Continuano, anzi si accentuano in campagna elettorale, le mejobucie del cucuzzaro di CettoPopulistaman. Ma quante bucie ce stai a raccontà ? Ma non è che ce voi da ingannà(volevo dire cojonà ma non lo scrivo).
Basta con le Bugie sul giro d’Italia. Occorre dire la verità, cioè che i cittadini teramani devono ringraziare la Regione Abruzzo per essere riuscita la “Grande Partenza” del Giro d’Italia, ovvero le prime tre tappe sul territorio abruzzese. La Regioneha avuto la sensibilità di assegnare a Teramo la partenza di una tappa consentendole di avere una importante visibilità nazionale e internazionale. Sperare di lucrare vantaggi elettorali dalla corsa rosa, dopo aver peraltro assegnato alle due ruote qualche pennellata di vernice rossa sparite già dall’asfalto, è il segnale più che evidente della distanza che esiste tra l’essere e l’apparire del nostro Cetto.
Basta con le bugie clamorose della “città che attrae”, perché Teramo non attrae nessuno da anni. Basta con la bugie dei sindaci “modello” che necessitano dei fotografi a seguito edelle comparse a gettone. Bastacon l’irrefrenabile e patologica pulsione all’apparire invece che a fare, che spinge l’attuale sindaco populistaman a inventare ogni momento una occasione di visibilità mediatica invece di dare risposte vere, risposte concrete sui temi attinenti la sua attività amministrativa. Peraltro attribuendosi meriti e successi altrui.
Basta con le bugie sugli asfalti . E’ stata la Regione Abruzzo – ed in modo particolare grazie al sottosegretario alla presidenza Umberto D’Annuntiis - con un contributo di 1.694.372 euroa finanziare la sistemazione degli asfalti che ospiteranno il passaggio della carovanadel Giro d’Italia 2023. Il resto rientra nella normale dinamica di un’amministrazione – pur con degli assessori sordemmuti che brillano per incapacità - che deve ovviamente cercare di rendere più completo e interessante un evento di tale portata.
Basta con le bugie sulla crescita economica della città. Dopo la certificazione oggettiva, incontrovertibile, inequivocabile del fallimento dell’amministrazione comunale in carica - certificazione sottoscritta dall’ISTAT che verbalizza il crollo dei residenti nel Comune di Teramo nel periodo del mandato del sindaco Gianguido D’Alberto - ancora la bugia sulla “città attraente” e sulla “rinascita della città è in atto”.Quelli della democrazia a modo loro si sono dimenticati che i cittadini sono i loro azionisti di maggioranza e loro sono solo di passaggio. E -come ci dice l’ultima storia teramana - molto spesso vengono dimenticati in breve tempo. Non si può fare una rincorsa a sparare palloni sempre più grossi , non è dignitoso, e non può bastare questo per coprire del tutto una visione della città, un’idea del servizio, un progetto da sviluppare con e per i cittadini. Il concetto di res pubblica è proprio un’altra cosa, per questo dico basta alle bugie di sparapalloni.
Basta con le filipponate che offendono la morale e la ragione mentre c’è gente che non arriva a fine mese. Basta con i soldi buttati dalla finestra, che non hanno portato nessuna crescita, nessun benessere se non ai pochi amici degli amici di cui farà preciso elenco (alcuni candidati) per far finta di esistere. Più di 1 milione di euro buttati dai cetto la qualunque scelti tra i più obbedienti al capo, con l’ossessivo sforzo di sorridere, dare la percezione di un benessere diffuso, una immagine modaiola, in un centro storico che non ha più da tempo una funzione economico sociale, ma oggi è squallidamente visto solo in un eventificio, trasformato in un angolo per l’aperitivo per l’interesse di pochi, con punte estreme di rampantismo arrivista e opulento. Mentre il commercio stenta, la povertà aumenta, le buche con strada ci umiliano, la sporcizia si accumula, il buio impera, l’insicurezza si impadronisce della città ,ilocali aperti da pochi eroi con tanti sacrifici nel post terremoto, chiudono perché non riescono a pagare le bollette
Basta con le bugie. L'uso dei soldi pubblici merita trasparenza.
Basta con le bugie ripetute dai cani a catena. Basta con la doppia morale per cui se una cosa la fa un Sindaco di destra è sbagliata e se la fa uno di sinistra (per modo di dire, ma molto molto molto per modo di dire…. e lo dirò meglio) è giusta. Se un Sindaco sbaglia bisogna dire che sbaglia. Sempre. Punto. Se un assessore "nasconde" i conti bisogna dire che è vergognoso oltre che sbagliato. Se ci sono assessori che nascondono i conti un uomo libero DEVE dire che è sbagliato. E se ci sono teramani che per la promessa di unposticino in terza fila preferiscono chiudere gli occhi bisogna dire, si DEVE dire, che sono complici. E se un per articolo che dice esattamente questo viene chiesta la censura si DEVE dire che è sbagliato perché la libertà di stampa è la libertà di tutti e non si tocca. Perché siamo tutti contro la censura è verosindaco D’Alberto. Contro ogni censura verosindaco D’Alberto ?E chi censura non avrà posti è vero sindaco D’Alberto ? Chi censura non avrà contributi vero sindaco D’Alberto ?O no ?.C’è un limite oggettivo nella politica che non è consentito travalicare, pena lo stigma sociale, ed è quello della realtà dei fatti.
Leo Nodari