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11158093_10206545891956827_1509601299_n-e1495184863619.jpgIn Italia ci sono tanti allenatori, il ruolo stesso e il suo significato  e il riconoscimento  relativo dentro e fuori dell'organizzazione calcistica. Proprio questo è il problema per ogni allenatore a qualunque livello operi, da dilettante o da
Professionista. IL tecnico è responsabile della squadra che gli è stata affidata. Una responsabilità molto difficile, è un capo certamente deve avere delle qualità, quella personalità nel motivare i calciatori, tanta psicologia nel fare la formazione sia per i giocatori che vanno in campo che quelli che vanno in panchina o in tribuna, spiegando sempre le motivazioni della scelta a ogni singolo calciatore. Deve saper lodare ,dare sicurezza delle sue capacità, ma anche  rimproverare nei momenti e nei modi, sempre con l'assoluta calma, spiegando tutti gli errori fatti in campo. Stimolare, rafforzare il gruppo, il senso di appartenenza nella società in cui lavora. Si sa quanto sia facile per un giocatore cadere nella tentazione dell'individualismo, per spinte interne o pressioni esterne. L'allenatore dunque, è il capo di un gruppo di giocatori che giocano al calcio, deve insegnare la tecnica di base e la tecnica applicata e situazioni reali di gioco, anche attraverso la dimostrazione diretta, soprattutto nei giovani dei quali è necessario saper individuare e correggere gli errori di impostazione ed esecuzione. Ma le qualità tecniche individuali, pur fondamentali per giocare al calcio, rimarrebbero un fatto sterile se non fossero finalizzati a obbiettivi comuni, perchè il calcio è un gioco collettivo.La funzione dell'allenatore è quella di formare un gruppo inteso non solo in senso psicologico, ma anche tecnico. Il comportamento in campo del giocatore, con la palla o senza, deve essere finalizzato a un disegno comune : strategico e tattico. Questo, perchè una squadra deve possedere un sistema di gioco realizzato in allenamento. Realizzare tutto ciò è il compito più difficile. La tattica  adatto alle circostanze, all'avversario, tutto questo raggiungerlo nella seduta giornaliera che a mio giudizio è un fattore determinante per affrontare l'avversario Domenicale. Una squadra ben preparata sicuramente farà bene la Domenica nell'affrontare l'avversario anche con qualità superiori. Il tecnico ha bisogno di un aggiornamento continuo. Ogni giorno qualcuno propone una nuova pubblicazione sulla preparazione atletica o sulla metodologia dell'allenamento, il calcio pretende, sempre applicazione costante.Nella società di appartenenza, l'allenatore opera all'interno di un'organizzazione, più o meno complessa, e deve gestire i rapporti con i collaboratori di cui è responsabile e interagire con altre funzioni al meglio. E poi ci sono le pubbliche relazioni, con giornalisti e tifosi, a rappresentare se stesso, anche con i giocatori e la società nella  comunicazione, la cui importanza è sotto gli occhi di tutti. Insomma, le competenze  dell'allenatore, e le capacità che gli si chiedono sono molto articolate e complesse. Infatti, quanto è più ridotta l'organizzazione specie nei dilettanti, e più i compiti richiedono impegno. Il compito del tecnico è una battaglia difficile, bisogna studiare ogni giorno confrontarsi, impegnarsi molto sul campo : chi non ha il senso dell'umiltà nel calcio è difficile che possa diventare un bravo allenatore anche se è stato un bravo giocatore.