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Soldipoverileo 

Lo tsunami è devastante.Trattenete il conato di vomito. E’evidente che la Santa Sede si trovi di fronte a uno scandalo che ha pochi precedenti nella storia recente.  Sono ipotizzati gravissimi reati quali l'appropriazione indebita, la corruzione e il favoreggiamento. Mentre scattano gli arresti per truffa. Papa Francesco ha portato alla luce veleni, raggiri, estorsioni, lotte di potere, loschi affari e faccendieri spregiudicati, tradimenti consumati nei sacri palazzi, funzionari infedeli, rogatorie in Svizzera, indagini a Londra, speculazioni in Angola, un bond da 30 milioni di euro della Banca Popolare di Bari, droga, festini, infiniti rivoli di denaro che portano lontano, lontanissimo. Partono dall'obolo di carità, l’offerta per i poveri da cui i tanti soldi sono spariti. E’  il più grande scandalo finanziario di sempre Oltretevere, per come lo hanno ricostruito i magistrati vaticani, (si parte da 400 milioni ma le cifre dei soldi che ballano in varie operazioni sarebbero molto più alte) si è consumato negli anni all’insaputa di un Papa Francesco impegnato ora in un’epocale e radicale opera di moralizzazione, che non pochi nemici ha incontrato (e tuttora incontra) sulla sua strada.Fino a far temere che per questa vicenda i nemici di Francesco potrebbero addirittura minacciare la sua incolumità. Ma le carte rivelano soprattutto chela Segreteria di Stato possieda, e gestisca, fondi extrabilancio per la bellezza di 650 milioni di euro, derivanti in massima parte dalle donazioni ricevute dal Santo Padre per opere di carità. Si tratta dell'Obolo di San Pietro, che qualcuno in Vaticano invece di girare ai poveri e ai bisognosi avrebbe investito in spericolate operazioni speculative.che a parere dei magistrati mostrano vistose irregolarità, oltre ad aprire scenari inquietanti.

Gennaio 2018: Papa Francesco sente il marcio, avverte che qualcosa non va in Vaticano, ma la struttura impedisce una vera inchiesta. Le carte non si trovano. I corrotti e i collusi lo boicottano e l’attaccano. 

Ottobre 2019: Papa Francesco cambia marcia e nomina presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticanol'ex procuratore capo della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone. Detto Doberman. Il segnale è chiaro. Francesco manda a dire a tutti che il tempo delle coperte lunghe è finito. Ora si vanno a vedere le carte.  La prima testa a saltare  è quella del cardinale Angelo Becciu. Il potentissimo numero 3 del Vaticano, responsabile degli Affari Generali della Segreteria di Stato,  “viene promosso” . E’ il solito gioco vecchio come il cucco, promoveatur ut amoveatur” . Francesco ora ha le carte, e manda a dire che sa tutto dell’ “affare opaco” denunciato dal cardinale Parolin. E destina l’ex potente Becciù -in grado di spostare i fondi della Chiesa da una parte all’altra del mondo - alla guida di una Congregazione di serie “D”come quella delle Cause dei Santi.E giusto a Teramo lo hanno invitato. Dove altro. Dove hanno invitato anche il cardinale Bagnasco. Il cardinale dalle croci d’oro, nemico dei sindacatiUn altro messo in un angoletto da Francesco che lo ha sostituito a capo della diocesi che fu di Giuseppe Siri - con il mio amico  francescano padre Marco Tasca, uno duro e puro, già ministro generale dei conventuali (119° successore di San Francesco… per capirci). I nemici di Francesco trovano accoglienza a Teramo. Manca Bertone “l’angolano”, quello dell’attico dai milionari realizzato nel nome di un tipo nato in una grotta, che predicava povertà, e morto su una croce. Tanto per capire di chi stiamo parlando. I super ricchi che parlano per i super poveri non vi irritano un  ? E quelli che usano i soldi dati per i poveri per diventare più ricchi ? Però io sono stato onesto, vi avevo detto di controllare i conati di vomito. 

Ora Francesco ha parlato: per far capire a tutto il popolo  che tipo diChiesa intende il Papa della Chiesa apostolica, cattolica, romana. Tutti gli altri sono solo pagani. Profanatori di Cristo. Bestemmiatori della Croce.

Ed ora arrivano le prime risposteZitti zittistile Pignatonecome si conviene per le indagini più delicate alla mafia, ora all’interno dei Sacri Palazzi, i Promotori di Giustizia vaticani, prima hanno mandato la polizia papalina a sequestrare numerosi incartamenti negli uffici degli Affari Generali (dal 2011 al 2018 regno incontrastato di Becciupoi all’Autorità di Informazione Finanziaria (antiriciclaggio e anticorruzione). Oggi, i magistrati vaticani parlano del più grande scandalo finanziario che si sia mai verificato Oltretevere. La vicenda ruota attorno all’imprenditore molisano Gianluigi Torzi, arrestato con l’accusa di peculato, estorsione, truffa aggravata, autoriciclaggio. L’uomo avrebbe estorto alla Segreteria di Stato vaticana 15 milioni di euro. Questo arresto riporta alla luce tre domande a cui non si è mai dato risposte: 1) la Segreteria di Stato del Cardinale Becciù  utilizzò i soldi dell’obolo di San Pietroche la gente  offre al Vaticano per i poveriper fare speculazioni ? 2) le mosse del Cardinale Becciù  si sono tradotte in una perdita accertata di  18 milioni di euro al settembre del 2018? 3) le operazioni di Becciu che, secondo gli investigatori - ancora da scoprire - potrebbero nascondere una enorme voragine nei conti della Santa Sede ?Potrebbero portare ad una perdita che tocca i 100 milioni di Euro ? Ripetiamo : soldi  che la gente  ha offerto al Vaticano per i poveri, per l’Obolo di San Pietro,perfinanziare opere di beneChe sono finiti nell’affare del palazzo di Sloane Avenue, a Londra,  dopo dei tentativi di business naufragati in Angola voluto da Bertone. Che poi , Tarcisio Bertone che vive in una super suite con attico, che business vuoi fare in Angola se non sulle piattaforme petrolifere inquinanti  “FalconOil” ??? Vergogna!!  Vergogna!! 

Dopo l'arresto dGianluigi Torzi, il finanziere di Termoli trapiantato a Londra, uomo in grado di tenere in pugno la segreteria di Stato fino a riuscire a estorcerle 15 milioni di euro, sembra che ci sia un altro mistero.Cosa sa questo finanziere  sugli investimenti fatti dalla Segreteria di Stato (quando a capo della sezione Affari generali della Segreteria c’era monsignor Angelo Becciu) ?Cosa e chi c’è dietro l’Athena Global Fund del noto finanziere Raffaele Mincione (a cui sono stati  sequestrati  tutti i conti per peculato) a cui si era ricolto il Vaticano ?

Vengono a galla pian piano misteri oggi inspiegabili. Secondo il quotidiano “la Repubblica” la magistratura vaticana avrebbe scoperto che questi 15 milioni di euro dell’obolo di San Pietro -che la Chiesa avrebbe dovuto usare per i poveri - sarebbero stati estorti da Torzi  per l’impegno preso da costui con il manager della Banca Popolare di Bari Vincenzo De Bustis, perfinanziare un bond da 30 milioni di euro della Banca Popolare di Bari (operazione portata al Cda nel 2019 dall’amministratore delegato Vincenzo De Bustis che la società maltese Muse Ventures Ltd (facente capo a Torzindr) avrebbe dovuto sottoscrivere.). I soci della Banca Popolare di Bari lo sanno che - sempre secondo la Repubblica, La Muse Ventures Ltd ha un capitale sociale è di soli mille e 200 euro e infatti non versa nulla ? Quali sono i legami tra personaggi dai conti congelati come Torzi  - nelle liste nere antiriciclaggio del sistema bancario e al centro di alcune inchieste giudiziarie - e la Popolare di Bari ? Ripeto la domanda per i pochi che vogliono sentire: perché Torzi doveva dare 15 milioni alla Popolare di Bari ? Perché  - secondo la magistratura vaticana - compra un palazzo da 270 milioni a Londra con i soldi dei poveri, poi fa finta di venderlo al Vaticano, ma trattiene le quote, fa una estorsione al Vaticano senza temere l’inferno ne un fulmine, rischia l’arresto e infatti l’arrestano. E tutto per avere 15 milioni. E che fa, li da a De Bustis ? Perché. Voi che dite ? O non dite, basta che vi danno il calendario e l’agenda a fine anno ?      

Un ultima domanda . Quando si alzano, e si specchiano, certe persone  si vergognano un pò ??

Leo Nodari