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StadiovuotoOggi parliamo dei quindici minuti d'intervallo fra il primo e secondo tempo di una gara. Per un allenatore è importantissimo dirigere la squadra anche nel quarto d'ora di riposo. La maniera migliore per rimediare agli errori evidenziati, in base alla mia esperienza è capire gli errori del primo tempo, tante volte nelle panchine durante la gara molti allenatori prendono appunti per poi farli rilevare nello spogliatoio al termine dei primi 45 minuti di gara. Da tali rilievi la mobilitazione dovrà essere soprattutto orientata in funzione del secondo tempo e poi partendo dagli errori commessi nella prima parte. Si può constatare che il tecnico desidera contare su stabilità di comportamenti del singolo e della squadra in caso di successo, e su una modifica degli stessi in insuccesso. In primo luogo si trova il comportamento orientato verso gli errori ossia : 1 ) si discutono gli sbagli del primo tempo 2 ) si prende in esame il comportamento finalizzato ai nuovi compiti in campo nel secondo tempo 3 ) la critica dovrà tradursi in uno stimolo in vista di un comportamento successivo alla ripresa del secondo tempo. Così le discussioni sulla prima parte del gioco non devono trasformarsi in una chiacchierata senza fine e piena di " se " è necessario rilevare le linee direttive ordinate, così si deve impostare in modo corretto un omologo o un dialogo durante l'intervallo. A tal fine è opportuno procedere ad indicazioni chiare, al rafforzamento di certi concetti con chiarezza e precisione. L'intervallo deve assicurare prima di recupero fisiologico dei calciatori. I giocatori tornano negli spogliatoi molto provati, è dopo questo riposo di pochi minuti dovranno essere informati nella maniera più oggettiva possibile ( indicazioni chiare ) i compiti da seguire nel secondo tempo ed è in questa occasione dare delle direttive con semplici rilievi critici dell'allenatore, che vengono così detti per aiutare gli stessi atleti a migliorarsi nella seconda parte della gara . Si cerca di correggere la fase difensiva in caso di svantaggio a favore dell'avversario, 1 ) le eventuali distrazioni vengono corrette in modo da far crescere le individualità del reparto nella seconda parte della gara per cercare di dare nuove consapevolezze dei propri mezzi. 2 ) se la squadra avversaria è insidiosa con pericoli frequenti si cerca di far capire che il contributo degli attaccanti potrebbe essere una chiave decisiva nella ripresa. 3 ) quando si incontra una squadra molto forte, si può puntare per segnare addirittura in contropiede è un opzione valida, per certe partite, lo si capisce osservando l'avversario nel primo tempo e applicarlo nella seconda parte. Per concludere penso che i quindici minuti d'intervallo di una gara a volte sono determinanti per un risultato finale positivo per cui in ogni gara il riposo nell'intervallo è determinante. Il lavoro psicologico dell'allenatore è fondamentale con idee chiare frasi importanti come " vogliamo vincere questa gara quando tornate in campo dovete dare il massimo". I 15 minuti di intervallo per concludere deve essere una gestione razionale, senza esasperazioni e avere tanta fiducia della squadra che torna in campo.