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ANTONETTICARLOFinalmente la campagna elettorale di Carlo Antonetti ha preso il via. E il primo incontro è un bel tiro da 3 punti con un teatro comunale strapieno che, mentre le elezioni si stanno rapidamente avvicinando, ha detto alla città che c’è un squadra pronta a costruire una qualificata proposta alternativa all’attuale governo immobile e ricco solo di annunci bugiardi. Un teatro strapieno che ha ascoltato ed ha applaudito una rigorosa e credibile proposta sul futuro della città.

Un teatro dove è sceso in campo, anche in modo inaspettato per molti, un giocatore che ha reso esplicite le qualità e il valore della sua sfida per puntare  alla vittoria con un programma che è un preciso riferimento alternativo ad un modo di governare che ha collocato Teramo su un percorso di progressivo declino fatto di sconfitte che hanno ridotto notevolmente le possibilità di sviluppo futuro e di una serie di opportunità mancate che oggi hanno reso ancora più difficile ricollocare la nostra città su un percorso di effettivo rilancio.

 Carlo Antonetti che si è presentato calmo e sorridente alla città è sembrato così diverso dai politici di professione dalbertiani, quelli che mentono sapendo di mentire, offensivi, volgari, violenti e finalmente ha reso evidente quel clima di entusiasmo che era mancato fino a ieri. Ora Antonetti ha 20 giorni per far innamorare la città. Non sono molti. Ma non sono pochi. Ma la determinazione che emanavano le sue parole, erano quelle di uno a cui piace vincere. E, per la prima volta ieri, i cittadini teramani hanno respirato quell’entusiasmo che serve. Ieri per la prima volta tutti hanno capito ciò che io scrivo da un mese: Carlo Antonetti può vincere.

 La sua storia è quella di uno che ha portato - e per 10 anni ha fatto sognare - Teramo in serie “A” (e in europa). Questo però era il passato. Ora posso scrivere che il teatro comunale di ieri dice alla città intera che Antonetti può vincere. Perché Teramo vuole di più.

Certo non è semplice sfidare un Sindaco che ha gestito milioni di euro. Un sindaco che continua con la sua campagna di annunci e promesse, con la violenza verbale organizzata dei suoi cavallerizzi che forse seguono le promesse degne di un retrobottega. Ma la profonda insoddisfazione e delusione per l’immobilismo dell’attuale amministrazione, la condizione economica e culturale, il grigiore che vive la nostra città spenta, buia, sporca, malmessa, fuori da ogni contesto regionale – per non dire nazionale -; il grave trend di declino che ormai da anni sta attraversando la nostra Città che vive giorni a tinte fosche, ma soprattutto l’assenza totale di scelte strategiche e progettuali della città, dopo l’incontro di ieri mattina mi fanno scrivere che Antonetti ce la può fare. Posso finalmente scrivere che Teramo non è per forza destinata alla  damnatio memoriae.

Una cosa è apparsa chiara ed evidente a tutti ieri mattina. La gente ha voglia di partecipare alla “res publica” con idee, progetti e chiede il coinvolgimento delle diverse componenti della società civile. Una cosa è apparsa chiara ed evidente a tutti ieri mattina, il sindaco “Robinson Crusoe” non è gradito.

Una cosa è apparsa chiara ed evidente a tutti ieri mattina, un “non politico” che da sempre vive l’impegno civile con entusiasmo, passione e tutto l’orgoglio teramano come l’avvocato Antonetti può “sfondare” . Una cosa è apparsa chiara ed evidente a tutti ieri mattina, la scelta forte e chiara di Antonetti di presentarsi come “civico”, interpretando il ruolo civico che è in ciascuno di noi può vincere. Ora tocca ai candidati e ai cittadini : “c’è chi vuole che una cosa succeda, che desidera che succeda e si adopera affinchè succeda”.

Carlo Antonetti con la sua alleanza aperta riuscirà – nei prossimi 20 giorni - a convincere i cittadini che è doveroso camminare per “fare”, per realizzare un cambiamento finalizzato a riportare Teramo a ricoprire il giusto ruolo e la naturale centralità in ambito provinciale, regionale e nazionale, per la realizzazione delle necessarie opere strutturali e infrastrutturali per lo sviluppo commerciale, sociale ed economico del territorio ? Carlo Antonetti riuscirà a riaffermare il forte senso di identità dei teramani basato su valori, motivazioni e obiettivi comuni e condito dagli imprescindibili ingredienti dell’entusiasmo, della passione, del coraggio e dell’orgoglio.

Ieri il teatro comunale di Teramo ha detto in modo forte e chiaro che si, Antonetti potrà riuscire se tutte le migliori energie della nostra comunità, che condividono la necessità di riportare “Teramo in serie A”, si impegnerà per scrivere una nuova, bella ed entusiasmante pagina per Teramo.  E’ questa la sfida . Che seguirò. Perché questa è la mia città.

Leo Nodari