Per eseguire correttamente il pressing, i giocatori devono essere sorretti da una buona condizione fisica e possedere determinate abilità cognitive.Il pressing è un'azione coordinata di 2 o più giocatori, quindi collettiva, tesa ad ottenere un obiettivo prefissato e inoltre, è l'aspetto principale dell'azione che ritarda e non temporeggiatrice dell'attacco avversario. La pressione : invece è un'azione individuale sul portatore di palla, azione che può, ma non obbligatoriamente diventare un input al pressing se coordinata. Nell'ambito calcistico fare pressing significa limitare tempo e spazio all'avversario, visto che proprio il tempo e lo spazio sono elementi determinanti sui quali organizzare sia la fase offensiva sia quella difensiva. Ma non solo questo. Infatti mi sento di sostenere che fare pressing è un'arma per ottenere dei successi, perchè la crescita dell'organizzazione del gioco difensivo ha come conseguenza un enorme miglioramento della fase offensiva. Diventa quindi indispensabile, dalla parte dell'allenatore, porsi delle domande in relazione al pressing : perchè farlo ? - dove e quando farlo ? - a quale principi ispirarsi ?. Per quanto riguarda il primo punto, credo di aver sinteticamente risposto, affermando che ritengo il pressing un'arma per ottenere successi; successi che, senza la corretta gestione della palla, possono venir regalati agli avversari. Lo scopo, quindi, è quello di riappropriarci in fretta dello strumento principale del gioco. Per quel che concerne il secondo punto , vorrei prendere in prestito un modello usato dall'allora selezionatore della nazionale brasiliana Claudio Coutinho che suddivideva il campo da calcio in tre zone ben distinte. 1) zona ultraoffensiva 2) zona offensiva, 3) zona difensiva. E' tenendo conto di questa suddivisione, nonchè di materiale umano che si ha a disposizione e degli obiettivi che si prefigge, che ogni allenatore deve poter dare risposte sul dove ( in zona 1, o forse 2, o meglio 3?, come pressing a invito, disposizioni delle squadre, scalare avanti, raddoppiare ? e quando la palla è in volo, l'avversario è in difficoltà al giocatore si invita a fare il pressing. Per quanto riguarda l'ultimo punto, penso che sia chiaro che il principio primario al quale ispirarsi per fare pressing sia quello di non permettere agli avversari di giocare secondo la propria disponibilità tattica, creando loro, di fatto un condizionamento psicologico, prima e durante la gara. Non vanno però neppure trascurati aspetti psicologici fondamentali quali il senso del lavoro collettivo e la costruzione di una mentalità vincente.IL lavoro in campo paga sempre per cui ritengo fondamentale nel gioco del calcio fare tantissimi esercizi sul pressing durante la settimana di allenamento, in modo che si hanno le idee chiare durante la partita della Domenica.
ANTONIO VALBRUNI