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SoffioneleoTocca a me. No, tocca a me. Volano calci, stracci, sputi e insulti. Che nomina è questa ? Non importa spetta alla mia amante bocca calda. Che Presidenza è questa ? Non importa tocca al mio portaborse servo. Del garante che dovrebbe tutelare i diritti dell’infanzia non me ne frega niente, li stuprassero tutti, però tocca a me. Del Direttore sanitario non me ne frega niente,morissero tutti di Covidl’importante è che faccia quello che dico io, perché spetta a me. L’agenzia sanitaria regionale non so manco cosa sia, e manco mi interessa perché comunque tocca a noi. L’istituto degli zoo profilattici pure spetta a noi, esperti del settore. “Siamo davanti al baratro e loro si spartiscono le poltrone” grida ieri, scandalizzata, Giorgia. Ed ha ragione. Se lo dice lei che è uno scandalo, avrà ragione. Ma so bene che la cosa non interessa molto. Megli rimanere zitti e buoni. Ancora maglio se in ginocchio. Tante volte Epulone dovesse lanciare un incarico sotto il tavolo, devo essere pronto ad azzannarlo. De resto se noi merde umane possiamo fare strame delle istituzioni e schiacciare la democrazia è perché un’ammasso di stronzi e pecoroni,che vivono a 90, ce lo lasciano fare. Ci odiano. Tutti. Indistintamente. Ci odiano, lo so. Dietro le spalle ci odiano tutti, ci sputerebbero addosso volentieri. Ma per fortuna siamo tutti stronzi uguali e così non sanno dove iniziare. Lorenzo Sturmtruppen fa oggi le stesse cose che faceva ieri Lucky Luciano. Infatti molti servi…scusate volevo dire dirigenti… sono gli stessi, che con la dignita di un topo cambia padrone.Ci odiano lo so, ma i pecoroni in fondo non aspettano altro che la Durso. E ora il campionato. Quindi continuassero così. Protestano gli avvocati ma sono in 20. Protestano i musicisti ma sono 16. Protestano i gilet arancioni ma sono 10. Protestano i benzinai e pure gli insegnati.  Protestano anche i magistrati che dovrebbero essere i paladini della giustizia e, invece, ne offendono la dignità per una cena e una puttana. Finche dura va bene. In fondo  il problema non è la spartizione di poltrone importanti tra i partiti. Non è se un giudice aggiusta un processo ad un amico. Ne abbiamo viste tante, in fondo, di distribuzioni di posti, messe in opera dalla politica. A volte, raramente, quest’ultima, ha fatto uscire dal cilindro anche dei nomi inattaccabili.  A volte, di rado, escono fuori nomi e candidature di persone competentissime, oltreché rispettabilissime.  Ciò che dovrebbe destare scandalo e provocare  rabbia  - se ci fosse un minimo di coscienza civica - è il fatto che la scelta venga fatta da questi partiti, da questa politica e soprattutto da questi  minushabens corrotti, così largamente sputtanati agli occhi dell’opinione pubblica , senza che nessuno dica nulla. Ogni volta come se non fosse accaduto nulla. 

E nella qualità delle persone scelte che sta la vergogna. A chi, come il sottoscritto, ama profondamente la politica, vengono i brividi all’idea che le istituzioni sfuggano all’ambito della dignità. Vuoi nominare uno dei tuoi: va bene. Ma perché nominare uno che ciancica i verbi, non articola ne condizionale, ne italiano, ne il pensiero ? Vuoi nominare uno che ti porterà voti ? Va bene, ma perché nominare uno che ha studiato poco alla scuola del niente,per non fare nulla ?  Ciò che accade, non è solo a causa di scarsa sensibilità politica. Significa che si sta perdendo dignità, e umanità, e che la frattura tra gli elettori e le oligarchie della partitocrazia  è drammaticamente profonda.  E nonostante ciò il gregge di pecore continua a ruminare. Ogni tanto bela qualcosa. Eva bene così. Finchè dura.

Però, ciò che invece non va bene è che una parte del nostro territorio stia soffrendo. Non tutti. C’è anche chi ha guadagnato con la pandemia. Ma una parte si, e questa parte mi basta per credere che occorrerebbe fare qualcosa.  Ci continuano a ripetere che al termine dell’epidemia, e soprattutto quando il “nemico invisibile” avrà abbandonato il campo di battaglia, avremo davanti a noi tutte le conseguenze e le distruzioni che avrà lasciato alle sue spalle ,con gli strascichi legati  al vuoto che ha generato; alle conseguenze economiche, lavorative e sociali da affrontare. Che i suicidi e i nostri giovani, “i morti per disperazione”, possano crescere numericamente è dunque un rischio concreto e lo stiamo osservando nel teramano in questi giorni.

Perché non è solo il virus e la crisi economica a spaventare e mettere a rischio la vita delle persone: anche l’isolamento forzato è molto pericoloso, soprattutto se prolungato, perché espone a problemi di alcolismo, droghe e suicidi.Mollando anche i riferimenti certi, i rapporti d’amore, i porti sicuri, le persone che ci vogliono bene. Non sempre queste fughe aiutano a crescere. Anzi spesso diventano  trappole. A volte si fa in tempo ad uscirne. A volte invece no. E alla paura si sostituisce il lutto. Il dolore. Che queste persone non possano contare sulla politica lo abbiamo capito. Possono e potranno contare almeno sull’ascolto, sulla compassione e sulla solidarietà della comunità ? Saremo in grado di restare indifferenti alla politica dei politicanti, ma umani ? Le persone più fragile potranno contare su di te ?

Leo Nodari