La vicenda è nota. Tony Effe, un cantante “trapper” con condanne per vari reati, un tipo che canta testi che definirli “violenti, misogini e sessistilesivi della dignità delle donne”è un eufemismo. ( chi vuole, può leggerli qui) https://www.corriere.it/spettacoli/24_dicembre_19/testi-canzoni-tony-effe-f0e51d13-a7e7-41a6-8fb8-e1bf834aexlk.shtmlviene escluso dal prestigioso palco del concertone di capodanno di Roma. Alla grandissima!!! Pronti via, arriva il caciarone .Si grida alla censura.Invece di ridere parte la grancassa dei giornalai quelli “2 biglietti e dico che la tr..a è mia madre” e di alcuni sguaiati libertari un tanto al chilo. Quelli che più si sfascia è meglio si sta.Il trapper ha trovato la solidarietàdiMahmood (stessa agenzia)e di Elodi ((stessa agenzia) e pure Mara Sattei(stessa agenzia) “Ermal Meta (stessa agenzia) Fabrizio Moro (stessa agenzia). Che caso! Che pagliacciata buona per avvinazzati che cercano nella bottiglia una ragione per far finta di vivere! Che supercazzola di capodanno buona per beoni e accannati. Come ho già scritto nell’immediato in questa vicenda l’arte e la musica non c’entrano nienteè soltanto una stracittadina all’insegna dell’ipocrisia con assoluta mancanza di senso del ridicolo. Sto certo Tony F sta per accedere sul palco di Sanremo, i suoi testi sono amati daigiovanissimi eccoche gli apparecchiano al volo un contro-concerto. Perché lui “è contro”. Alèèèè continua la pagliacciata di coloro che con tripudio si ammasseranno al Palazzo dello Sport.
Mentre sulla stampa nazionale dei presunti “esperti” fanno finta di azzannarsi per una vicenda della quale palesemente non gli frega una cippa decine e decine di migliaia di giovani si preparano a vivere la notte di capodanno rispondendo un “sì” coraggioso e generosoall’invito giubilare di Francesco ad uscire da sé stessi e mettersi al servizio degli altri. In tutta Italia sono migliaia le iniziative che si moltiplicano e non si contano più. Molti giovani sono credenti. Ma ci sono anche non credenti, che mostrano il desiderio di aiutare gli altri,di fare qualcosa per quelli che soffrono. Questa è laforza dei giovani, la forza di tutti voi, quella che può cambiare il mondo; questa è la rivoluzione che può sconfiggere il“male”di questa terra: la “rivoluzione” del servizio.Ovunque, in perfetto silenzio, sono migliaia pronti a vicere capodanno come natale, Marce della pace, pellegrinaggi, servizi in ospedale, Incontri di preghiera. Mettersi al servizio del prossimo non significa soltanto essere pronti all’azione; bisogna anche mettersi in dialogo con Dio, in atteggiamento di ascolto, come ha fatto Maria. Lei ha ascoltato quello che le diceva l’angelo e poi ha risposto. Da questo rapporto con Dio nel silenzio del cuore, scopriamo la nostra identità e la vocazione a cui il Signore ci chiama, che si può esprimere in diverse forme. Tanti sono i modi per servire e per mettersi in ceca. Tutti questi sono modi per seguire Gesù. L’importante è scoprire che cosa il Signore si aspetta da noi e avere il coraggio di dire “sì”. A questi giovani dobbiamo pur dire qualcosa. Il silenzio assordante di alcune chiese locali tutto chiacchiere e distintivo non aiuta a far siche la nostra vita porti frutto, faccia sbocciare molti sorrisi e rallegri molti cuori. Dare una risposta affermativa a Dio è il primo passo per essere felici e rendere felici molte persone. Indicare una via a chi cerca però è altrettanto importante. Io so dire e a questi ragazzi dico “buon cammino” verso il giubileo! E in modo particolare un caro abbraccio al mio amico Sergio - figlio di mio “fratello nella musica” Gianfranco– chè ha trovato il suo cammino.
Leo Nodari