Oggi parliamo del riscaldamento prima della partita. Anche se attualmente il riscaldamento viene inteso quasi esclusivamente come elemento termico o avviamento motorio, presuppone contenuti importanti a seconda del contesto in cui si agisce. Deve essere diversificato quando viene applicato a una situazione di gara o a un allenamento. Il tecnico deve utilizzare esercitazioni specifiche che portino il calciatore a iniziare la seduta o la gara in maniera ottimale sotto il profilo fisico e mentale. Allenamento e partita sono due eventi che non hanno gli stessi contenuti e quindi vanno preparati differentemente. I segnali che convenzionalmente indicano lo svolgimento di una gara ( campo di gioco, pubblico, avversari ), il tempo che si ha a disposizione è molto spesso anche il materiale, condizionano questo momento dell'allenamento. Le società fanno effettuare il riscaldamento ( l'altra metà campo viene concesso agli avversari ) in una sola una parte del campo e anche lo spazio dedicato ai portieri sui cross da metà campo influenzano non poco il riscaldamento. Il preparatore dovrà in base alla mia esperienza insistere nel fare assistere al tecnico della prima squadra il riscaldamento in modo da far capire l'importanza del momento e la partecipazione che influisce molto a livello psicologico la sua presenza. Il riscaldamento può essere diviso in varie fasi, distinguendo una prima parte a livello generale e una seconda più specifica. Le esercitazioni che le compongono saranno poi differenziate a seconda del contesto in cui operiamo. Nel riscaldamento generale si eseguiranno delle esercitazioni utili a portare un livello superiore la possibilità funzionale dell'organismo. Corsa, stretching, mobilità articolare, andature e allunghi, sarebbe opportuno anche un torello da prendere così confidenza col pallone e alcune esercitazioni nel possesso palla, sono tutti momenti che aiutano la muscolatura a mettersi in moto. A questa prima fase ne farà seguito anche alcune situazioni di gioco : passaggi, tiri in porta ecc. In modo da stimolare direttamente i muscoli utilizzati durante i momenti successivi. Dalla buona esecuzione del riscaldamento dipende, almeno in parte, un buon svolgimento della gara. La premessa è che il riscaldamento nel calcio contemporaneo ha assunto un'importanza predominante : un riscaldamento errato può condizionare come ripeto la prestazione sia in allenamento sia che in partita. Nel calcio di oggi l'approccio alla gara richiede un riscaldamento sempre più specifico ed individualizzato proprio perchè vengono richieste prestazioni di livello sempre più elevato. Un riscaldamento sbagliato può condizionare la partita sia tecnicamente sia aumentando il rischio infortuni. La durata e il tempo da dedicare al riscaldamento sono parametri strettamente individuali che devono considerare il contesto operativo e la capacità di prestazione dell'atleta. Chi disputa un campionato importante come quello professionistico, per raggiungere in gara uno stato ottimale di attivazione fisica e mentale, necessita di un riscaldamento più lungo e intenso.L'aumento della temperatura muscolare migliora la mobilità articolare perchè riduce le resistenze viscose dei tendini e dei legamenti. Per evitare i traumi muscolari risulta ancora una vota basilare impostare l'avviamento in modo consono al contesto in cui si va ad operare. I tecnici italiani sicuramente si aggiornano continuamente e assieme ai preparatori atletici sanno come comportarsi per eseguire un riscaldamento perfetto.
ANTONIO VALBRUNI