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GgpinoOggi vi racconto la strana storia di Gianguido. Un Sindaco caduto in letargo per 5 anni. Che, da qualche mese “casualmente” si è svegliato. Ma il risveglio è stato traumatico. E’ Pinocchio. Mente a raffica. Anche quando è inutile. Inventa. Mistifica. Promette a chiunque. Offende. Ordina la censura per chi dissente. Non risponde. Non è proprio il Pinocchio di Carlo Lorenzini (Collodi). Si, la storia è tragicomica. Ma c’è poco da ridere. Si, ci sono le marionette che osservano in silenzio cosa avviene attorno. Si ci sono i giochi “panem circenses” dei servi  filipponeschi. Si ci sono le cene offerte al Castello. Ma offerte solo agli amici degli amici. Si, c’è il campo dei miracoli dove se sei un Giuda traditore, ubbidisci e “ricordi” i magistrati uccisi proprio il giorno delle elezioni prendi un bel contributo. E ci sono i gatti e le volpi, tante volpi che vogliono azzannare il Pnnr e l’Ospedale. Ma non ci sono ne Geppetto ne la Fatina. Sono scappati. E soprattutto non c’è la morale. C’è solo l’interesse per il potere più becero ed il ciarpame umano pronto a tutto per averlo con la complicità degli indifferenti.

Il nostro amico prima di trasformarsi in Pinocchio, in effetti aveva detto di voler scrivere “una storia diversa”. Cavolo l’ha scritta. Cosa c’è di più diverso e anomalo di un Sindaco immobile, che non decide nulla, che In questi ultimi 5 anni ha abbandonato la città al grigiore, alla sporcizia ovunque, nel buio che avvilisce il commercio , con le frazioni e i quartieri abbandonati, accontentandosi solo delle foto autocelebrative, delle presentazioni in pompa magna con i nostri soldi, e oggi delle inaugurazioni  “casualmente” fatte a pochi giorni dal voto con i soldi dei cittadini, le statue erette e i “ricordi casuali” proprio di questi giorni. Ma sempre pagate dai cittadini per la sua magna gloria.

Il nostro amico, dopo un bel sonno di anni, evidentemente colpito da un virus che oramai gli impedisce  di distinguere tra l’essere un sindaco e l’essere un consigliere di opposizione, tra essere al servizio della città e il solo apparire in foto (pure fatte male), tra il dire, promettere, annunciare, e il fare veramente, la tra menzogna ripetuta per prassi e la verità che è chiesta ad un amministratore ora purtroppo si è aggravato. Ha perso la memoria. Ha dimenticato anche il recente passato. Anche quello di pochi mesi fa che però il web non cancella. Non posso pensare che Pinocchio sia così birbone da contare sul fatto che con un panino ngh la purchett’ e dù canzoncin stonate dai costi misteriosi, i cittadini dimenticano le sue parole.

Vero che con vari stratagemmi dialettici variamente interpretabili il sindaco non ha mai svelato i malcelata desiderata. Una cosa però almeno era certa. Il sindaco dormiente sull’ospedale aveva scelto di non scegliere. Era distratto o dormiva ? Aveva scelto San Nicolò. Poi Casalena. Poi il Mazzini ma ristrutturato. Poi Villa Mosca. Ma oggi quale sarà la verità ? Se la chiedo lui non risponde . Decidete voi

Oggi poi Pinocchio indossa la maglia rosa e - dopo aver peraltro vergognosamente assegnato, in 5 anni, alle due ruote solo qualche pennellata di vernice rossa per fortuna sparite già dall’asfalto - si è auto proclamato organizzatore del giro d’Italia. Ma la Regione Abruzzo già il 28 settembre 2022 scrive invece che (pagina ufficiale)  il contratto con la RCS per avere la “Grande Partenza del Giro d’Italia 2023” il 6 maggio con ben 3 tappe è dovuto solo ed esclusivamente alla Regione. Infatti il giorno della firma  svoltasi a l’Aquila il 26 settembre 2022, nella foto di rito (questa volta che contava) tra i tanti lui non c’è. Chi dirà la verità secondo voi ?

Così tra bugie e omissioni i cittadini attendono di sapere quando verranno fatte le cose promesse, tipo la riduzione della Tari, dati gli incentivi alle attività commerciali ed imprenditoriali, quando partirà la video sorveglianza per una città dove il primo delinquente può offendere il Questore e dunque la Polizia . In attesa di sapere dove è finito il contratto di quartiere della Cona, il piano del verde, il piano del traffico e  il piano per la mobilità sostenibile. In attesa di sapere  qualcosa  di certo sulle centinaia di migliaia di euro “casualmente” dati senza mai una gara  pubblica ad associazioni i cui rappresentanti si sono ora candidati con D’Alberto, In attesa di una ricostruzione pubblica, di un’opera almeno una pensata e realizzata dalla banda D’Alberto,  e non le uniche tre in 5 anni, che sono state in realtà appaltate dalla vecchia amministrazione Brucchi,  si è raggiunto il massimo picco della crisi di pinocchite. Si, lo abbiamo toccato pochi giorni fa. Lui il sindaco che era distratto o dormiva mente il Teramo calcio precipitava ora, proprio ora, solo ora, casualmente, Lui  che avrebbe potuto fare, si accorge che a Teramo c’è uno stadio, che non è affatto vecchio, che certamente poteva essere ristrutturato e andava riqualificato molto prima … e lo vuole radere al suolo. Miracolo! Miracolo! Addirittura nel giorno del risveglio Pinocchio si ricorda che a Teramo c’è e c’era anche in questi 5 anni passati, la “Casa dello sport” (lasciata in abbandono) e la palestra San giuseppe (lasciata in abbandono). E o oggi, casualmente solo oggi, le vuole collegare in un grande centro sportivo. Come no. Certamente. Tutto ora. Ma che caso. Che risveglio traumatico deve essere stato accorgersi ora che lui è stato il sindaco in questi 5 anni e non un consigliere di opposizione. Sarà vero secondo voi o è la pinocchite ?  

Leo Nodari