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LUCIANOCAMPITELLIIl Presidente Campitelli, grande persona, passionale e generoso che ha dato tanto al calcio teramano. Il vulcanico Presidente era molto attaccato ai colori biancorossi. Il suo percorso di Presidente negli 11 anni di calcio lo si ricorda con stima e ammirazione. Lo si descrive con tre caratteristiche ben definite. 1) la passione che aveva nel condurre la società. 2) la determinazione con cui prendeva le decisioni, anche nell'esonerare gli allenatori per salvaguardare le dinamiche del calcio di provincia fatta di sentimenti e passione. 3) era un fine intenditore di calcio, cito alcuni colpi di mercato nel periodo della sua guida : su tutti Lapadula poi Donnarumma, Forte, Gondo, Sansovini, Masini, Orta, Arcamone , Speranza, Jefferson, Dimas, Infantino, Bacio Terracino e altri. Partiva e chiudeva le trattative, lui era così, bisognava conoscerlo. Viveva la partita dal Lunedì fino alla Domenica sera. Quando parliamo di Campitelli, parliamo di un calcio diverso, su altri livelli, fatto di passione. Quello che si impegnava di prima persona assieme al suo inseparabile socio Ercole Cimini. Il Presidente che ha portato nel periodo della sua guida grande entusiasmo al calcio teramano. E' stato l'artefice del ritorno nella terza serie nazionale dopo il fallimento del 2008, anno in cui si è ripartito dalla promozione abruzzese fino a conoscere per la prima volta la serie B. Negli anni della sua Presidenza non sono mancate le contestazioni, ma a distanza di tre anni dal suo distacco sentiamo la sua mancanza e sono convinto che per tutti i tifosi biancorossi ancora oggi Luciano Campitelli è il nostro Presidente. Una valanga di ricordi che ha travolto tutto e tutti nei suoi anni di calcio e soprattutto in questi giorni in cui il Teramo si trova ad aspettare di scoprire gli sviluppi sul futuro societario sentiamo fortemente la sua mancanza. Io credo che le società restino sempre delle città che rappresentano. Il legame con il territorio è importante lui è teramano. Poi è sempre la gestione e le idee a fare la differenza e lui ne ha. E' chiaro che un club calcistico deve essere guidato sulla base di principi imprenditoriali, senza dimenticare la necessità dei risultati, perchè la capacità di guadagno di una squadra dipende in larga misura dal suo successo che lo rende molto più attraente per i potenziali sponsor. Solo con una certa stabilità ( vedi il Sud Tirol nel girone A. della serie C. a un passo dalla B. ) abbinata a una lungimiranza di pensiero e di azione è possibile gettare le basi di un futuro certo di continuità. Ci sono anche le realtà con cui fare i conti, bisogna superare logiche campanilistiche e aprirsi. Il campionato di serie C. è costoso, un campionato che divora soldi, la maggior parte bisogna trovarlo altrove e non basta a sopportare certi sforzi quando si è soli. Se tante squadre falliscono una ragione c'è. Spero vivamente che Campitelli ritorni Presidente della società calcistica teramana pur sapendo che le condizioni rispetto al passato sono decisamente diverse. C'è bisogno assieme alla sua guida per le notevoli capacità, di Professionisti in grado di aiutarlo in modo da realizzare un progetto serio solo così il calcio teramano può rinascere. Sarebbe un sogno ne sono convinto che tutti i teramani aspettano di rivedere Luciano Campitelli alla guida e poter rivedere i nostri tifosi impazzire di gioia. La sua guida imprenditoriale assieme a altri imprenditori locali costituisce un esempio di come una squadra di calcio possa essere gestita con la stessa efficenza di un'impresa privata. Grazie di tutto Presidente, ti aspettiamo solo la tua presenza sarà in grado di dirigere un'organizzazione del settore calcio.

ANTONIO VALBRUNI