Anche la troppa cultura può creare problemi. L’Assessore Valdo, detto “promessa”, ha sentito il Sindaco parlare di Paride a Teramo. E si è confuso. Avrà capito certamente che il Sindaco stava aspettando il figlio secondogenito d Priamo, re di Troia. Insomma, per spiegare meglio ai lettori sempliciotti del Ruggito (19mila ieri) quel ragazzone un pò troppo amante della paperina – ma non quella che intende Valdo - che andò a Sparta per fare la pace … e si portò indietro Elena,moglie di Menelao. Come finì a Troia si sa. Dopo dici che la cocca fa bene !!
Certamente un misunderstanding, certo è solo per questa ragione che l’Assessore Valdo,detto “promessa”, tra un selfie e l’altro , tra 10 metri di asfalto e un bel sorriso, non ha potuto mantenere quanto promesso il 26 febbraio 2019 (vedi G.Della Monica il Centro). Eppure, 20 mesi fa, l’aveva promesso “è pronto il programma di ammodernamento, riqualificazione ed efficientamentodegli impianti di pubblica illuminazione, denominato Paride”. Ma vai! Ma vieni ! Ma grande . Non solo luci ‘intelligenti’ (me cojons) non solo l'illuminazione artistica (wowww!!) non solo ottomila e dicasi 8000 punti luce con lampadine a led rispetto a quelle tradizionali per ridurre il consumo energetico (Mi.Ti.Co.) ma la videosorveglianza in tutto il centro storico,per rafforzare la videosorveglianza già in dotazione alla polizia municipale e accentuare le misure di sicurezza. Le intenzioni c’erano tutte. Era l’estensione del progetto Paride, promosso dalla Provincia di Teramo ai tempi di Renzo Di Sabatino, e oggi portato avanti dall’attuale Presidente Alessandro Recchiuti. Progetto di valore che riguardava anche un altro aspetto relativo allo sfruttamento della tecnologia verso l’attuazione del concetto di smart city. Infatti i fondi residuali degli interventi su illuminazione pubblica, e nuove telecamere , avrebbero dovuto essere usati per migliorare il sistema di wi-fi gratuito comunale, portando la connessione libera senza fili anche nelle frazioni. Per fortuna che nelle frazioni fanno da soli che se era per l’Assessore Valdo, detto “promessa” stavano ancora al cartaceo. Poi a questo si è aggiunto il disgraziato episodio che ha bloccato l’assessore. Come racconta un operaio della ditta Diodoro alla CNN abbiamo rischiato la tragedia tipo “Pesce di nome Wanda” . Sembra che mentre faceva unselfie in via Cona, collina della specola sul fondo, mentre sorrideva per le sue fans ottantenni che lo chiamavano a gran voce “Valdo paperellanostra”, non si è accorto di essersi fermato su una chiazza di catrame caldo che copriva una buca. Maledetta buca trasformatasi in sabbie mobili. E così tra un selfie e l’altro le scarpe sono rimaste bloccate. E forse è ancora li bloccato visto che negli ultimi tre giorni non ha fatto il selfie vista catrame e di questo progetto “Paride” per le 42 o 48 telecamere in città sappiamo solo che, dopo aver litigato perché qualche genio voglioso del buon cibo di Castrognovoleva imporre un sistema vecchio e stantio della fibra, invece delle più moderne telecamere con la sim card, più economiche e efficienti, è sceso il silenzio. Il nulla. Quello che sappiamo è che sull’illuminazione qualcosa si è fatto (ma parzialmente e soprattutto ignorando totalmente le frazioni) ma, mentre la città si spegne delle luci dei negozi, mentre c’è meno gente in giro, mentre il buio scende sulla città, mentre si parla tanto di vandalismo e assembramenti, mentre la cronaca ha portato alla ribalta una serie di episodi di spaccio libero e furti di spiccata importanza contro abitazioni e persino autovetture parcheggiate – di cui sono stato vittima anch’io - mentre piazza Garibaldi la sera è oramai terra di nessuno, la città di Teramo è senza telecamere . Questa è la sintesi. Il resto è per provare a riflettere. Che poi sarebbero state solo 42 forse 48 non è chiaro. Poche.Leggo che sono 35 nel solo corso marrucino di Chieti; 100 a Giulianova; 150 a Ascoli. Un po’ più grave è che l’Assessore Valdo, sempre detto “promessa”, ci è tornato il 2 luglio dichiarando in Tv che “Finalmente, dopo dieci anni, riusciamo a garantire un intervento così significativo. La procedura ha subìto sicuramente dei ritardiperché abbiamo inteso lavorare in raccordo con le forze dell’ordine…” ops quindi la colpa è delle forze dell’ordine ?? E continua “ vogliamo avviare e far funzionare il sistema in perfetta efficienza” O per la miseria, dopo 10 anni voleva fare un progetto che non funzionasse. Cioè come ora ?? Vabbò fate voi.
Certo non devo essere io a sottolineare che il problema della sicurezza urbana è un tema che investe oggi tutte le realtà urbane, compresa la nostra. Non devo essere io adire che gli episodi di spaccio, violenza e vandalismo mettono in evidenza la necessità di incentivare e potenziare gli interventi volti ad aumentare la sicurezza nel nostro territorio comunale; la sicurezza e la sua percezione sono direttamente connesse alle modalità con cui le istituzioni riescono ad offrire “rassicurazioni” ai cittadini, anche attraverso modalità di prevenzione e dissuasione date dalla videosorveglianza. Non devo essere io a ricordare che i cittadini, cioè gli azionisti di maggioranza di tutti gli amministratori, le vogliono. E le vogliono da 10 anni. Il persistere degli atti vandalici e di criminalità portano all’esasperazione i cittadini che si sentirebbero legittimati ad intraprendere iniziative personali, potenzialmente pericolose.C’è nessuno che si sente responsabile ??
Leo Nodari