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CalcioteramoStoria di un disastro. Il Teramo sprofonda dal Professionismo. Quello che si temeva potesse verificarsi e lo si è temuto in questi ultimi tre anni è in effetti accaduto. Il Teramo ha ammainato bandiera rinunciando a rispettare le regole federali che lo tenevano ancora in serie C. Accettando un verdetto probabilmente scritto da tempo. Sembra strano doverlo dire ma chi è chiamato a fare un'analisi dei motivi per cui la squadra è sostanzialmente retrocessa non può partire da un concetto molto chiaro e condiviso dai più. Se non partecipiamo al campionato prossimo di serie C. non è un caso. Assolutamente no. Il risultato ottenuto, anzi non ottenuto, è figlio di tanti errori che fa riflettere da una regia societaria più attenta agli interessi personali imprenditoriali che alla passione sportiva che non si compra al supermercato. Chi ha sbagliato, e a più riprese, chi, nonostante fosse oggetto di critiche costruttive e consigli, ha reiterato il suo modo scapestrato di agire e quindi di sbagliare a più riprese. Di solito, poi, chi sbaglia e si trova a perseverare nell'errore, prima o poi lo riconosce con grande onestà intellettuale, affronta con grande umiltà i suoi competitor, la gente che lo acclama ( a dir la verità pochi ) e lo critica. Il Presidente questo non lo ha mai fatto, anzi, i suoi comportamenti ed i suoi atteggiamenti sono stati a dir poco altezzosi, e, quindi, non granditi più. Quanti errori il Presidente Iachini avrebbe potuto evitare con un atteggiamento diverso e più umile. Chi ha qualche anno ricorda tanti Presidenti del passato veri passionali. Com'è lontano quel Teramo dal quello del Presidente Iachini. La realtà di oggi, però è questa ed è un Teramo che sprofonda nei dilettanti.La squadra del 2019 l'anno del disastro è stata fatta e costruita appoggiandosi a collaboratori non tanti validi dove si poteva fare di più e meglio, riconfermando in parte una squadra che l'anno prima aveva fatto un finale di campionato strepitoso ed economicamente non dispendioso. Ma non lo si è fatto forse per presunzione, forse per incapacità, forse anche per superficialità. E come sempre, temiamo che, anche questa volta, nessuno si riterrà responsabile di questa disfatta e perdere la categoria giocando con squadre come il Padova, la Reggiana, il Pescara ecc. è solo un lontano ricordo. Ma, già da oggi c'è bisogno di riscostruire un'identità, una squadra valida un progetto. C'è bisogno di ripartire con rinnovato entusiasmo, lealtà e onestà perchè Teramo non merita certe umiliazioni. Non sarà facile convincere la tifoseria passionale che ama veramente i colori biancorossi a tornare allo stadio purtroppo bisogna farlo pensiamo a quella parola che affascina e ci smuove dentro, amore per i propri colori. Spesso non riesci a descriverlo, lo vivi e basta, sai solo che ti fa battere il cuore e lo gridi ad alta voce Forza biancorossi. Chi ama la squadra accompagnerà i propri colori per tutta la vita. Ci sono passioni che non potranno mai essere scalfite. Il legame di un tifoso con la propria squadra è un matrimonio inscindibile, è un amore vero ti scorre tra le vene e prende la tua anima. Un patto di sangue. Essere tifoso è una scuola di vita. La passione è pensare tutta la settimana alla partita da vivere allo stadio, per noi che abbiamo passione è il vecchio comunale.Sono un romantico e lo grido a voce alta.Forza Teramo a vita.

ANTONIO VALBRUNI