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Il compito del massaggiatore è importante, si rileva addirittura determinante nella risoluzione delle problematiche immediate, quali quelle relative a traumi o incidenti di gioco, che implicano un rapporto diretto con i fatti e la pronta conoscenza di quest'ultimi. Tante persone si chiedono, ad esempio, cosa ci sia di speciale in quello spruzzo d'acqua o in quella bomboletta spray che dalle mani del massaggiatore provocano resurrezioni immediate. In realtà non è il colpo di spugna o la frettolosa frizione da risollevare l'infortunato, ma è la presenza dell'uomo, la vicina presenza di una persona a tranquillizzarlo. Al momento dell'infortunio l'atleta subisce infatti uno stress anche psicologico che viene mitigato o assorbito proprio al contatto con il suo massaggiatore, al semplice conforto che scaturisce da pura vicinanza di quest'ultimo.Questa rilevanza del ruolo del massaggiatore implica necessariamente una qualificazione degli impegni che una tale professione richiedono e una profonda conoscenza della medicina in generale.Questa competenza è determinante per creare quella fiducia che rappresenta una buona percentuale della riuscita dell'intervento terapeutico.Notevoli sono in questo senso le implicazioni di ordine psicologico. Sappiamo infatti quanto l'individuo sia sottoposto a questo tipo di interventi, ma sappiamo anche fiducia ed ascendente provengono da quel complesso di valori che risponde al nome di personalità, la quale non si può fondare soltanto sulle parole.Penso ad esempio alla funzione svolta da un massaggiatore in occasione di impegni particolari tipo Coppe, partite o fasi dell'attività agonistica che impongono agli atleti sforzi ravvicinati ed intensamente ripetuti. Il problema del recupero diventa in tali fasi rilevante venendo ad accumularsi nei giocatori stress di varia natura ed entità è quello che sorge dopo una gara appena disputata. Ecco allora che alcuni suoi specifici interventi, un massaggio calmante, l'applicazione di determinate terapie, il laser, gli ultrasuoni, tecar e altre terapie possono ridurre le tensioni più facilmente di quanto possa fare il medico sportivo.Penso che la professionalità sia determinante. Le componenti di una adeguata professionalità sono molteplici : formazione di base, partecipazione ai corsi, pratica, applicazione, documentarsi, ma alla base occorre passione, lavoro e sensibilità. Emerge anche da queste considerazioni il rilievo e la delicatezza del suo ruolo. Ruolo che può assumere un peso consistente nel determinare il tempo di recupero di un infortunato. Il fatto ad esempio, che un atleta sia decisamente importante per l'economia di una squadra non deve far assolutamente pensare che questi sia un soggetto a cui richiedere, in caso di infortunio, una fase abbreviata di recupero. E' anche compito del massaggiatore respingere in questo caso le pressioni di chi vorrebbe affrettare i tempi, magari perchè ignari del reale periodo di riabilitazione necessario a quel tipo di atleta. Ed è proprio all'interno di quest'ultime considerazioni che la figura del massaggiatore a cui assocerei anche quella del preparatore deve assumere una rilevanza sempre maggiore in quanto è la sua persona a venire costantemente, e direi che l'atleta ha una persona all'interno di una squadra a cui affidarsi e avere fiducia nei problemi e nei bisogni dell'atleta che subisce un infortunio.I risultati e la competenza del massaggiatore testimoniano le rilevanti risorse che possono tratte da un intelligente uso dei nuovi mezzi tecnologici che la scienza moderna gli mette a disposizione.