“La preghieravera, il respiro dell'anima, è familiarità e confidenza con Dio”. In tutto il mondo si moltiplicano ogni giorno le veglie di preghiera per Papa Francesco ricoverato al Gemelli di Roma . I vescovi di tutto il mondo – ma non in tutte le città - invitano a pregare in maniera permanente per “la salute del nostro amato Papa Francesco, che incarna una Chiesa povera per i poveri'”. C'è poi l'invito ad organizzare in tutto il mondo – ma non lo hanno fatto tutti i vescovi - a partire da oggi, un triduo di messe e momenti di incontro per pregare per Francesco e concedergli la grazia della guarigione, necessaria per continuare la sua missione di Pastore della Chiesa universale, affinché possa continuare ad essere pellegrino di speranza per guidare la Chiesa in questi tempi in cui la fiducia è messa alla prova. Ma il Santo Padre per colpa di una infezione delle vie respiratorie, potrebbe restare in ospedale ancora per molti giorni. Formalmente spetta sostituirlo al cardinale camerlengo Farrell. Tuttavia, il potere politico è saldamente in mano a Pietro Parolin. l’unico alto prelato a cui sia concesso di visitare il Papa quando è necessario nella sua stanza a Gemelli, a dimostrazione dell’enorme peso politico che gli viene riconosciuto in Vaticano. Il Papa non sta compiendo attività lavorative, ma la macchina vaticana non può essere fermata. Troppi gli obblighi politici, amministrativi e pastorali, troppe le incombenze legate alla guida di miliardi di cattolici nel mondo ed ora al Giubileo. La Santa Sede non prevede momenti di inattività mentre continuano a volare i corvi malefici che puntano alle dimissioni di Jorge Mario Bergoglio. Lui lo sa bene e a volte ride sornione appellandosi “a colui che decide”. Ne aveva parlato la prima volta dopo l’operazione all’intestino del 2021: “Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto”. Da allora Papa Francesco ha continuato a puntare l'indice contro il comportamento di questi religiosi che impediscono alla Chiesa di stare al passo con i tempi. “Non avevano mai accettato il Concilio. Ci sono idee, comportamenti che nascono da un restaurazionismoche in fondo non ha accettato il Concilio”. Il problema è proprio questo: che in alcuni contesti - anche nelle piccole comunità delle piccole regioni italiane - il Concilio non è stato ancora accettato. E i pagani pseudo cattolici giocano a dama con i corrotti e si vendono l’anima in cambio dell’abbraccio del potere e due spiccioli. Cosa ben diversa e ben altro ruolo ha la fazione del Vaticano che punta al Conclave ha il suo epicentro nei settori reazionaridella Chiesa. Che già si sono mossi – con milioni di budget – per stilare un dossier per ogni cardinale elettore. Puntando sulle voci di abusi e corruzione. E che hanno fatto girare le accuse di Carlo Maria Viganò (nel frattempo scomunicato) contro il pontefice.Ma all’interno del popolo di Dio c’è chi a Bergoglio rimprovera continuamente le aperture sui divorziati ammessi all’Eucarestia, sulle donne ora presenti ai piani alti della Curia e del Vaticano, e sugli omosessuali, benedetti e invitati nella casa di Dio secondo il motto “Todos. Todos”. . Si tratta di detrattori che non pregano per il Papa e la sua guarigione, ma contro, facendo circolare voci incontrollate su una sua repentina rinuncia al ministero petrino. Non si fermano neanche davanti alla malattia questi conservatori. Dimostrano di non aver capito nulla del magistero del Papa, sono dei religiosi secolarizzati. Lui non sta cambiando la dottrina, la sua è una svolta pastorale. È tutto in quel suo todostodos. Vuole una Chiesa accogliente per tutti. Da non europeo ci ha portato fuori dal nostro eurocentrismo per farci camminare nelle periferie e stare a contatto con i poveri. È messo per iscritto nella sua EvangeliiGaudium e nella Dilexit nos. La gente si aspetta che il Papa sia come Gesù e lui sta cercando di seguirlo in maniera assoluta. Viviamo un’epoca di secolarismo in cui la gente è indifferente, non ascolta e non capisce più il messaggio di Dio. Ma anche nella Chiesa serpeggia un secolarismo religioso portato avanti da un certo conservatorismo che non coglie piú la sostanza della fede, non la comprende, coltiva solo la sua esteriorità. Cerchiamo di essere discepoli di Cristo e non secolaristi cristiani. A parlare oramai apertamente della corrente anti-Bergoglio nella chiesa cattolica è il cardinale Gianfranco Ravasi in un’intervista al Corriere della Sera. Ma tanto più i corvi restauratori si fanno sentire nelle segrete stanze vaticane tanto più si accendono lumini, messe, preghiere si moltiplicano. Il nostro Papa è un uomo saggio e saprà ciò che è giusto fare davanti al Signore. Intanto noi preghiamo e speriamo che torni presto a guidare la Chiesa universale. .Anche Giovanni Paolo II pensò alle dimissioni. Ci pensò, certamente, ma poi anche nei momenti di maggiore sofferenza ripeteva che dalla croce non si scende. Dalla croce non si scende, mi diceva sempre. E così ha fatto, fino alla fine. La gente lo ha capito. Il popolo sa che è molto difficile vedere un rinnovamento spirituale usando schemi molto antiquati . La gente ama il modo che ha avuto Francesco di rinnovare il nostro modo di vedere la realtà, di valutarla. Nella Chiesa europea si sono sviluppati movimenti, gruppi, nuovi vescovi che ricordano che c'è un concilio alle loro spalle.Per questo anche personalità atee, agnostiche o di altre religioni non nascondono un certo trasporto per il destino di un Pontefice fuori dagli schemi, in grado di accorciare le distanze con il mondo postmoderno. Ho fiducia nello Spirito Santo, che sa cambiare le persone. La Chiesa va avanti, non si torna indietro
Leo Nodari