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CalcioPallaNella storia del collettivo calcistico si sono via via messo in luce categorie di calciatori destinate a rappresentare un punto di riferimento tecnico e caratteriale per il resto della squadra. Si è partito dal centromediano metodista per poi passare al regista tradizionale e quindi all'uomo squadra. Spesso si sente rimpiangere, da parte dei tifosi, dei giocatori che hanno rappresentato, dal punto di vista tecnico-caratteriale punti di riferimento nella storia di una squadra alcuni nomi come esempio Piccioni, Amadio e Arrigoni, Burrai, Proietti, Brozovic', Pjanic' Rivera ecc. che testimoniano la necessità costante, per l'allenatore, punti di riferimento in campo. Nell'evoluzione storica del football parte preponderante dell'interesse dei tecnici e della critica è stata sempre rivolta allo sviluppo dei sistemi di gioco.I francesi lo chiamano " manoeuvrier de jeux " ossia manovra del gioco che rappresentano un punto di riferimento irrinunciabile. Si tratta di calciatori tecnicamente molto bravi e tatticamente ispirati, dai piedi buoni e dal cervello sapiente, che sono per tutte le squadre fonte d'ispirazione. Quando il regista è in possesso di palla i tifosi tirano un sospiro di sollievo fidandosi dai piedi buoni del regista e dal cervello che uscisse qualcosa di positivo per lo sviluppo dell'azione della squadra del cuore. I play di una squadra sono perni della manovra difensiva e offensiva, che si posizionano in campo, in uno schema ideale, davanti alla difesa fino alla zona di centrocampo, da lui passano tutte le impostazioni di una squadra. I registi a cui fanno riferimentoi tecnici per affidare i compiti di buoni rifinitori, un leader che può fungere da catalizzatore per il gioco e il carattere della squadra. Sono veri uomini squadra, in un calcio dove la velocità di esecuzione è sempre più importante. A me sono sempre piaciuti quei giocatori capaci di fare il regista ma anche di essere degli incontristi, perchè alla sagacia tattica abbinano la vigoria fisica. Vale a dire le due caratteristiche che deve avere un grande regista. Chi ha personalità, carisma e capacità di comando è un leader e se in campo riesce a far girare bene la squadra ne beneficia anche il risultato. Sicuramente il pressing moderno ha ridotto i tempi per certe giocate per cui il regista deve dare un'impostazione più rapida alle sue giocate. Infatti il bravo Amadio nel campionato del Teramo nella vittoria di serie C. oltre alle doti di incontrista cercava soluzioni importanti in attacco per il duo Lapadula e Donnarumma con i suoi passaggi illuminanti. Il play è molto stimato dalla squadra, uno che lavora in campo di qualità e quantità, che contrasta, recupera palloni, entra in scivolata, dà equilibrio a tutta la squadra ed è sempre pronto a sacrificarsi per gli altri. Tutti lo cercano in una squadra perchè una squadra non può prescindere da lui soprattutto quando si deve impostare il gioco dalle retrovie. Le fortune della Spagna e del Barcellona in gran parte lo si deve al calciatore Havi Hernàndez il miglior interprete del gioco moderno per visione di gioco e spiccate doti tecniche che lo portavano a fare sempre le giocate giuste un tempo di gioco prima degli avversari, a mio giudizio è stato uno dei migliori registi nella storia del calcio. Per concludere il play ripeto è il calciatore a cui compete l'organizzazione del gioco. Schierato davanti alla difesa che si occupa nell'impostazione la manovra della squadra.

ANTONIO VALBRUNI