E’ rimasto incantato dalla frase di apertura del libro. Anche se non l’ha capita gli è piaciuta assai la frase del Machiavelli “Ognuno vede quel che gli pare. Pochi sentono quel che tu sei”. E il romanticismo insito in quella strofa lo ha fregato.Poi c’è la frase di un certo Seneca sul veleggiare, è li ha chiamato Renzi e lo ha invitato. Ma ora che si fa. Ora che succede. Questa volta per Tomasso è dura. Molto dura anche per lui. Renzi sta per arrivare e lui come farà ? Anche per l’uomo delle divergenze parallele è dura. Anche per il politico che ha inventato la sinidestra è dura. Anche per il lottatore della Francia o Spagna purche se magna è dura. Anche per il politico che ha fatto eleggere il Sindaco di Roseto e ora lo vuole mandare a casa è dura. Anche per l’uomo che la coerenza è un vizio brutto assai, e lui non si è mai ammalato, è durissima. E’ una missione impossibile. (Messaggio di servizio per Luk Montix: il titolo non è sbagliato è in inglese). Tra poco sarà chiamato alla sua prova del fuoco. Ma lui è più avvezzo alle prove del cuoco. Tra poche ore sarà chiamato alla sua prova più difficile. Certo non è il parlare. Anzi. E’ dai tempi in cui faceva coppia con “Lupo” Vannucci che campa con le parole. Da fine conoscitore dell’animo umano lui sa come articolarle in maniera corretta, senza eccessi, terra terra, secondo il volere dei suoi interlocutori. Da Andreottiano consumato che il divo Giulio je po’ fa na pippa, lui sa dirti, come solo lui sa dire, le parole che il beone vuol sentire: “che te serve??”. La sciandoti intendere che hai un nuovo papà, che ora a te ci penserà lui, che non hai più ragioni per preoccuparti, ora c’è lui, il tuo Tomasso, che ti vuole bene e pensa a te. Ma, si narra che il suo compagno Paolino, - il cognome non lo posso scrivere – abbia imparato da lui (più anziano ma non più scaltro) l’esistenza e l’uso di alcuni strumenti di piacere. Ma la differenza tra i due resta sostanziale nello stile. Tomasso resta macho e carnale, rude e peloso, pescatore senza buone maniere, è brutale, e lo usa senza ammorbidimenti Paolino invece è più dolce, profumato, ciuffo fluente, modi educati, ma resta un utilizzatore seriale anche per la Fondazione, però usando delicatezza
Per Tomasso è dura. Forse impossibile. Tra poche ore potrebbe essere un dramma. Ha bisogno di aiuto. Giovanni Luzi ride ed è su facebook a commentare. Cercare con gli occhi Luk Montix con il suo fisico da modello e la sua giacchetta due taglie di meno, che se nò i sacrifici che li faccio a fare, poi ci ripensa, è meglio di no, sarebbe un dramma anche per lui. Giovanni Luzi ride ed è su facebook a commentare. Cerca Lucia Verticelli che accoglie gli ospiti, ma è nascosta dalle poche sedie. Giovanni Luzi ride ed è su facebook a commentare. L’unica che potrebbe aiutarla è Cristina Marroni che di libri ne ha letti parecchi, ma non si fida. Giovanni Luzi ride ed è su facebook a commentare. Dodo Di Sabatino non è ancora arrivato potrebbe aver cambiato ancora idea. E ora la questione si fa drammatica. Renzi sta per arrivare. Lui deve salutare. Qualcosa del libro deve pur dire… ma un dubbio l’assale, la questione è drammatica. Ecco Matteo è arrivato. Parliamo di Matteo Renzi, non Salvini. Si lui con Salvini voleva passarci . La ragione del cambio è sempre la stessa, fare un dispetto a Lucky Luciano che in un insolito sussulto non lo ha fatto ricandidare per la ottava volta. Ma non ce l’hanno voluto .
L’intellettuale Simone Aloisi detto “pidiv” si complimenta “Bella Zio, come scrive Matteo, voi abituati a sparigliare le carte con mosse dal cavallo come quella che ha portato alla formazione di un nuovo governo, dovete aiutare noi ragazzi a cambiare il mondo”.
Il noto filosofo Gabriel Minossèh , che ha stilato il manifesto della coerenza, lo abbraccia “Bravo capo, la coerenza è tutto, la fedeltà è tutto, anche Renzi chiude parlando dei nostri valori condivisi e non negoziabili, un’inedita declinazione del genio italico. Ma non è che ci voleva prende pè culo no? Che io meno”.
Chi lo tira di qua. Chi lo strattona di la. Ma oramai la frittata è fatta. Il dramma è compiuto. Renzi è arrivato. Tomasso è fregato. La missione è rimasta incompiuta. Ma da eroe non vuole morire così. Prende il microfono e con il suo stile sobrio grida. “Aohh, devo presentà stò libro. E vabbè. Ma nessuno che mi dica come si apre un libro”. Un vero genio. Un colpo da maestro. Da mago esperto che conosce il suo pubblico. E strappa l’applauso. Lui lo sa che i presenti sono li perché se vojono fa vedè. Er piaceruccio. Il posticino. Una carezza non si nega a nessuno. Il libro di Renzi ?Fanculo ! Buono per accendere il camino. Ma ora fa caldo non serve manco a quello. Grande Tomasso. Altro che Tom Cruise.
Leo Nodari