, farsi pionieri di un nuovo modo di pensare gli eventi, in cui gli autoveicoli saranno lo strumento sociale di una nuova con-partecipazione, che è allo stesso tempo tutelante contro il rischio di contagio, e non provare a fare i furbi, i pensatori, i creatori, i “bravi”, per poi non fare niente. Poi la risposta sarebbe stata che tutto è oramai già fatto, confezionato e chiuso. Ma intanto, almeno provare a fare cose serie in modo serio ? Ma giustamente. Vai a pensare che tra i titolari di una azienda che ha creato il progetto c’è anche uno che legge Certastampa. E vi fa tana ?
Leo Nodari