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DuomoteramoAlea iacta est”. Non vedo dei Cesari in giro.Anzi vedo dei conigli eunuchi che, dopo aver inanellato una serie di brutte figure picaresche e promesse pinocchiesche, dopo aver fatto il più grave errore che possa fare un politico,  promettere ciò che non si può mantenere e così prendere in giro il popolo, ora sono costretti dai fatti all’unica scelta possibile davanti  ad un numero che non lascia possibilità di  dibattito: 31.100 contagiE’ deciso: ci sarà un nuovo lockdown. Con tutto ciò che comporta per l’economia e la vita della gente.

L'epidemia è stata gestita male dal governo che ha di fatto gettato alle ortiche i sacrifici compiuti dai cittadini nei mesi del lockdown” Ij'accusenon è mio -che non ho titolo- ma è lanciato da dieci accademici italiani che addebitano all'esecutivo, guidato dal premier Conte, la responsabilità della ricaduta nella fase rossa, quella che vede la pandemia fuori controllo. “Noi pensiamo che quello che non è stato fatto fra maggio e ottobre debba assolutamente essere fatto ora, concludono i dieci saggi.

In attesa degli anticorpi nonoclonali che arriveranno a Marzo e del virus vero che arriverà a giugno, non starò a scrivere di una RegioneAbruzzo dove il sistema sanitario è allo sbando. Non starò a dire che mancano i vaccini  anti influenzali perché l’ho già scritto. Perché ho già posto domande su questo e hanno minacciato di querelarmi. Non starò qui a ripetere che a Teramo ci sono diabeti e cardiopatici che ancora non hanno potuto farlo. Non starò a ripetere che se  la Asl vuole un confronto televisivo  o davanti un procuratore su questo sono a totale disposizione. Non starò a ripetere che ho posto domande alla Asl di Teramo a cui nessuno della Asl ha risposto. Non starò qui a scrivere che ora anche una nota legale del Pd scrive su facebook che alla Asl non rispondono al telefono. Cioè quello che ho scritto dieci giorni fa. Non sarò io a dire che in Abruzzo mancano i tamponi e occorre fare file bibliche per farli – spesso a pagamento –  ma ci sono più biciclette elettriche. Non sarò io a scrivere che mancano i reagenti ma ci sono più  monopattini, semplicemente perché a scriverlo, nero su bianco, è la ASL. Serve che io sottolinei che questa problematica rallenta la procedura per il riconoscimento e il tracciamento dei casi positivi al Covid 19 ?Devo essere io a chiedere dove sono i 3.500 posti di terapia intensiva in più ?Non scriverò dei 2 morti mentre erano in attesa al pronto soccorso di Avezzano perché ad Avezzano c’è un comando dei Carabinieri che sta indagando. Non sarò io a dire che manca personale: infermieri e medici  perché lo dicono i rispettivi ordini professionali. Perché sottolineare che un inappropriato ministro della Salute solo due giorni fa ha rinnovato la convenzione con i medici di famiglia per far eseguire anche a loro i test rapidiLi faranno ? Non credo. La verità che appare evidente è che l'epidemia è stata gestita male dal governo regionale e nazionale, minati da una opposizione ondivaga tra negazionismo e allarmismo ma coerente in pratica nel dire sempre 'no'; e una maggioranza incerta e minata all’interno da strumentali distinguo.Non dirò del debito fuori bilancio per il Napoli calcio mentre in Abruzzo ci sono file di ore di gente che aspetta il tampone sotto la pioggia e cittadini – soprattutto i più fragili -  che non riescono a fare il vaccino anti-influenzale (nell’anno dell’emergenza covid) !!! 

Tutte mancanze di questa Giunta che pensa solo a litigare per le poltrone e dimentica i veri problemi degli abruzzesiTanti annunci e pochi fatti, come se la sanità regionale non avesse una governancesaltata già da giorni la rete del tracciamento; saltata da settimane quella della prevenzione, con il caos dei punti di prelievo dei tamponi e la campagna dei vaccini antinfluenzali rinviata sine die; reparti al limite, tanto da pensare di coinvolgere anche i privati;  nessuna iniziativa positiva per allargare la rete dei servizi territoriali, oberando medici e operatori sanitari senza sostenerli. 

Sarebbe stato giusto dire che prima diminuiscono i contagi, prima riparte tutto. Devo dirlo io che è mancata una efficace comunicazione da parte del governo? Che la consueta diffusa italica "allergia" alle regole andava repressa sul nascere. Leggerezza? Menefreghismo? Si è detto che una democrazia non può obbligare, perché lederebbe la libertà. Ma la libertà del singolo non dovrebbe finire quando reca danno al proprio Paese?Un po’ come nei discorsi da bar sulle partite di calcio. Tutti coach della nazionale. Un mix di presunzione, superficialità, benaltrismo. Come pretendere ricette risolutive a un male che nessuno al mondo sa come debellare? Che senso ha sentenziare e dividersi su questa o quella misura restrittiva, tutte per definizione criticabili e insufficienti? Ma non leggiamo i dati che disegnano la curva epidemica dei Paesi che ci circondano? Di fronte al 'nemico' comune, dentro un’emergenza drammatica oggettiva, saggio sarebbe attenersi a due elementari princìpi: fiducia nella scienza e ancoraggio alle istituzioni.Per riassumere, basterebbe una parola per fissare ciò di cui c’è bisogno, una parola densa ma ignorata: serietà.

Leo Nodari